Nuovi testi, risorse in inglese e un atlante per vedere il corpo in 3D alla Biblioteca di area medica

Un patrimonio librario “di circa settemila unità bibliografiche, senza contare i periodici”. Due sale studio con “quarantaquattro postazioni nella sala inferiore e ottantotto in quella superiore”. Accesso libero. “Gli studenti devono sapere che all’edificio 20 hanno sempre una porta aperta”. È l’invito rivolto agli aspiranti medici dalla dott.ssa Stefania Castanò, direttrice della Biblioteca di Area Medicina e Chirurgia: “è importante conoscere la struttura, viverla e chiedere a chi ci lavora un aiuto. La biblioteca è un luogo che bisogna imparare a vivere perché può supportare nel percorso di studio. Siamo pronti a consigliare un testo o un percorso bibliografico”. In crescita il patrimonio librario che si adegua periodicamente agli aggiornamenti provenienti dal mondo della salute: “sono arrivati di recente nuovi libri, necessari per aggiornare la nostra offerta didattica. Agli studenti sono destinate prevalentemente risorse cartacee. Per la ricerca, invece, c’è stata l’acquisizione di fonti elettroniche grazie al Centro di Ateneo per le Biblioteche. Inoltre, abbiamo database specifici per tutto quello che è l’area medica ed è stato acquistato l’accesso al New England journal, una importante risorsa di medicina, e ad altri e-book”. Per la consultazione, lo strumento da ricordare è Share catalogue: “ha un sito di accesso (www.share.unina.it) dove è possibile ricercare tutto il posseduto delle biblioteche di Ateneo e le risorse elettroniche. È un catalogo di ultima generazione che riesce, attraverso un unico punto di accesso, a dare informazioni utili sui cataloghi cartacei e digitali”. Si può accedere comodamente da casa: “si hanno tutte le informazioni. L’unica limitazione è l’accesso al full text che è sensibile al contesto. Ciò significa che se la ricerca avviene da un computer di Ateneo si viene riconosciuti come utenti Federico II e si può accedere anche alle risorse elettroniche a pagamento, altrimenti c’è bisogno di un servizio specifico per essere riconosciuti. Si chiama Proxy, ed è offerto dal CSI (Centro di Ateneo per i Servizi Informativi)”. Per chi ha difficoltà con l’esame di Anatomia, c’è un’ulteriore risorsa da tenere ben a mente. Consente di osservare il corpo umano in 3D: “la biblioteca è abbonata a un Atlante di Anatomia. Si chiama Primal Picture, dà la possibilità di navigare il corpo umano. È una risorsa accessibile solo attraverso la rete di Ateneo. Per questo e anche altro mettiamo a disposizione dei ragazzi diversi computer”. Recente l’arricchimento dell’arredamento: “i ragazzi hanno tavoli e sedie nuovi e da qualche mese anche la possibilità di usufruire di attaccapanni e di postazioni pc. Stiamo cercando di rendere confortevoli gli ambienti di Medicina”. L’appuntamento è dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 19, come ricorda il dott. Gennaro Canistro, assistente di Biblioteca che, su uno dei servizi più comuni, il prestito, spiega: “a medici, personale sanitario, studenti e anche solo curiosi della materia concediamo prestiti di testi per un massimo di quindici giorni. Siamo al servizio di tutti. La nostra è una biblioteca aperta”. 
Ciro Baldini
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