Nuovo punto ristoro a Monte Sant’Angelo

È stata una bella opportunità per un gruppo di 9 studenti – Arianna Barbato, Noemi Bosco, Serena Di Fiore, Mariateresa Gamba, Maria Giovanna Iervolino, Francesca Improta, Michele Musella, Gabriele Raso, Iolanda Giusy Silvestri – del quinto anno della Magistrale in Ingegneria Edile-Architettura, progettare, con la guida del prof. Francesco Polverino, il punto ristoro di Monte Sant’Angelo, inaugurato lo scorso 13 novembre. Un modo per mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il percorso di studio e per approcciarsi alle difficoltà del mondo del lavoro. Molto soddisfatti del risultato gli studenti. Arianna Barbato racconta con entusiasmo: “Durante i cinque anni di questo Corso di studi si fanno diversi progetti nei quali, a seconda della materia, si mette in luce un aspetto piuttosto che un altro. In questo caso, invece, abbiamo analizzato con lo stesso grado di approfondimento ogni singolo aspetto, curando il progetto interamente. Frutto della nostra ideazione sono stati anche gli impianti, un argomento che non fa parte delle attività didattiche e che grazie a questa esperienza abbiamo avuto modo di imparare”. Interessante, sottolinea Arianna, è stato anche modificare il progetto man mano che venivano a galla dei problemi: “Soprattutto durante l’esecuzione, sono emerse diverse difficoltà, ma siamo sempre riusciti ad apportare dei miglioramenti”. Altrettanto importante è stato relazionarsi con l’impresa, in quanto bisognava comunicare correttamente le idee sulla carta, per trasformarle in realtà”. Attenzione anche al budget: “ciò che noi progettavamo, oltre ad essere funzionale, non doveva superare un certo costo. Questo ci ha portato a scegliere dei materiali piuttosto che altri, però mantenendo sempre la qualità del risultato finale”. Parte dello studio sono state anche le corti laterali annesse, che attualmente non sono state realizzate, in quanto non rientravano nel bando. Serena Di Fiore, entusiasta, parla di “un’esperienza grandiosa. La parte più emozionante è stata, senza dubbio, seguire i lavori in cantiere: rapportarsi con la realtà e scontrarsi con le problematiche, ma anche relazionarsi con la burocrazia e la presenza di un budget. Inizialmente abbiamo lavorato separatamente, poi ci siamo raggruppati in base alle idee comuni, fino a portare avanti un solo progetto. Il percorso di studi è stato impegnativo (abbiamo tutti corsi annuali, molti laboratori con consegne settimanali ed esami pesanti come Scienze delle Costruzioni e Tecnica delle Costruzioni), ma completo. Dopo questa esperienza sono sicura di aver fatto la scelta giusta, era proprio ciò che sognavo di fare fin da piccola!”. Per Gabriele Raso: “Vedere realizzato un progetto prima ancora di laurearsi ti fa brillare gli occhi. Durante l’inaugurazione è stato bellissimo guardare come questo luogo piano piano inizia a prendere vita. L’arredamento, anche se molto semplice (costituito da tavoli, sedie e qualche quadro alle pareti), ha reso ancora più attraente la nostra creazione. Per la progettazione del punto ristoro, personalmente, ho ragionato sia da progettista, sia da studente che ne usufruisce. Nel primo caso portando più luce, attraverso l’ampliamento delle finestre, all’interno del locale, in origine un po’ buio; nel secondo, prevedendo più percorsi di accesso e spazi destinati al relax. Tema chiave di questo progetto sono stati proprio i percorsi: per la merce, che dall’esterno deve arrivare alle cucine, per chi lavora e per gli studenti che lo frequentano. Tuttavia, la cosa più difficile è stata mettere insieme più persone con idee diverse, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e con degli ottimi risultati”.
Maria Maio
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