Progetto Freit, due giorni di incontri

Sono stati raccolti in tre volumi, recentemente pubblicati (“La società dei folli”, “Arbor alienationis” e “Cose da pazzi nelle Case de’ Matti”), i risultati del primo anno di studi e ricerche del progetto di Ateneo FREIT (“Political, legal and sociological profi les of phrenological research in Italy”) inserito nel Programma V:ALERE 2019. Della ricerca, che si propone di indagare contenuti, metodologia ed eredità del pensiero frenologico in Italia attraverso un approccio multidisciplinare che vede coinvolti docenti e ricercatori dei Dipartimenti di Scienze Politiche, Psicologia e Giurisprudenza, si parlerà nel convegno in programma l’11 e il 12 dicembre sulla piattaforma Microsoft Teams “L’immaginario della follia. Frenologia e scienze sociali tra Otto e Novecento”. Apriranno i lavori (alle ore 9.30) il Rettore Gianfranco Nicoletti, il prof. Angelo Itro, direttore del Museo Universitario delle Scienze e delle Arti (Musa) dell’Ateneo, la prof.ssa Lucia Altucci, delegata per la Ricerca, il prof. Antimo Cesaro, delegato per la Cultura, che presenterà il progetto. Introduzione a cura delle prof.sse Giovanna Palermo e Marianna Pignata. Seguiranno (fi no alle 19.30) tre sessioni di lavoro (“I tratti della follia”; “Le pratiche della follia”; “I simboli della follia”) moderate, rispettivamente, dai professori Michele Lanna, Antonio Tisci, Francesco Eriberto d’Ippolito. Quarta sessione di studio il giorno successivo (ore 10.00 – 13.00) moderata dal prof. Augusto Guarino, Prorettore Vicario de L’Orientale, su “Le parole della follia”. Sulla scorta dei primi risultati e delle attività di divulgazione previste nella seconda annualità del progetto FREIT, c’è fra gli obiettivi il contributo all’illustrazione dei reperti (tra cui la preziosa collezione del vecchio Museo di Anatomia) del Musa.

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