INTERNISTICA CLINICA Fortunato Ciardiello

“Il Rettore uscente ha avuto il merito enorme di dare un’identità alla SUN. Siamo diventati un Ateneo importante sul territorio e questo lo dobbiamo al lavoro svolto negli anni”, il prof. Fortunato Ciardiello, Direttore del Dipartimento di Internistica Clinica e Sperimentale F. Magrassi parla del futuro non dimenticando il passato. “Partiamo da un Ateneo che ha una storia tutta sua. Grazie al prof. Rossi, che ha interpretato la legge Gelmini al meglio, abbiamo una serie di Dipartimenti altamente specializzati. L’opera del nuovo Rettore dovrà partire da qui, dal continuare a riorganizzare l’offerta formativa, sfruttando, per quanto può, tutto quello che è stato già fatto”. Un’offerta che dovrà prevedere un ulteriore sviluppo in campo didattico e strutturale. “Abbiamo bisogno di un campus universitario e medico a Caserta. L’apertura del nuovo Policlinico permetterà all’Ateneo di esprimersi in modo collegiale, dando a tutti noi quelle opportunità che sono mancate. Il territorio del casertano, non facile da gestire, ha bisogno della nostra presenza. Di una Università generalista che sappia esprimere le esigenze del territorio, offrendo vari settori ed opportunità consoni al suo ruolo”. In questo modo: “I giovani che si iscrivono a quest’Ateneo trovano una forma adeguata di supporto e un’offerta formativa corrispondente al mercato del lavoro. Qualità e quantità della didattica dovranno essere posti al centro del nuovo mandato. Da noi le cose vanno bene e la qualità dell’insegnamento è ottima, ma c’è sempre qualcosa che può e deve essere migliorata”. Con questi presupposti: “Il nuovo Rettore dovrà gestire in modo collegiale l’organizzazione dei Dipartimenti. È impensabile non avere la visione dell’unicum se si vuole lavorare sulle specificità. Credo che debba essere ascoltata la voce di tutti e fatta propria. Noi di Medicina aspiriamo alla consegna del campus biomedico, è cosa risaputa, staremo a vedere cosa succede nel prossimo mandato”. Infine: “Occorre incrementare l’offerta formativa in inglese per attirare gli studenti stranieri. Se vogliamo imporci, anche ad un livello internazionale, le lezioni in lingua straniera – a Medicina le abbiamo – dovranno riguardare tutti i Corsi di Laurea”. 
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