Inizio corsi e rush finale per gli esami, il marzo rovente degli studenti

In giro tra i corridoi dell’Edificio 20, seduti in qualche aula o sotto i gazebo, distesi al sole sui prati. Da soli
o in compagnia. Cambiano le modalità, ma la scena resta più o meno la stessa. Al Policlinico gli studenti di Medicina ripetono ad alta voce senza sosta. L’obiettivo è arrivare  pronti al rush finale di un marzo infuocato
che unisce all’ultimo appello utile per sostenere esami l’inizio dei corsi. Un connubio complesso, ma prezioso, come sottolinea Carmine, studente del quarto anno: “l’appello di marzo è fondamentale per sostenere qualche esame in più, pazienza coincida con l’inizio dei corsi”. D’accordo con lui, Aldo, iscritto al quinto anno: “devo sostenere l’esame di Anatomia Patologica I il 14 marzo. Rinuncerò alla prima settimana di corsi, che iniziano il 6. Poter disporre di una data d’esame in più nel corso della sessione è importantissimo. L’abbiamo voluta noi fortemente, quindi meglio che ci sia”. Sarebbe preferibile se ci fosse anche qualche posto in più dove studiare: “la Biblioteca ha migliorato la situazione, ma manca un’area dove poter ripetere ad alta voce. Molti ripetono passeggiando nei corridoi del 20”. Soddisfatto della sessione che sta per concludersi: “è andata abbastanza bene. Ho recuperato gli esami di Cardiologia e di Gastroenterologia che sono pesanti. A marzo posso migliorare ancora di più”. Parla di “un marzo molto duro” Andrea, che spiega: “i corsi iniziano il 6 marzo, ma io sosterrò l’esame di Genetica il 20. Salterò due settimane di lezione, ma non rinuncerei all’appello in più”. Migliorerebbe però un aspetto: “sarebbe opportuno che gli appelli fossero fissati nella seconda metà di marzo, così da darci qualche settimana in più per studiare e magari conciliare più agevolmente studio e corsi. Tra la data di febbraio e quella di marzo passano una decina di giorni, troppo pochi”. Stesso parere per il suo compagno di studi Antonio: “la data in più è molto utile, ma la sposterei alla fine del mese. Anatomia è l’unico esame al quale mi sono dedicato per la sessione attuale. Se non lo passo chiudo a quota zero, salvo tentare l’esame di Genetica il 20”. La sovrapposizione dei corsi “non è comoda, ma ci prendiamo il buono della situazione, sfruttando la data d’esame che ci viene messa a disposizione”. È questa la filosofia di Francesco, iscritto al terzo anno: “devo sostenere Statistica e Fisica, esami arretrati del primo anno. Il terzo appello è ottimo per poter recuperare il terreno perduto. Ovviamente darò priorità agli esami, trascurando per qualche giorno i corsi per poter studiare”. Spera nell’appello di marzo Fabrizio,  studente del secondo anno, per superare lo scoglio Anatomia II: “ho deciso di dedicare alla materia l’intero semestre. L’ho provato a febbraio, ma non è andata bene. Allo scritto sono stati chiesti molti dettagli della teoria. Spero nell’appello di marzo”. Con lui ripete Mariagrazia: “ho trascurato lo studio di Biochimica. Ho seguito solo il corso,studierò in seguito per sostenerlo a giugno”. In linea con i colleghi, afferma: “sarebbe meglio se in futuro non facessero coincidere inizio corsi ed esami, ma l’appello di marzo resta per noi fondamentale”. Il suo obiettivo è: “non rinunciare al primo giorno di lezione perché in quell’occasione vengono sempre date delle indicazioni importanti”. Ha già rinunciato alla frequenza Luis, iscritto al quarto anno, alle prese con Fisiopatologia e Anatomia Patologica: “non sarò in aula all’inizio dei corsi, ma non importa. Siamo riusciti ad avere una data in più, questo è ciò che conta. Chi riesce a organizzarsi segue, chi non ci riesce, pazienza. Abbiamo i programmi delle lezioni, quindi ci sono gli strumenti per recuperare”. Non intendono rinunciare alla presenza in aula le matricole. Gianmario: “non mancherò alle lezioni fin dal 6 marzo, nonostante debba sostenere l’esame di Fisica il 20 dello stesso mese”. Stesso discorso per Federica: “mi manca solo Fisica, ma non so se lo sosterrò il 20 marzo, proprio perché non ho alcuna intenzione di rinunciare alla frequenza. Piuttosto preferisco spostarlo a settembre”. Perché “al primo semestre abbiamo affrontato materie scientifiche di base. Al secondo dovremmo cominciare ad avvicinarci alla Medicina. Non rinuncerei mai alle spiegazioni di materie come Anatomia”. Nessun dubbio per Ludovica, attesa da un cammino in discesa: “il semestre mi è andato bene. Ho superato tutti gli esami. Seguirò fin dall’inizio, perché dal primo semestre ho imparato che il lavoro in aula aiuta tantissimo lo studio”.
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