Multifunzione e a impatto zero, il progetto vincente di Angelo a BIBLIOinnova

Come sarà la biblioteca del futuro? Che aspetto avrà? Come ce la immaginiamo oggi? Interrogativi a cui hanno risposto i partecipanti al concorso nazionale di idee dal titolo “BIBLIOinnova il futuro: una idea innovativa per la bibliotecadel futuro”, indetto dal Coordinamento Nazionale Biblioteche di Architettura (CNBA), dall’Università “Luigi Vanvitelli”, dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), dalla Fondazione Bio-architettura e da Material Connexion Italia. Abbinato alla quindicesima giornata internazionale di studio del CNBA, il concorso di idee si è chiuso lo scorso 26 maggio a Bologna con un vincitore, Angelo Barone, premiato presso l’Alma Mater Studiorum. Ha ricevuto una serie di gratificazioni e agevolazioni che comprendono la prototipazione del progetto vincente, l’accesso illimitato per due anni alla banca dati di Material Connexion e della Materioteca Fisica, una raccolta di testi
e volumi tematici, un abbonamento ad una rivista di Bioarchitettura e la pubblicazione sul sito web ufficiale di Material Connexion Italia e CNBA. Laureando in Design e Comunicazione presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università Vanvitelli, Angelo è stato dunque il primo classificato, seguito da Simona Bartali al secondo posto e Valentina De Giorgi al terzo, entrambe di Roma, con i progetti “Bibl_io” e “Puzzle”. “OSB Modulo” è invece il titolo del progetto presentato da Angelo, che già da solo ne rivela identità e contenuto. “OSB potrebbe sembrare un acronimo da me inventato ma non lo è – spiega Angelo – Esiste già e sta per Ordine di San Benedetto, e i Benedettini sono i fondatori del Monastero dentro al quale oggi sorge la biblioteca che mi ha ispirato”. La biblioteca del futuro immaginata da Angelo è dunque inserita in una struttura pensata e progettata dai monaci benedettini, celebri per
il loro instancabile operato di amanuensi, della quale ha preservato identità e storia seppur inserendo elementi innovativi. “Gli scrittoi esistono già, così come le librerie – aggiunge – io non ho fatto altro che mettere assieme le cose, ispirandomi al luogo per il quale sono destinati e dando la possibilità di
lasciare co-progettare lo spazio al fruitore della biblioteca. Credo sia l’elemento vincente in qualunque tipo di progetto che interessi una città intera così come una singola struttura”. L’oggetto non è altro che un vero e proprio scrittoio riproposto in chiave moderna ed innovativa per il nuovo utilizzo dello spazio: è formato da due unici pezzi, i quali, cambiando posizione o assemblaggio, danno vita ad un’ampia gamma di usi, idonei sia per i sistemi analogici che digitali. Unendo poi i diversi moduli è anche possibile formare una libreria per riporre i libri quando non vengono utilizzati, dando quindi al lettore, come già anticipato, la possibilità di co-progettare l’arredo dello spazio e di variarlo nel tempo. “Dalla lettura alla conservazione, OSB è l’anima della biblioteca moderna”, afferma lo studente che vi ha sapientemente unito tradizione e innovazione senza dimenticare il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente. Da un lato troviamo il Mood Bord, ovvero una mappa delle parole considerate nel suo modo di progettare: “ci sono le 3 F vitruviane dell’architettura romana – Forma, Funzione e Fattibilità – e poi le 3 E che aggiungendosi rendono un progetto moderno ed attuale – Economia, Ecologia ed Emozione. Identità è il termine che collega il tutto, la base del mio progetto”, spiega. Dall’altro lato l’innovazione data non solo dalla versatilità dell’oggetto ma anche dalla scelta e dall’impiego di materiali ecosostenibili. “Nello specifico, il Paperstone, un materiale ottenuto da vecchia carta riciclata, dona rigidezza alla struttura e consente di essere trattato come lastre di legno permettendone la lavorazione. Il Composimod, altro materiale riutilizzabile e riciclabile, costituito da una resina gommosa, viene in questo caso adoperato sfruttandone la sua morbidezza proprio come un collante tra le parti che va a ricoprire i bordi interni”. Osb Modulo ha tante funzionalità ed è soprattutto eco-friendly: è libreria, scrittoio e leggìo, a seconda dell’occasione, e assolutamente ad impatto zero.
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