Parte un Polo Universitario presso il carcere di Secondigliano

Si parlerà di violenza contro le donne nell’ambito del corso di Storia del diritto romano, cattedra della prof.ssa Francesca Galgano. Relatrici dell’incontro che si terrà il 26 novembre Giulia Russo, Direttrice del Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano, e Linda D’Ancona, Gip della Procura di Napoli che si è occupata spesso del tema. “L’idea di portare l’argomento della violenza contro le donne al corso, nasce da un’iniziativa prevista dal CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità). In questa occasione si affronterà in particolare del sex offender. La dott.ssa Russo ci fornirà i dati sul fenomeno”. Oggi è in voga la cosiddetta violenza digitale: “Usare un linguaggio d’odio sui social, lo stalking in rete, sta diventando di uso comune. I nostri giovani vanno sensibilizzati su questi temi per contrastare il fenomeno”. 
Il carcere di Secondigliano detiene attualmente 99 sex offender, informa la dott.ssa Russo. Che spiega: “porteremo a lezione la nostra esperienza. Lavoriamo con persone che hanno commesso abusi contro donne e minori, forniremo agli studenti una panoramica della normativa attuale”. Secondo la direttrice del carcere, la maggiore difficoltà per gli autori di una violenza “è raggiungere la consapevolezza del danno arrecato. I detenuti in questione non hanno consapevolezza di ciò che hanno fatto e noi lavoriamo su quest’obiettivo: la presa di coscienza del reato perpetrato”. Un progetto, dal nome ‘Lupus in Fabula’, attraverso la lettura di Italo Calvino, cerca di creare una sorta di transfer, in cui i detenuti possano rivedere il proprio vissuto. “Agli studenti si insegna che il carcere deve essere ‘rieducativo’. Il 26 mostreremo loro come lavoriamo concretamente con questi soggetti, spiegheremo cosa c’è da aspettarsi una volta varcate le mura del centro penitenziario”. 
Nel quadro delle iniziative che coinvolgono la struttura di Secondigliano e l’Ateneo, ce n’è una in particolare che sta molto al cuore della dott.ssa Russo. Si tratta della formazione di un Polo Universitario che nasce da una sinergia tra Federico II, Provveditorato Amministrazione Penitenziaria e Direzione del Centro Penitenziario. “La frequenza universitaria dei detenuti è sempre stata prevista nel nostro ordinamento, la novità quest’anno riguarda le modalità”. Se in passato “era veicolata da un nostro educatore di reparto, invece oggi è nata nell’istituto una sezione dedicata ai soli soggetti detenuti che frequentano la Federico II. In poche parole abbiamo delle aule dedicate: 50 posti riservati ai detenuti di alta sicurezza; 40 posti ai detenuti del reparto comune. Una bella conquista che va a posizionarsi nell’ottica di voler rieducare e ridare una dignità umana a chi è in carcere”. 
Quattro i Corsi di Laurea che attualmente possono essere frequentati dai detenuti: Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze della Formazione ed Erboristeria. “Chi volesse iscriversi, può farlo in qualsiasi parte della regione. Attualmente accettiamo trasferimenti anche da centri penitenziari fuori la Campania – spiega la dott.ssa Russo – Da sottolineare la completa gratuità dell’iscrizione. Ringrazio la Federico II e la Regione Campania per aver esonerato i reclusi dal pagamento delle tasse”. I corsi partiranno a gennaio: “Vi saranno sia lezioni video che lezioni frontali alternate per entrambi i tipi di detenzione. La struttura che ospiterà i corsi è tipo college, vi saranno libri da poter consultare e spazi dove potersi dedicare completamente allo studio”. I detenuti che partecipano al progetto: “Sottoscrivono implicitamente un patto di ‘trattamento’: nello specifico. chi studia deve farlo con diligenza svolgendo gli esami con regolarità, raggiungendo un tot di crediti formativi previsti. Non porteremo avanti chi cerca solo un modo per alleviare la pena”. 
Attualmente sono 76 i detenuti iscritti ai vari Corsi di Laurea: “35 dell’alta sicurezza, 31 dell’area dei reati comuni”. A breve nell’offerta formativa dovrebbe aggiungersi Ingegneria Meccanica. Il 13 dicembre si terrà la presentazione ufficiale del Polo Universitario: “Un traguardo importante che da un lato qualifica il livello scolastico dei detenuti e dall’altro consente a neo laureati di poter svolgere un’attività pratica fungendo da tutor degli studenti detenuti per aiutarli ad affrontare il cammino universitario”.
Susy Lubrano
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