Il progetto internazionale ‘Law in the (Latin) Language’, svoltosi nell’ambito del programma Messaggeri della Conoscenza – promosso dal Miur e dal Ministero per la Coesione territoriale – ha chiuso i battenti lo scorso dicembre con una scia di successi. L’iniziativa ha impegnato 25 studenti sulle traduzioni giuridiche dei ‘Digesta giustinianei’. Diverse le fasi che hanno accompagnato l’iter progettuale che si è sviluppato in tutto il 2014: da seminari specifici con lezioni frontali ed esercitazioni in aula, si è passati ad una esperienza in Olanda per 5 studenti ospiti dell’Amsterdam School of Law. “È stata una straordinaria esperienza di internazionalizzazione – afferma la prof.ssa Carla Masi, direttore scientifico e didattico dell’iniziativa – Grazie alla collaborazione della dott.ssa Barbara Abatino (ricercatore presso la Faculty of Law di Amsterdam) i nostri studenti sono stati accolti e seguiti al meglio. Alcuni hanno trovato spunto per la tesi di laurea, altri, invece, hanno trovato il coraggio di affrontare l’Erasmus dopo il rientro in Italia”. La fase conclusiva si è svolta a Napoli con workshop in cui è stata condivisa l’esperienza sia con colleghi federiciani, sia con una delegazione olandese. “La disseminazione dei saperi – sottolinea la docente – è stato un momento di forte condivisione. I ragazzi hanno compreso il significato del lavorare in gruppo, mettendo a disposizione degli altri le proprie competenze”. Da non sottovalutare: “La possibilità di stabilire contatti post laurea con l’Università olandese. C’è, ad esempio, la disponibilità di un dottorato ad Amsterdam, vediamo chi saprà cogliere l’occasione una volta laureato”. L’iniziativa ministeriale, conclude, “è stata di forte impatto per il nostro Dipartimento. Spero che in futuro ci siano altri fondi, in modo da proporre nuovi progetti”. Donato Greco, uno dei cinque ragazzi, ora è in Germania, a Friburgo. Ha deciso di trascorrere parte del suo ultimo anno accademico fuori dall’Italia. “I due mesi trascorsi ad Amsterdam – racconta – sono stati molto istruttivi, mi hanno mostrato un mondo accademico diverso dal nostro, di sicuro più aperto. Siamo stati accolti benissimo e con grande affettuosità, dopo qualche giorno potevamo già accedere alle Biblioteche, seguire seminari o corsi come se fossimo stati lì da sempre. Io ho frequentato il corso di Diritto Internazionale perché era attinente al tema del progetto. Come tradurre le nostre fonti giuridiche a livello europeo, è stato uno degli argomenti portanti dell’intera manifestazione”. L’aver affrontato quest’esperienza “ha migliorato il mio inglese e mi ha dato la consapevolezza che all’estero ci sono maggiori possibilità dopo la laurea”. Donato aspira ad “un dottorato di ricerca” oltre i confini nazionali ed invita i suoi colleghi “a guardarsi in giro e a partecipare a progetti simili perché aprono nuove strade, ed è una bella sensazione potersi sentire partecipi”. Si è laureato a dicembre Danilo De Luca: “Ho incontrato il progetto Messaggeri della Conoscenza a fine percorso e ne ho fatto tesoro. Grazie al soggiorno ad Amsterdam ho potuto ampliare la mia tesi in Diritto Tributario Internazionale. Non avendo fatto l’Erasmus, questo viaggio mi è stato molto utile, mi ha fatto comprendere le diversità di altri Paesi europei, aprendomi gli occhi sul futuro”. Le prospettive di un laureato in Giurisprudenza all’estero “sono più vaste e più nitide perché vengono mostrate durante il percorso”. I Master post-laurea, ad esempio, hanno “costi più contenuti rispetto all’Italia ed è più facile parteciparvi”. Danilo ritornerà in Olanda per seguire un corso di inglese giuridico: “All’Università di Amsterdam mi sono sentito ‘coinvolto’ ed è una cosa che non accade spesso, soprattutto da noi”.
Sempre in tema di iniziative di respiro internazionale, la cattedra della prof.ssa Masi è al lavoro per la Moot Court Competition internazionale in Diritto Romano che si terrà a Napoli dal 15 al 18 aprile. A breve sarà indicato alle squadre il caso su cui discutere ed inizieranno gli incontri. Si intensificano anche i rapporti con l’Argentina: la prof.ssa Masi a dicembre è diventata Direttore per il triennio 2015/2017 del CUIA (Consorzio universitario Italiano per l’Argentina). “In precedenza ero delegata d’Ateneo, da quest’anno assumo la direzione del Consorzio” nel quale sono presenti ben 27 Università italiane. L’impegno: “fortificare i rapporti di ricerca e promozione fra l’Italia e l’Argentina”.