Giurisprudenza. Programmi più o meno vasti a seconda del docente. Se ne era parlato anche in Consiglio di Facoltà. Vastità che sarebbe tra le cause del fuoricorso di molti studenti. L’esame di Diritto Civile con il prof. Mario Rusciano, sarebbe una delle cattedre con i programmi più vasti. Risponde il docente “Non mi sembra ci siano sperequazioni tra la mia cattedra e quella di altre della stessa disciplina. È vero, ho inserito un nuovo testo, il Diritto del Mercato del Lavoro che comprende una importante aggiornata ricerca, però ho tolto una parte da un altro libro. Alcuni studenti mi sono venuti a dire che il Diritto Sindacale si fa con un altro esame. È vero, ma è un complementare e non tutti lo sostengono. Ma non si può avere una adeguata cognizione di cosa è il Diritto del Lavoro senza questo aspetto. Il mio interesse è che gli studenti imparino i concetti generali piuttosto che ricordino tutto. Cioè che sappiano riflettere”.
Secondo il ministro Zecchino l’80% degli studenti universitari non giunge alla laurea è un danno per la nazione e i programmi troppo lunghi fra le cause additate.
“Si, ma all’estero gli studenti lavorano, (studiano) molto di più, sostengono esami scritti ed orali. Che si vada a vedere come si studia all’estero”. Insomma quello che si fa “lo si fa per il loro bene”. Ed incalza: “ma le pare giusto che io ho 60 persone a lezione e 800 all’esame? È giusto questo? Bisogna anche capire l’università a che tipo di studenti si vuole rivolgere. Ho letto su Ateneapoli del caso Manfrellotti. Anche io ho avuto un eccellente laureato in 3 anni ed una sessione che ora svolge la carriera diplomatica. Ma quanti studenti così ci sono nell’Università?”
Un’altra critica in generale ai docenti: alcuni tengono conferenze invece di fare lezione, e illustrano solo alcuni testi del programma. Qui Rusciano sbuffa, ha una reazione di forte di disapprovazione. “I ragazzi a volte hanno un’idea molto liceale dell’Università, e neppure di un liceo di alto livello. Ma cosa vogliono che si debba spiegare il sussidiario? Vogliono la pappina? Ma lo sa che io su una norma importante del Codice Civile ci sto da 6 lezioni? Come docente devo trasferire criteri di interpretazione, la filosofia guida del Diritto del Lavoro. Altrimenti non occorre un docente eccelso, basta un tutor che spiega il libro”. E su chi tiene conferenze? “Le lezioni conferenza, extra libro, fanno diventare un intellettuale, allenano alla riflessione, al pensiero, all’intreccio tra argomenti e discipline. Qui stiamo parlando di alti studi giuridici, l’università deve essere scuola di eccellenza, altrimenti basta un tutor che tenga la lezione dal libro. Ma così si impoverisce lo studio. Lo studente deve entrare in un’ottica di competizione europea”.
Ancora sui programmi fitti e l’aggiornamento della didattica. “Abbiamo una legislazione alluvionale. L’ordinamento subisce continue novità ed aggiornamenti”, senza aggiungere le sentenze che fanno legge. “Dunque, per onesta intellettuale, dobbiamo aggiornarci ed aggiornare gli argomenti di insegnamento, per evitare di insegnare norme vecchie e concetti inadeguati alle professioni”.
Secondo il ministro Zecchino l’80% degli studenti universitari non giunge alla laurea è un danno per la nazione e i programmi troppo lunghi fra le cause additate.
“Si, ma all’estero gli studenti lavorano, (studiano) molto di più, sostengono esami scritti ed orali. Che si vada a vedere come si studia all’estero”. Insomma quello che si fa “lo si fa per il loro bene”. Ed incalza: “ma le pare giusto che io ho 60 persone a lezione e 800 all’esame? È giusto questo? Bisogna anche capire l’università a che tipo di studenti si vuole rivolgere. Ho letto su Ateneapoli del caso Manfrellotti. Anche io ho avuto un eccellente laureato in 3 anni ed una sessione che ora svolge la carriera diplomatica. Ma quanti studenti così ci sono nell’Università?”
Un’altra critica in generale ai docenti: alcuni tengono conferenze invece di fare lezione, e illustrano solo alcuni testi del programma. Qui Rusciano sbuffa, ha una reazione di forte di disapprovazione. “I ragazzi a volte hanno un’idea molto liceale dell’Università, e neppure di un liceo di alto livello. Ma cosa vogliono che si debba spiegare il sussidiario? Vogliono la pappina? Ma lo sa che io su una norma importante del Codice Civile ci sto da 6 lezioni? Come docente devo trasferire criteri di interpretazione, la filosofia guida del Diritto del Lavoro. Altrimenti non occorre un docente eccelso, basta un tutor che spiega il libro”. E su chi tiene conferenze? “Le lezioni conferenza, extra libro, fanno diventare un intellettuale, allenano alla riflessione, al pensiero, all’intreccio tra argomenti e discipline. Qui stiamo parlando di alti studi giuridici, l’università deve essere scuola di eccellenza, altrimenti basta un tutor che tenga la lezione dal libro. Ma così si impoverisce lo studio. Lo studente deve entrare in un’ottica di competizione europea”.
Ancora sui programmi fitti e l’aggiornamento della didattica. “Abbiamo una legislazione alluvionale. L’ordinamento subisce continue novità ed aggiornamenti”, senza aggiungere le sentenze che fanno legge. “Dunque, per onesta intellettuale, dobbiamo aggiornarci ed aggiornare gli argomenti di insegnamento, per evitare di insegnare norme vecchie e concetti inadeguati alle professioni”.