Si dimette il prof. Ricca, il Dipartimento di Biologia vota il nuovo Direttore

Il prof. Ezio Ricca, Direttore del Dipartimento di Biologia della Federico II, si è dimesso dall’incarico. “Motivi personali”, ha detto il docente ai suoi colleghi. Per individuare chi prenderà il timone del Dipartimento sono state indette, dunque, le elezioni. Si sarebbe dovuto votare il 2 marzo, la consultazione è slittata ad oggi, 5 marzo, per consentire di adottare il sistema elettronico, date le recenti disposizioni in materia di contrasto all’epidemia di Coronavirus.  Due i candidati alla guida di una struttura che conta 25 professori ordinari, 39 docenti associati, circa 50 ricercatori di varie categorie: i professori Gionata De Vico, docente di Patologia Generale ed anatomia patologica veterinaria, e Susanna Iossa che insegna Fisiologia. In prima battuta per vincere la contesa serve la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, che sono poco più di centoventi: docenti, ricercatori e rappresentanti del personale tecnico-amministrativo. Abbiamo ascoltato, prima della consultazione, i due candidati. Casertano, 61 anni, De Vico si è laureato in Veterinaria alla Federico Il, poi si è aggiudicato un concorso ed ha lavorato come collaboratore tecnico a Veterinaria, nel Dipartimento di Patologia, Profilassi. Ordinario dal 2001, ha insegnato per molti anni all’Università di Messina, dove ha ricoperto anche alcuni incarichi istituzionali, per esempio quello di Consigliere di amministrazione.
“Pari dignità alle molteplici anime” della comunità scientifica 
È tornato alla Federico II, con afferenza al Dipartimento di Biologia, nel 2007. “Tra le tante osservazioni registrate nei colloqui con i docenti che ha incontrato nelle scorse settimane”, sottolinea, in particolare, “il desiderio di un cambiamento nella gestione delle politiche dipartimentali, che si vorrebbero improntate ad una maggiore collegialità e trasparenza nei meccanismi decisionali. C’è l’esigenza di un riconoscimento della pari dignità delle molteplici anime che costituiscono la nostra comunità scientifica e umana e c’è attenzione al tema della efficienza delle apparecchiature comuni e più in generale al decoro dell’ambiente di lavoro, alla valorizzazione delle competenze interne al Dipartimento, sia relative al personale docente e ricercatore che a quello tecnico-amministrativo. Mi è stato chiesto anche un impegno per un dialogo aperto e costante con gli organi di Ateneo ai più alti livelli, Rettore in primis”. Annuncia che si avvarrà del sostegno, oltre che delle Commissioni e delle strutture canoniche obbligatorie dettate dallo Statuto e dal Regolamento del Dipartimento (Giunta di Dipartimento, Consiglio di Dipartimento, Commissione scientifica, didattica, per i rapporti con il territorio), “di strutture consultive aggiuntive, in un atteggiamento di costante ascolto e confronto con i componenti il Dipartimento (personale docente e personale tecnico-amministrativo). La Giunta di Dipartimento verrà regolarmente convocata per le specifiche competenze ad essa attribuite dal Regolamento, incluse quelle istruttorie e propositive. Costituirò un Consiglio Direttivo, di nomina direttoriale, che rappresenterà la cabina di regia a supporto del direttore per la gestione delle attività dipartimentali e per l’implementazione delle attività utili al raggiungimento degli obiettivi elencati: tra i suoi componenti saranno scelti il vicedirettore ed i delegati del direttore per specifiche funzioni. Mi avvarrò del supporto di un tavolo consultivo permanente elettivo (due rappresentanti per categoria non eletti nella Giunta di Dipartimento e non facenti parte del Consiglio Direttivo) che avrà invece il compito di fornire al direttore e al Consiglio Direttivo una costante consapevolezza delle esigenze immediate delle componenti dipartimentali non impegnate direttamente in compiti gestionali. Esso, inoltre, sarà una delle sedi (con la Giunta) in cui, in via preliminare, la base dipartimentale sarà edotta circa le politiche gestionali che il direttore e il Consiglio Direttivo intendono adottare”. L’offerta didattica, secondo il candidato, “potrà certamente essere consolidata sia puntando sull’innovazione della erogazione, che sulla implementazione dell’offerta didattica post-laurea (corsi di perfezionamento e master), elemento altamente qualificante per coloro che intendono migliorare le proprie possibilità di inserimento e progressione nel mondo del lavoro, nell’ottica della formazione permanente”. Per la Terza Missione bisognerà favorire “l’interazione tra le strutture dipartimentali ed il mondo delle imprese e della ricerca, anche mediante l’identificazione, il monitoraggio e l’aggiornamento della base dati relativa alle competenze che il Dipartimento nel suo insieme esprime ed è in grado di offrire. A tal fine sarà fondamentale sia sviluppare processi che favoriscano la conoscenza delle reciproche attività all’interno del Dipartimento, sia sviluppare progetti di promozione volti alla valorizzazione e divulgazione della produzione scientifica e culturale del Dipartimento, nonché ad intercettare la domanda di ricerca e biotecnologia del mondo produttivo”. Altro punto nel programma è quello “di consentire al maggior numero possibile di colleghi in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale di completare e progredire nella carriera accademica. Nel procedere in questa direzione bisognerà bilanciare il merito con eventuali squilibri creatisi negli anni tra le varie aree tematiche e i vari settori scientifico-disciplinari, garantendo un equilibrato sviluppo interdisciplinare”. Al personale tecnico-amministrativo il prof. De Vico garantisce l’impegno “di promuovere corsi di formazione coerenti con le attività e le competenze richieste dalle attività degli uffici dipartimentali. Tra questi, quello di supporto alla ricerca dovrà certamente essere rinforzato, in vista dell’incremento sperato dei progetti che è auspicabile approdino in Dipartimento. Gli incentivi economici sono certamente un altro importante elemento emerso durante i miei colloqui. Su questo argomento non tutto dipende dal direttore e dal Dipartimento, ma dovremo valutare la possibilità di implementare il conto terzi, anche mediante una strategia di accreditamento del Dipartimento alle norme ISO e favorendo l’iscrizione del Dipartimento sul Mepa come venditori di servizi. Ho inoltre colto alcuni suggerimenti utili ad ottimizzare le procedure burocratiche anche mediante l’attuazione di gare dipartimentali per i dispositivi, cancelleria e toner e la manutenzione delle attrezzature, in modo da ottenere riduzione di buoni d’ordine e prezzi più vantaggiosi”.
La prof.ssa Iossa ha a sua volta incontrato gli elettori nelle scorse settimane, ha illustrato i motivi della sua scelta di proporsi alla direzione di Biologia per il prossimo triennio ed ha ascoltato le richieste e le istanze avanzate da professori, dai ricercatori e dal personale tecnico-amministrativo. “Trasparenza e condivisione – dice – certamente rappresentano il cardine del mio programma. Ritengo necessario valorizzare e potenziare il ruolo consultivo della Giunta ed il suo contributo di tramite con tutte le realtà dipartimentali. Alle Commissioni didattica, ricerca e terza missione verrà chiesto di relazionare periodicamente (ogni 4 mesi) sulle attività svolte e sulle iniziative intraprese in riunioni ad hoc convocate (con stesura di verbale finale) o nei Consigli di Dipartimento, raccogliendo gli input dei colleghi e coinvolgendoli in iniziative specifiche”. Relativamente alla ricerca: “Il primo obiettivo in scala temporale che mi pongo consiste in una capillare azione di rivalutazione, manutenzione e implementazione del patrimonio di attrezzature comuni e dei servizi di base del Dipartimento. La ricerca va avanti molto velocemente e non possiamo chiedere ai nostri giovani ricercatori di restare indietro a causa di continui rallentamenti ed interruzioni dovute a malfunzionamenti delle apparecchiature comuni. Occorre quindi una ricognizione dello stato delle apparecchiature esistenti ed un cospicuo intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria. Inoltre, sulla base di suggerimenti provenienti da tutti i colleghi di Dipartimento, e tenuto conto delle effettive disponibilità economiche, proporrò l’acquisto con cadenza annuale di nuovi apparecchi comuni”. Un secondo obiettivo, “sicuramente più ambizioso e di più lungo respiro, riguarda il reperimento di risorse economiche a sostegno della ricerca del nostro Dipartimento. Nei prossimi mesi ed anni saranno messe a disposizione del comparto ricerca risorse economiche ingenti che costituiranno una sfida importante. Affinché possano essere da noi proficuamente intercettate, propongo di incrementare il numero di membri della Commissione ricerca, ampliando al contempo il suo raggio di azione. Una parte della Commissione dovrà concentrarsi sulle iniziative da intraprendere per facilitare l’accesso ai finanziamenti nell’ambito della ricerca di base. Una parte, invece, potrebbe maggiormente dedicarsi alle iniziative più idonee ad intercettare proposte di interesse regionale/industriale”.
Il futuro della sede nel Centro storico
Completata la fase di revisione degli ordinamenti didattici dei Corsi di Studio Triennali e Magistrali, riflette Iossa, “è possibile convogliare le forze e le idee verso obiettivi logistici e di miglioramento delle performance didattiche del Dipartimento. Il primo aspetto logistico riguarda la pressione che deve essere esercitata sugli organi di governo dell’Ateneo per il miglioramento della connettività urbana della sede di Monte Sant’Angelo, avendo però chiaro il fatto che la possibilità di annullare o ridurre in maniera significativa il deficit di collegamenti urbani ed extraurbani della nostra sede principale esula dalle prerogative del Rettore. È quindi necessario individuare alcuni obiettivi realistici che possano migliorare il raggiungimento della sede da parte degli studenti (ad esempio accordi con aziende private di noleggio autobus per un servizio frequente di navette da piazzale Tecchio; parcheggi ad hoc destinati agli studenti). Il secondo aspetto logistico impatta sul futuro della sede del centro storico che rispetto a quella di Monte Sant’Angelo esercita una maggiore attrattività sugli studenti ma che d’altro canto vive un momento di obsolescenza, che con la crisi Covid ha subito un ulteriore aggravamento. L’impegno del direttore su quest’ultimo aspetto dovrà essere quello di stimolare e raccordare una discussione ampia, partecipata e approfondita sull’argomento con tutte le componenti della comunità dipartimentale, per giungere ad una decisione che dovrà necessariamente essere ampiamente condivisa. Tale decisione implicherà una forte richiesta di potenziamento della sede del centro storico o, in alternativa, la richiesta di spostamento della didattica triennale nel polo di San Giovanni”. Potenziamento dell’orientamento in ingresso e della Terza Missione sono altri punti nel programma di Iossa che si sofferma, infine, sulla organizzazione delle attività degli uffici del Dipartimento. “È mia opinione che si debba predisporre un piano pluriennale di rafforzamento delle risorse umane del personale tecnico-amministrativo da presentare al Rettore. Ritengo, inoltre, che una pianificazione di attività di formazione ed aggiornamento in funzione delle mansioni specifiche di ognuno possa ulteriormente contribuire ad una maggiore efficienza delle attività e dei compiti assegnati. Infine, propongo di avviare progetti di razionalizzazione degli acquisti comuni a tutti i gruppi di ricerca con gare annuali, allo scopo di abbattere i costi e ridurre il numero di operazioni amministrative”.
Fabrizio Geremicca

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