Prima il mega Dipartimento, poi l’elezione del Presidente della Scuola Politecnica

Annunciato ed atteso, infine è nato il nuovo maxi Dipartimento che, nell’ambito della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’ateneo Vanvitelli, raggruppa in una unica struttura i due preesistenti Dipartimenti di Ingegneria: Industriale e dell’Informazione; Civile, Design, Edilizia ed Ambiente (Dicdea). Diventano, dunque, tre i Dipartimenti che afferiscono alla Scuola, dopo la fusione: quello neonato di Ingegneria; Matematica e Fisica; Architettura e Disegno Industriale. Il rinnovamento dell’assetto avrà risvolti anche sulle prossime elezioni per la presidenza della Scuola. Si rafforza, infatti, l’ipotesi della candidatura del professore Alessandro Mandolini, che ha finora diretto il Dicdea. Una possibilità, quella che Mandolini si proponga al vertice della Scuola, che in Ateneo molti danno per certa, ma che l’interessato preferisce per ora non commentare ulteriormente. Fa il punto sulla situazione, dopo la fusione dei Dipartimenti, il professore Furio Cascetta, che è stato finora al timone di Ingegneria Industriale e dell’Informazione. 
Professore, quando è avvenuto ufficialmente il matrimonio tra gli ingegneri dell’Ateneo Vanvitelli?
“Il 21 novembre il Senato Accademico ha preso atto delle delibere dei due Dipartimenti di Ingegneria e ha avviato il processo di ‘fusione’ tra queste due realtà. Sarà istituito un nuovo soggetto (con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2018), provvisoriamente denominato ‘Dipartimento aggregato DIII e DICDEA’, che raggruppa in un solo Dipartimento tutte le competenze e le specificità della cosiddetta Scuola di Ingegneria (una volta nota come Facoltà). Nel caso specifico dell’Ingegneria della Real Casa dell’Annunziata di Aversa, si tratta di riunire in un unico grande Dipartimento l’area dell’ingegneria industriale e dell’informazione (area CUN 09) e quella dell’ingegneria civile (area CUN 08b). Sarà il Consiglio di Dipartimento di tale nuovo soggetto aggregato, una volta costituito nella sua interezza, a stabilirne il nome definitivo”.
Quali sono le dimensioni di questo grande nuovo Dipartimento?
“Ragguardevoli per un Ateneo come il nostro, con un corpo docente di poco inferiore alle 100 unità. Ma questa non è l’unica novità del nostro Ateneo vanvitelliano: il Senato Accademico, infatti, ha anche avviato la ‘fusione’ di due Dipartimenti di area medica e la riorganizzazione del Dipartimento di Architettura (DADI), che dal 1° gennaio 2018 riceverà circa una dozzina di docenti dell’area CUN 08a (Architettura), provenienti dal DICDEA; altri docenti (poche unità) dell’area CUN 08a (Architettura) del DICDEA hanno deciso di aderire al progetto di fusione dei Dipartimenti di Ingegneria. Si apre, quindi, una stagione di rilancio dell’Ateneo, anche attraverso questi ‘grandi Dipartimenti’ e la conseguente riorganizzazione dell’offerta formativa”.
Ci sono già candidature per la direzione del nuovo Dipartimento di Ingegneria, e lei sarebbe disponibile?
“È un po’ prematuro. Personalmente, in questo momento sono impegnato nelle attività di istituzione e di avvio del nuovo soggetto dipartimentale. Vedremo…”.
Connessa alla vicenda della fusione dei Dipartimenti è la questione delle nuove elezioni per la presidenza della Scuola, che attualmente è affidata al professore D’Onofrio. Ne ha discusso il Senato Accademico?
“Indubbiamente l’istituzione del nuovo Dipartimento unico di Ingegneria ha una relazione con il rinnovo della Presidenza della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base. Il Senato Accademico, infatti, ha tracciato un cronoprogramma per il quale l’indizione dell’elezione del Presidente della Scuola avverrà entro il 30 marzo 2018 e, comunque, in una data successiva all’elezione della Giunta del nuovo soggetto dipartimentale, nonché alla revisione della composizione del Consiglio della Scuola a seguito della avvenuta fusione”.
Fabrizio Geremicca
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