Le Facoltà di Ingegneria napoletane “tra le migliori in Italia per qualità d’insegnamento”

“Iscriversi ad Ingegneria è come prendere un palo sui denti, senza protezione! Da noi si viene per studiare, non per perdere tempo”, il crudo avvertimento del prof. Luigi Verolino, direttore del Sof-Tel, il Centro Orientamento della Federico II, alle centinaia di giovani accorsi per l’incontro di presentazione delle Facoltà di Ingegneria e Architettura.
La scelta per gli aspiranti ingegneri non è certo facile, vista la grande varietà di Corsi offerti dai tre Atenei Federico II, Seconda Università, Parthenope. Prima di scegliere, ricorda Verolino, “è importante capire cosa si andrà a fare. Vi siete chiesti cosa fa un ingegnere? Chi è?”. “Quella dell’ingegnere nasce come una figura legata al genio e al talento militare”, spiega, e traccia un breve excursus sulla storia della Facoltà federiciana, nata nel 1811 come prima Scuola di Strade e Ponti non militare. “In questa Facoltà c’è un’altissima percentuale di abbandoni: dei 3800 che fanno il test solo 700 si laureano, quindi circa il 30%”, sottolinea il professore. In tutte le sedi universitarie italiane è necessario affrontare il test di autovalutazione prima di iscriversi, poi “ogni Facoltà offre dei servizi di sostegno per chi consegue risultati insufficienti ai test – spiega il prof. Mario Minale (Seconda Università) – Noi, ad esempio, attiviamo dei corsi di recupero in Matematica e Fisica, che si tengono in parallelo alle lezioni per circa tre mesi. Il test non è vincolante l’iscrizione: può solo portare a degli obblighi formativi come sostenere l’insegnamento di Analisi come primo esame”. Ottimi gli sbocchi occupazionali per i laureati in Ingegneria. “Il 77% dei laureati in un anno trova occupazione. Tutte le ingegnerie offrono ottime opportunità, in particolare Meccanica è una laurea ‘jolly’ che consente l’inserimento ovunque”, spiega Minale, ma aggiunge: “non dovete scegliere Ingegneria solo per questo, perché altrimenti la fate male e non arrivate da nessuna parte”. Il prof. Verolino puntualizza: “prima di trovare lavoro vi dovete laureare!”. Possibilità di studio e impiego all’estero. Ad Ingegneria della Parthenope, illustra il prof. Vito Pascazio, è possibile svolgere un anno di corso della Magistrale in Ingegneria Civile o delle Telecomunicazioni presso il Politecnico di New York conseguendo un doppio titolo. In generale, la difficoltà nel recarsi all’estero sta nel reperire una buona borsa di studio: “perché studiare un anno negli Usa equivale a pagare tasse per circa 30mila euro”. Ma Pascazio sottolinea: “i nostri ingegneri sono molto apprezzati all’estero. Le Università italiane, tanto bistrattate, formano ottimi laureati”. Il docente si sofferma sull’eccellenza della formazione degli atenei campani: “se siamo collocati in basso in alcune graduatorie stilate dai giornali è perché purtroppo abbiamo carenze nei servizi e nelle strutture, ma sicuramente non nella didattica e nella ricerca. Le Facoltà di Ingegneria napoletane sono tra le migliori in Italia per qualità d’insegnamento. L’Ingegneria non nasce a Milano o a Roma: nasce a Napoli”. Relativamente al Parthenope: “pur se una Facoltà giovane, abbiamo punte di eccellenza come nelle Telecomunicazioni”. Il prof. Minale, dal canto suo, evidenzia che “la Facoltà di Ingegneria della Sun si è classificata come seconda d’Italia nella fascia dei medi Atenei”. E se la Federico II vanta una lunga e prestigiosa tradizione, le Facoltà più piccole hanno dalla loro un miglior rapporto studente-docente: “riusciamo ad offrire allo studente un rapporto diretto col docente e abbiamo ottimi laboratori”, sottolineano Minale e Pascazio.
Gli architetti 
“responsabili dello
spazio in cui viviamo”
Tanta attenzione da parte degli studenti anche all’offerta formativa delle Facoltà di Architettura del Federico II e della Seconda Università. “Prima di scegliere – avverte il prof. Leonardo Di Mauro (Federico II) – è importante capire chi è l’architetto e cosa fa. Quella dell’architetto è una figura poliedrica e non tutti i laureati andranno a fare propriamente l’architetto nel senso tradizionale. In generale, possiamo dire che l’architetto è responsabile dell’organizzazione dello spazio in cui viviamo, per cui un architetto bravo può farci vivere in una situazione piacevole”. Le Facoltà offrono Corsi di Laurea Triennali e Magistrali, tutti a numero chiuso. “Il laureato quinquennale a ciclo unico completa in sé la figura dell’architetto, mentre la laurea triennale va affinata con una Specializzazione o con il biennio Magistrale”, spiega il prof. Francesco Costanzo (Seconda Università). E sottolinea: “i nostri laureati sono tra i primi dieci in Italia per la progettazione architettonica, anche perché nella nostra Facoltà conduciamo importanti ricerche che poi riportiamo nella didattica in aula”. Di forte richiamo alla Seconda Università i Corsi di Laurea  in Design e Comunicazione e Design per la Moda. Corsi che “formano delle figure specializzate nel Design, con competenze grafiche e tecniche per la realizzazione di prototipi”, avverte il prof. Roberto Liberti. E’ necessario saper disegnare?, la domanda dalla platea. “Sì – è la risposta del docente – C’è l’ausilio di mezzi informatici, però è fondamentale partire dal disegno. Il designer è un creativo, per cui deve saper trasferire su carta le sue idee”.
Studio ma anche attività di socializzazione e pratica sportiva per gli studenti universitari. Ad invitare i giovani a frequentare e visitare la bella struttura del Cus (Centro Universitario Sportivo) in via Campegna, dove sono disponibili palestre, piscine, campi di tennis e calcetto, pista di atletica, il Presidente prof. Elio Cosentino.  
Valentina Orellana
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