Sono ben poche attualmente le Facoltà che al termine del percorso di studi garantiscono un futuro lavorativo sicuro. E’ pur vero che alcune, sebbene non diano la certezza di un impiego, offrono delle prospettive interessanti e in linea con i continui mutamenti della società contemporanea.
L’Università degli Studi L’Orientale mette a disposizione un’ampia rosa di scelta, attraverso oltre quaranta lingue attivate. Alcune di esse si trovano addirittura solo in questa Università. E’ anche per questo motivo che L’Orientale rappresenta uno dei fiori all’occhiello tra gli Atenei nazionali, oltre che per le sue antiche origini. La sua istituzione risale, infatti, al 1724, con la fondazione del Collegio dei Cinesi: lo scopo originario era quello di erudire alcuni giovani sacerdoti cinesi, i quali a loro volta avrebbero dovuto diffondere il cattolicesimo nel proprio Paese. Inoltre, il Collegio prevedeva la formazione di interpreti dal cinese e dall’indiano per il commercio con le Indie. A distanza di oltre due secoli, una delle prerogative di questa Università resta il contatto con culture e Paesi diversi. Sono tante le iniziative che ogni anno coinvolgono gli iscritti: laboratori linguistici, scambi Erasmus, attività di studio presso i diversi centri di ricerca istituiti. Qui gli studenti hanno la possibilità di studiare le lingue cosiddette ‘del futuro’, come ad esempio cinese e giapponese, e al tempo stesso di approfondire la conoscenza delle lingue occidentali. Una preparazione che ha, dunque, una duplice valenza: l’apprendimento di una lingua europea (spesso molti degli allievi proseguono con lo studio della lingua straniera intrapreso già alle scuole superiori) e il nuovo impatto con una cultura, appartenente ad un Paese lontano sia geograficamente, sia per ciò che concerne usi e costumi.
Naturalmente, le note dolenti non mancano. In particolar modo, se si osservano gli aspetti logistici. Le quattro Facoltà, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature Straniere, Scienze Politiche, Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo, sono dislocate in altrettante sedi diverse (Palazzo Corigliano in Piazza San Domenico Maggiore, Palazzo Giusso in Largo San Giovanni Maggiore, Palazzo Santa Maria Porta Coeli in via Duomo). Ciò comporta alcuni ostacoli, soprattutto per gli studenti che devono spostarsi continuamente per seguire i diversi corsi. L’unico edificio che ospita, oltre alle aule per le lezioni, anche gli uffici amministrativi (Segreteria e uffici di Presidenza) è il Palazzo del Mediterraneo, quello di più recente costruzione, in via Marina.
L’Orientale – unico Ateneo campano guidato da una donna, la prof.ssa Lida Viganoni – per il prossimo anno accademico prevede molte novità legate alla razionalizzazione dell’offerta formativa. Alcuni Corsi sono stati soppressi, altri accorpati, altri, ancora, sono diventati trasversali alle Facoltà. Un sistema ampiamente ridimensionato, dunque, che continua comunque ad offrire ai suoi iscritti la prospettiva di un sapere versatile e al passo con i tempi.
L’Università degli Studi L’Orientale mette a disposizione un’ampia rosa di scelta, attraverso oltre quaranta lingue attivate. Alcune di esse si trovano addirittura solo in questa Università. E’ anche per questo motivo che L’Orientale rappresenta uno dei fiori all’occhiello tra gli Atenei nazionali, oltre che per le sue antiche origini. La sua istituzione risale, infatti, al 1724, con la fondazione del Collegio dei Cinesi: lo scopo originario era quello di erudire alcuni giovani sacerdoti cinesi, i quali a loro volta avrebbero dovuto diffondere il cattolicesimo nel proprio Paese. Inoltre, il Collegio prevedeva la formazione di interpreti dal cinese e dall’indiano per il commercio con le Indie. A distanza di oltre due secoli, una delle prerogative di questa Università resta il contatto con culture e Paesi diversi. Sono tante le iniziative che ogni anno coinvolgono gli iscritti: laboratori linguistici, scambi Erasmus, attività di studio presso i diversi centri di ricerca istituiti. Qui gli studenti hanno la possibilità di studiare le lingue cosiddette ‘del futuro’, come ad esempio cinese e giapponese, e al tempo stesso di approfondire la conoscenza delle lingue occidentali. Una preparazione che ha, dunque, una duplice valenza: l’apprendimento di una lingua europea (spesso molti degli allievi proseguono con lo studio della lingua straniera intrapreso già alle scuole superiori) e il nuovo impatto con una cultura, appartenente ad un Paese lontano sia geograficamente, sia per ciò che concerne usi e costumi.
Naturalmente, le note dolenti non mancano. In particolar modo, se si osservano gli aspetti logistici. Le quattro Facoltà, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature Straniere, Scienze Politiche, Studi Arabo-Islamici e del Mediterraneo, sono dislocate in altrettante sedi diverse (Palazzo Corigliano in Piazza San Domenico Maggiore, Palazzo Giusso in Largo San Giovanni Maggiore, Palazzo Santa Maria Porta Coeli in via Duomo). Ciò comporta alcuni ostacoli, soprattutto per gli studenti che devono spostarsi continuamente per seguire i diversi corsi. L’unico edificio che ospita, oltre alle aule per le lezioni, anche gli uffici amministrativi (Segreteria e uffici di Presidenza) è il Palazzo del Mediterraneo, quello di più recente costruzione, in via Marina.
L’Orientale – unico Ateneo campano guidato da una donna, la prof.ssa Lida Viganoni – per il prossimo anno accademico prevede molte novità legate alla razionalizzazione dell’offerta formativa. Alcuni Corsi sono stati soppressi, altri accorpati, altri, ancora, sono diventati trasversali alle Facoltà. Un sistema ampiamente ridimensionato, dunque, che continua comunque ad offrire ai suoi iscritti la prospettiva di un sapere versatile e al passo con i tempi.
I servizi su L’Orientale sono di Anna Maria Possidente