Soddisfatti della scelta gli aspiranti meteorologi, informatici e biologi

“Se non si è portati per le materie scientifiche, meglio non scegliere Scienze nautiche”, è l’avviso di Giusy, 20enne di Avellino, iscritta al secondo anno, che sogna di diventare una meteorologa dell’aeronautica militare. “Al primo anno si studiano Analisi I, Fisica e Informatica, solo l’esame di Navigazione è più specifico”. Al secondo anno, con la scelta dell’indirizzo, “in aula siamo una decina. Siamo molto seguiti. In maggioranza gli iscritti sono ragazzi (conosco solo due ragazze). Io mi trovo bene, mi sono ambientata e abbiamo formato un bel gruppo di lavoro”. Ad attrarre gli studenti di Informatica è l’aspetto applicativo del Corso. “Dopo aver conseguito il diploma, mi sono iscritto ad Ingegneria informatica alla Federico II, ma mi sono subito accorto che non era il Corso per me: troppe materie teoriche e nulla legato alla programmazione – dice Attilio Giordano, 22 anni, di Casoria, che spera, in futuro, di diventare un programmatore – Ad Informatica del Parthenope è diverso: ho studiato, fin dal primo anno, com’è fatto un computer e le basi della programmazione. Le lezioni sono colloquiali ed è possibile interagire con i docenti, sempre disponibili”. In ogni caso, “c’è ben poco da dire: bisogna studiare e impegnarsi costantemente autogestendosi bene il tempo a disposizione”. Anche Loredana Gamba, matricola 20enne, proviene dalla Federico II. “Avevo scelto Informatica ma mi sono trovata male per due motivi: lo studio eccessivo di materie teoriche, senza quasi alcun riferimento alla Programmazione, e la scarsa disponibilità dei professori”. Alla Parthenope si cambia registro. “Ogni settimana, partecipo alle esercitazioni nel laboratorio di Informatica e con i docenti si è instaurato un rapporto diretto. All’inizio ero molto demotivata, ma qui ho cambiato idea e sono stata stimolata a studiare”. Al termine del primo anno, Loredana afferma di aver compreso l’importanza di vivere la Facoltà. “Non basta seguire i corsi e studiare a casa perché se non si capisce un argomento si può stare anche quattro o cinque ore sui libri ma non si arriva alla soluzione da soli. Insieme ad altri ragazzi, mi trattengo in Facoltà anche dopo le lezioni, per studiare ed esercitarci. Confrontandoci, ci aiutiamo a vicenda”. Quello in Informatica “è un Corso che riesce a conciliare il dolce e l’amaro – afferma Alessio Netti, matricola – in quanto stimola le passioni personali acanto allo studio di materie importanti”. Un altro pregio: la sede. “E’ nuova, facilmente raggiungibile e funziona anche il wi-fi”, sintetizza Alessio. Inutile nascondere le difficoltà del primo anno, seppur superabili in breve tempo. “Ho seguito tutti i corsi del primo semestre, ma non ho studiato contemporaneamente – ammette Alessia, 20 anni, di S. Anastasia, al secondo anno di Scienze biologiche, che ha scelto il Parthenope dopo il fallimento dei test a Medicina Federico II – così mi sono trovata indietro con ben tre esami, uno più importante dell’altro: Matematica, Chimica e Biologia, che sono riuscita a recuperare solo nella sessione di settembre-ottobre. Ciò mi ha fatto capire che, pur essendo liberi di organizzare lo studio in maniera autonoma, è importante non tralasciare nessuna materia ed entrare subito nel ritmo”. Alle prese con la preparazione dell’esame di Botanica, disciplina che si affronta al secondo anno, Alessia afferma soddisfatta: “Se potessi tornare indietro, non penserei di fare i test a Medicina, mi iscriverei direttamente al Parthenope”.
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