Ingegneri ed economisti le figure più richieste dalle aziende

Grande è stata l’affluenza alla seconda edizione del Career Day della Campania che si è svolto il 22 ottobre alla Mostra d’Oltremare. La manifestazione è stata promossa da sei Atenei campani con il supporto dell’Assessorato regionale alle Politiche giovanili. “Oltre alle Università di Napoli, quest’anno partecipa anche l’Ateneo del Sannio – afferma il Direttore di SOF-Tel Luigi Verolino – Abbiamo registrato un notevole incremento delle presenze. Purtroppo ci sono 10 aziende in meno rispetto alla scorsa edizione ma in qualche modo abbiamo retto alla crisi”.  “La crisi non è ancora finita. Le aziende ora non hanno interesse ad assumere. Ma quando il problema della disoccupazione è così grosso, anche una goccia può smuovere le acque – sostiene il Direttore Scientifico di SOF-Tel e Coordinatore del Career Day Luciano De Menna. “Partecipare ad una fiera è oneroso per un’impresa. Se lo possono permettere solo le aziende più grandi, quelle che hanno bisogno di un’utenza enorme dove selezionare il personale. Il Career Day dà loro l’opportunità di farlo in più Facoltà contemporaneamente”, dichiara il dott. Tommaso Aiello, responsabile di Emblema, la società che ha organizzato la manifestazione.
Oltre agli studenti ed ai rappresentanti delle aziende, si registra la presenza del Rettore dell’Università del Sannio Filippo Bencardino, del ProRettore della SUN Raffaele Martone, del prof. Alessandro Scaletti, Delegato al Placement della Parthenope, e del prof. Luigi Mascilli Migliorini, Presidente del Centro di Ateneo per l’Orientamento ed il Tutorato de L’Orientale.
I più richiesti dalle aziende sono i laureati in Ingegneria ed Economia. “Per le imprese è più comodo assumere loro perché li trovano già tecnicamente preparati – spiega il prof. De Menna – Hanno bisogno di operatori della tecnologia, sono sprecati anche gli ingegneri che dovrebbero fare i progettisti. Servono anche commerciali ma che sappiano interagire via web”. De Menna spiega che il Career Day è nato anche con l’intento di stimolare le aziende a prendere in considerazione candidati provenienti da altre Facoltà. “I nostri laureati sono abbastanza flessibili, cercano di acquisire ulteriori competenze economiche o giuridiche da  spendere in settori collaterali”, afferma la prof.ssa Valeria Micillo, Delegata all’Orientamento de L’Orientale.
E’ complicato sapere quanti di coloro che hanno consegnato il proprio curriculum l’anno scorso sono stati poi assunti dalle aziende. “Il processo di selezione è lungo – afferma il prof. Verolino – Il nostro compito non è trovare un’occupazione ai laureati, altrimenti saremmo un ufficio di collocamento. Noi li mettiamo in contatto con le aziende. Facciamo i ruffiani: presentiamo persone nella speranza che si piacciano”.
In effetti il primo scoglio dei neo-laureati è proprio riuscire ad ottenere dei colloqui presso le aziende. “Il reclutamento spesso funziona con le conoscenze, si chiede agli amici di fare il nome di una persona sveglia, non di un parente – spiega il prof. Verolino – Ma le aziende che non hanno sede a Napoli hanno bisogno di un interlocutore per prendere contatti sul posto”. 
I ragazzi in fila agli stand sono tantissimi e non c’è tempo per fare dei veri e propri colloqui individuali. “Oggi tutto si potrebbe sviluppare on line ma molto spesso il contatto umano è indispensabile per dare l’avvio a quello virtuale”, sottolinea Verolino.
“Dobbiamo eliminare la carta, informatizzare le procedure per velocizzare la consegna dei curricula – afferma il dott. Aiello – Per le aziende ora è difficile ricercare i candidati con un particolare requisito tra le pile di carte. Se informatizzeremo la procedura, la ricerca diventerà istantanea grazie all’uso di un software”.
Manuela Pitterà
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