Nuovi insegnamenti sulle Nanotecnologie alla Magistrale

Con i suoi circa cinquanta iscritti l’anno è uno dei più piccoli, se non il più piccolo, Corso di Laurea del Collegio di Ingegneria e, al tempo stesso, è uno dei
più multidisciplinari. Scienza e Ingegneria dei Materiali incarna una delle frontiere applicative della nostra epoca, comprendendo al suo interno una forte componente ingegneristica legata ad una base scientifica di Fisica e Chimica molto specifica. Ingredienti di una preparazione che trova sbocchi in quasi tutti gli ambiti industriali, come racconta il il prof. Giovanni Filippone, Coordinatore del Corso. Quarant’anni, divenuto da poco professore associato, subentrato all’inizio dell’anno al prof. Giancarlo Caprino e primo docente ‘nativo’ a rivestire questo incarico: “sono laureato presso questo Corso di Laurea”, spiega Filippone. Poi ricorda le ragioni della sua scelta di studente: “mi piacevano le discipline scientifiche ed ero indeciso fra Ingegneria e Fisica, finché un ragazzo del mio liceo, più grande e molto bravo, mi parlò di questo nuovo percorso formativo che mi sembrò molto moderno e in grado di coniugare le mie passioni”. Motore di questa scelta, la pervasività di questi studi in tutti i settori d’avanguardia. “Tutte le industrie hanno interesse ad assumere figure con le nostre competenze; i materiali sono così importanti che da sempre definiscono le epoche dell’umanità. Se ne studia un po’ in tutti i Corsi di Ingegneria, ma la nostra formazione trasversale e interdisciplinare, che prevede anche attività presso i laboratori di Fisica e Chimica di Monte Sant’Angelo, è completa. Affronta tutti i materiali – e i relativi processi di trasformazione e utilizzo – dai quali non può prescindere nessuna realtà industriale: ceramici, metallici, compositi, polimerici. Oggi l’evoluzione è così veloce che è difficile dire in quale epoca ci troviamo se delle Nanotecnologie o del Grafene”, continua il docente. Prosecuzione naturale, l’omonima Laurea Magistrale che da quest’anno si arricchirà di nuovi insegnamenti proprio sulle Nanotecnologie applicate all’Elettronica e all’Energetica: “chi si è laureato in primavera, ha preferito aspettare per frequentare questo nuovo ordinamento”. Studi con un occhio al futuro sul quale si innestano numerose collaborazioni con realtà produttive del territorio e non solo, alcune delle quali coinvolte anche nel Comitato di Indirizzo voluto dal Presidio di Qualità dell’Ateneo. I piccoli numeri consentono di essere molto seguiti e crescere giorno per giorno con i propri docenti: “vorremmo incrementare un po’ i nostri iscritti, ma non troppo. Agli ultimi anni Magistrali, le nostre classi sono composte da una trentina di persone, questo consente di trattare gli studenti come persone e non come numeri di matricola, ma anche di sviluppare tesi specifiche per determinate funzioni aziendali e Dottorati di ricerca da cui sono scaturite carriere brillanti presso importanti realtà anche all’estero”. Gare e attività pratiche fra gruppi di studenti stimolati così ad una sana competizione attraverso attività di caratterizzazione di macchine, completano il quadro di un contesto dinamico che ogni anno, durante la seconda settimana di settembre, premia i migliori studenti in una cerimonia alla quale partecipano i migliori docenti votati dagli stessi ragazzi. Un riconoscimento del quale è stato investito in passato anche il giovane Coordinatore: “quando il prof. Caprino si è
dimesso anticipatamente, mi ha proposto di candidarmi per l’incarico poiché ero stato molto attivo nella Commissione Didattica, presieduta dal prof. Giuseppe Mensitieri. In un primo momento mi sono spaventato delle responsabilità che questo ruolo comporta, ma poi ho capito che questo Corso mi sta davvero a cuore”.
Si. Pa.
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