“Lavoriamo sulla qualità, non sulla quantità”

“Il numero programmato comporta un’assunzione di responsabilità maggiore. Per noi docenti c’è l’impegno di costruire e conservare un rapporto con i discenti, aperto, disponibile e all’avanguardia. Per gli studenti, invece, c’è la responsabilità di studiare tanto”, afferma il Preside di Giurisprudenza Vincenzo Omaggio. “La disponibilità del corpo docenti è nota a tutti, da noi lo studente sarà accompagnato in tutte le fasi della carriera. Inoltre, aspetto da non sottovalutare, i nostri servizi sono eccellenti”. Con 150 nuove immatricolazioni l’anno, il lavoro si facilita non poco. “Offriamo ai ragazzi un percorso didattico diverso, in continuo aggiornamento, proprio perché lavoriamo sulla qualità e non sulla quantità. Ad esempio, il prossimo anno, sarà incrementata l’offerta formativa con nuovi esami. Vi sarà l’ingresso di discipline complementari – ad esempio Diritto dell’informazione e della comunicazione, Elementi di diritto tributario europeo – per caratterizzare maggiormente i due indirizzi specialistici già presenti dal terzo anno: quello forense e quello amministrativo”. Inoltre sarà potenziato il Laboratorio di Tecniche e redazione degli atti giuridici. “Il progetto, nato lo scorso anno, ha riscosso un notevole successo. Quest’attività, tenuta sempre dai rappresentanti delle professioni legali, il notaio Cimmino e il giudice Zeuli, andrà ad ampliare la sfera di competenza dei nostri giuristi”. Altra iniziativa: il progetto Choose To Be, ‘Scegli di essere’, con il quale “gli studenti avranno la possibilità di affacciarsi al mondo del lavoro, facendo una sorta di orientamento”. Orientamento che si potrà svolgere: “In studi legali, in aziende pubbliche o private, a seconda delle convenzioni che riusciremo a stabilire. Quest’iniziativa è molto importante, fa scoprire ai ragazzi le proprie attitudini mentre si sta ancora studiando”. Un’ulteriore opportunità didattica sarà data dalla possibilità di poter seguire alcuni esami in lingua inglese: “Lo studio della lingua comunitaria per eccellenza non può più essere rimandato. Per questo motivo, dal prossimo anno, alcune materie con connotazioni internazionalistiche (come ad esempio Diritto Internazionale) avranno dei moduli che si svilupperanno interamente in inglese. Inviteremo professori stranieri a svolgere le lezioni”. La Facoltà di Giurisprudenza, il più delle volte, viene definita statica. “Per carità – ribatte il Preside – A Giurisprudenza non c’è nulla di arido o statico. Lo studio non è mnemonico, ma critico. Il diritto è in continuo divenire e quando si studia ci si deve chiedere sempre il perché di una legge o sentenza”. Infatti riesce meglio: “Lo studente che sente l’impegno sociale e civile degli studi”. A Giurisprudenza: “Solo chi parte da una vocazione precisa può dirsi avvantaggiato. Consiglio alle matricole di entrare subito in sintonia con i luoghi, le abitudini, gli insegnamenti della Facoltà e di impadronirsene”. 
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