Ingegneria Civile e Ambientale; Ingegneria Gestionale; Ingegneria Informatica, Biomedica e delle Telecomunicazioni: sono i tre Corsi di Laurea Triennale attivati al Parthenope. “Da noi, i ragazzi sono veramente seguiti, in particolar modo al primo anno, quando si trovano ad affrontare le materie di base (Matematica, Fisica, Chimica) – afferma il Preside di Ingegneria prof. Alberto Carotenuto, Facoltà che ha sede al Centro Direzionale di Napoli, isola C4 – Il corpo docente, che offre un servizio didattico di altissimo livello, mette in condizione i ragazzi di potersi esprimere al meglio”. Secondo il Preside, “gli studenti devono essere consapevoli che non possono conseguire una Laurea Triennale strascicata, piuttosto devono dare il massimo nel miglior modo possibile, perché non si può pensare di sanare le proprie carenze nel mercato del lavoro”. Fin dal primo semestre, è bene che le matricole assimilino un nuovo metodo di studio: “un approccio di tipo scientifico, basato su deduzioni e passaggi logici per riuscire veramente a comprendere ciò che leggono dai testi senza inutili sforzi mnemonici. Ovviamente, ciò va abbinato ad uno studio quotidiano, alla frequenza delle lezioni e ad una buona programmazione degli esami che permetta di sostenere più prove possibili”. In media, “ci sono tre o quattro esami a semestre (in tutto sono circa 20) che, con una buona organizzazione, è possibile sostenere. Concentrare lo studio in pochi giorni serve veramente a poco, anzi è solo fonte di stress”. Pare che i giovani ingegneri ben resistano alla crisi economica che vive il nostro Paese, anche se “rispetto all’anno scorso, – precisa il Preside – si avverte un rallentamento, nel senso che i nostri laureati (il riferimento è sempre a coloro che hanno conseguito il titolo Magistrale, vista la difficoltà del mondo del lavoro di assorbire laureati triennali), perdono un po’ di tempo in più per inserirsi”. Il settore industriale resta quello più attrattivo per i neo-ingegneri ma “le opportunità maggiori sono fuori dalla nostra regione”. Stesso discorso per l’esercizio della libera professione, “risulta più semplice l’inserimento in studi privati del Nord Italia”. Al contrario, le opportunità si moltiplicano in Europa e nel mondo. “Attualmente, due nostri bravi laureati lavorano in Cina, in una ditta che si occupa della realizzazione di importanti opere”, conclude Carotenuto.
Lavoro: buone prospettive per gli ingegneri ma occorre più tempo per inserirsi

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