La parola ai Direttori dei Dipartimenti-2

“Abbiamo scelto la piattaforma da utilizzare sulla base della numerosità della classe. Microsoft Teams con aule molto numerose non funziona. Meglio Zoom. Qualche collega ha utilizzato un mix tra le diverse piattaforme. Altri hanno fatto ricorso alla diretta in streaming”, spiega la prof.ssa Adele Caldarelli, Direttrice del Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni. Poi fa il punto della situazione dopo la prima settimana di lezioni on-line: “Mi pare che stia andando bene. Nel momento in cui stavamo decidendo con quale piattaforma iniziare, non abbiamo fatto perdere tempo ai ragazzi perché il novanta per cento dei nostri insegnamenti era già su Federica. Poi abbiamo scelto tra le varie opzioni la migliore per ogni specifico corso. Sul sito abbiamo caricato il materiale didattico. Il vero problema è che molti esami prevedono lo scritto. Cambieremo tipologia di esame. Gli studenti sosterranno solo una prova orale e, ove possibile, trasformeremo le esercitazioni in domande alle quali risponderanno all’impronta”.
Esami solo orali
Sottolinea: “Fortunatamente aprile per i Corsi di Laurea del Dipartimento è sessione straordinaria. Sostengono esami solo gli studenti in debito di pochi crediti per la laurea ed i fuoricorso. La nostra successiva sessione sarà a giugno e vorrei essere ottimista. Spero che per allora sarà possibile riaprire gli Atenei perché sarà superata l’emergenza sanitaria. Fermo restando, peraltro, che anche a giugno forse gli esami si svolgeranno solo in forma orale perché i programmi non saranno stati sviluppati con le modalità consuete. Su questo si deciderà dopo Pasqua”. Quanto alle sedute di laurea che si sono svolte a fi ne marzo, prosegue la prof.ssa Caldarelli, “sono andate benissimo. O, per essere più precisi, sono andate benissimo al netto della tristezza di non poter stare con i ragazzi e con i loro genitori durante la discussione. I laureandi si sono emozionati come noi, sia quelli delle Triennali sia quelli delle Magistrali. Abbiamo cercato di dare la massima solennità al momento, promettendo poi a tutti di ritrovarci dal vivo, non appena sarà possibile, per una megaproclamazione”. Aggiunge la docente: “Cerchiamo di sostenere gli studenti anche psicologicamente, di essere presenti. Il ricevimento si svolge via skype e rispondiamo via mail. Ove possibile, abbiamo fornito il materiale per le tesi perché le biblioteche sono chiuse. Ci prodighiamo, fa bene a noi e fa bene a loro. Non ti fa sentire perso in questo momento. Cerchiamo di metterci tutta la nostra determinazione per far sì che ragazze e ragazzi non siano smarriti”. La Direttrice ringrazia tutti i docenti ed il personale amministrativo per gli sforzi di queste settimane complicate. “Tutti – dice – sono carinissimi e propositivi nel trovare soluzioni. Ieri (22 marzo) ho svolto una verifica per capire se tutti i corsi sono partiti e tutti mi hanno risposto, indicandomi la modalità che hanno scelto. C’è spirito di squadra ed anche i colleghi che solitamente sono meno partecipi alla vita quotidiana del Dipartimento si sono dimostrati all’altezza della situazione. Non ho dovuto rincorrere nessuno. Lo stesso posso dire degli amministrativi. Abbiamo bandi in scadenza, assegni di ricerca, borse di studio da pagare ed il personale tecnico-amministrativo ha dato una risposta positiva. Spero che queste cose ci siano di aiuto. In fondo anche questa capacità del Dipartimento di esserci in un momento tanto difficile per il Paese fa parte quasi della terza missione. Oggi dare questa sensazione di continuità aiuta anche psicologicamente i nostri ragazzi”. Sono stati giorni molto difficili anche per gli studenti Erasmus. “Avevamo – racconta la prof.ssa Caldarelli – molti ragazzi in Spagna. Prima che scoppiasse anche lì l’epidemia, erano propensi a restare per sostenere gli esami. Ora sono tornati in gran parte, sia pure con mille difficoltà. Cercheremo di capire se potranno sostenere le prove on-line relativamente ai corsi sostenuti negli atenei oltre confine. Potrebbe essere fatto salvo l’accordo Erasmus e potrebbero sostenere l’esame a distanza anche soggiornando in Italia. Allo stesso modo, sarà nostra cura agevolare i ragazzi europei che erano venuti a studiare nel nostro Dipartimento e che hanno fatto ritorno alle città di origine. Pensiamo di garantire loro la possibilità di sostenere da remoto gli esami per i corsi che hanno frequentato qui da noi. Proprio stamane ho inviato una mail ai tutor Erasmus. Peraltro, i ragazzi sono monitorati, oltre che da noi, dall’Ufficio Erasmus di Ateneo e, qualora siano ancora all’estero, dalla Farnesina”.
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