Pratica forense da svolgere presso uno studio legale durante l’ultimo anno del Corso di Studi: se n’è parlato durante il Consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza del 23 aprile. “Abbiamo sollecitato le parti interessate perché la questione tirocini sia discussa e risolta nel più breve tempo possibile”, spiega Eliana Sacchetti, rappresentante degli studenti. Un aspetto non è chiaro dall’inizio: l’art. 3 della Convenzione Quadro stipulata dal Consiglio Nazionale Forense e dalla Conferenza Nazionale dei Direttori di Giurisprudenza recita che può essere ammesso all’anticipazione di un semestre di tirocinio lo studente in regola con lo svolgimento degli esami di profitto dei primi quattro anni. “Quello che non ci ha convinto – continua la studentessa – riguarda la situazione degli studenti fuori corso. Può un ragazzo non in corso ma che abbia terminato gli esami anticipare la pratica? O quest’ultima possibilità deve essere riservata a chi è in regola in toto?”. La prassi in altri Atenei italiani in cui sussiste la Convenzione “pare sia quella di valutare il termine degli esami e quindi la situazione soggettiva dello studente iscritto all’anno in cui completerà gli studi universitari”. La durata legale del Corso non sembrerebbe essere un ostacolo: “Abbiamo chiesto al prof. Aurelio Cernigliaro, Presidente del Corso di Laurea, se il nostro Dipartimento, seguendo questa scia, darà un’interpretazione estensiva alla norma. In pratica, se anche uno studente fuori corso potrà accedere tranquillamente alla pratica”. Il Dipartimento non si è ancora espresso anche perché la Convenzione ancora non è stata sottoscritta. Tuttavia: “Il prof. Cernigliaro ci ha promesso che si terrà conto della situazione, si cercherà di non creare una discriminazione tra chi è in corso e chi non lo è. Questo è un grande risultato. Il Consiglio comunque sta lavorando alla Convenzione che dovrà essere successivamente approvata da altri organi d’Ateneo”.
Si è toccato nella riunione, su impulso delle rappresentanze studentesche, il problema dell’annunciato sciopero dei docenti durante la sessione estiva (dal 1° giugno al 31 luglio). “Il rappresentante Giuseppe Langellotto ha chiesto ai docenti che aderiranno allo sciopero la possibilità di assicurare una data aggiuntiva per gli esami, oltre a quelle già previste. Di questa cosa però non siamo certi, i professori agiranno autonomamente”. Si spera “che l’appello in più venga concesso per evitare di danneggiare i laureandi e gli studenti che cercano di acquisire crediti formativi per non dover pagare tasse più esose o per poter chiedere la borsa di studio”.
Si è toccato nella riunione, su impulso delle rappresentanze studentesche, il problema dell’annunciato sciopero dei docenti durante la sessione estiva (dal 1° giugno al 31 luglio). “Il rappresentante Giuseppe Langellotto ha chiesto ai docenti che aderiranno allo sciopero la possibilità di assicurare una data aggiuntiva per gli esami, oltre a quelle già previste. Di questa cosa però non siamo certi, i professori agiranno autonomamente”. Si spera “che l’appello in più venga concesso per evitare di danneggiare i laureandi e gli studenti che cercano di acquisire crediti formativi per non dover pagare tasse più esose o per poter chiedere la borsa di studio”.