Ancora chiusa la mensa de L’Orientale, tant’è che sono già partite le convenzioni con i ristoranti privati; resta però l’impegno politico di Edisu e Regione a riaprirla, probabilmente entro la prossima primavera. Di questa vicenda e di altre questioni si è discusso nel confronto, tenutosi lo scorso 31 ottobre nell’Aula Matteo Ripa di Palazzo Giusso, voluto dagli studenti del Collettivo de L’Orientale con i vertici dell’Ateneo e dell’Edisu (presenti il prorettore Augusto Guarino, il direttore e il presidente Adisu, Luigi Lombardo e Luigi Serra).
Grande assente, Teresa Armato, assessore regionale all’Università e Ricerca, che in mattinata aveva ricevuto in Regione una delegazione della rappresentanza studentesca di Orientale 05, insieme al presidente dell’Edisu, il prof. Serra. “L’assessore – riferisce Cuono Lombardi – rappresentante degli studenti in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Adisu – ci ha assicurato che non appena il CdiA dell’Adisu sarà insediato, partirà lo stanziamento dei fondi (circa 150mila euro) per la ristrutturazione della nostra mensa”. Al CdiA dell’Adisu, inoltre, spetterà risolvere la faccenda del fitto dei locali mensa, attualmente di proprietà dell’Ateneo.
Fine aprile, primi di maggio, i termini della riapertura del servizio di ristorazione pubblica, con l’Azienda regionale che assicura: “I prezzi dei ticket resteranno invariati anche dopo il 31 dicembre, data di scadenza della prima tranche di convenzioni con i ristoranti privati”. Tranquillizzati, quindi, gli studenti del Collettivo, delusi dalla mancata presenza della Regione al tavolo delle trattative. Un dubbio, tuttavia, resta. “Perché è andato un architetto de L’Orientale, e non della Regione, a ispezionare i locali della mensa? Non è che l’Ateneo ha rispolverato il vecchio progetto di costruire lì i famosi dipartimenti?”.
Nel frattempo, dal 31 ottobre sono operative le convenzioni con quattro diversi punti ristoro: Fe.A. s.a.s, via Duca di S. Donato; Marin’s (Osteria Portorico), via Nuova Marina; Pizza e contorni, via G. Sanfelice; Van Bool, corso Umberto. Si può pranzare dalle 12.30 alle 15.15. I buoni pasto si acquistano presso la direzione di mensa in piazza Banchi Nuovi, dalle 9 alle 14.30; è necessario esibire il libretto universitario o, se matricole, il cartoncino matricole, accompagnato da un documento di identità. Il ticket può essere usato solo nel giorno in cui è stato acquistato.
Il 31 ottobre – in una Matteo Ripa gremita in ogni ordine di posti – si è parlato anche di residenze universitarie, borse di studio e didattica, in particolare di sbarramento alle specialistiche, dei 134 euro da pagare per la discussione delle tesi, dell’aumento del 5% delle tasse per le Specialistiche e dell’introduzione di laboratori a pagamento anche per la Facoltà di Scienze Politiche, delle file in segreteria, della mancanza di aule studio nel Palazzo del Mediterraneo. “Il prorettore Guarino – riferisce un po’ amareggiato il Collettivo – non ha saputo rispondere alle nostre istanze. Ci ha lasciati dicendo che avrebbe riferito al Rettore. Bene, aspetteremo”.
Grande assente, Teresa Armato, assessore regionale all’Università e Ricerca, che in mattinata aveva ricevuto in Regione una delegazione della rappresentanza studentesca di Orientale 05, insieme al presidente dell’Edisu, il prof. Serra. “L’assessore – riferisce Cuono Lombardi – rappresentante degli studenti in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Adisu – ci ha assicurato che non appena il CdiA dell’Adisu sarà insediato, partirà lo stanziamento dei fondi (circa 150mila euro) per la ristrutturazione della nostra mensa”. Al CdiA dell’Adisu, inoltre, spetterà risolvere la faccenda del fitto dei locali mensa, attualmente di proprietà dell’Ateneo.
Fine aprile, primi di maggio, i termini della riapertura del servizio di ristorazione pubblica, con l’Azienda regionale che assicura: “I prezzi dei ticket resteranno invariati anche dopo il 31 dicembre, data di scadenza della prima tranche di convenzioni con i ristoranti privati”. Tranquillizzati, quindi, gli studenti del Collettivo, delusi dalla mancata presenza della Regione al tavolo delle trattative. Un dubbio, tuttavia, resta. “Perché è andato un architetto de L’Orientale, e non della Regione, a ispezionare i locali della mensa? Non è che l’Ateneo ha rispolverato il vecchio progetto di costruire lì i famosi dipartimenti?”.
Nel frattempo, dal 31 ottobre sono operative le convenzioni con quattro diversi punti ristoro: Fe.A. s.a.s, via Duca di S. Donato; Marin’s (Osteria Portorico), via Nuova Marina; Pizza e contorni, via G. Sanfelice; Van Bool, corso Umberto. Si può pranzare dalle 12.30 alle 15.15. I buoni pasto si acquistano presso la direzione di mensa in piazza Banchi Nuovi, dalle 9 alle 14.30; è necessario esibire il libretto universitario o, se matricole, il cartoncino matricole, accompagnato da un documento di identità. Il ticket può essere usato solo nel giorno in cui è stato acquistato.
Il 31 ottobre – in una Matteo Ripa gremita in ogni ordine di posti – si è parlato anche di residenze universitarie, borse di studio e didattica, in particolare di sbarramento alle specialistiche, dei 134 euro da pagare per la discussione delle tesi, dell’aumento del 5% delle tasse per le Specialistiche e dell’introduzione di laboratori a pagamento anche per la Facoltà di Scienze Politiche, delle file in segreteria, della mancanza di aule studio nel Palazzo del Mediterraneo. “Il prorettore Guarino – riferisce un po’ amareggiato il Collettivo – non ha saputo rispondere alle nostre istanze. Ci ha lasciati dicendo che avrebbe riferito al Rettore. Bene, aspetteremo”.