Studenti e docenti si sfidano in campo

Ad un distratto osservatore quell’uomo con la pipa in bocca che si sbraccia e impreca a bordo campo potrebbe sembrare il mitico Bearzot. Invece no, è il prof. Giuseppe Riccio, stimato ordinario di Procedura penale a Giurisprudenza che per un pomeriggio ha vestito i panni di vulcanico ct della squadra di calcio composta dagli assistenti della sua cattedra. I volenterosi ma male organizzati collaboratori di Procedura hanno affrontato il 27 aprile, sul campo del Ford Village di Agnano, una selezione di studenti capitanati da Antonio Nuzzolo, organizzatore dell’evento sportivo. Purtroppo per il professore, il punteggio finale ha penalizzato i suoi: gli studenti l’hanno infatti spuntata per 10-8. Un risultato che ha rispecchiato, tutto sommato, i valori in campo. I ragazzi erano chiaramente più allenati, correvano di più e dialogavano abilmente in ogni parte del campo; i malcapitati assistenti, invece, difettavano di sincronismi, si vedeva lontano un miglio che qualcuno non toccava un pallone da secoli… Nonostante questo, fidatevi, la partita è stata godibile e più di una volta il risultato è stato in discussione. Con gli studenti sempre avanti nel punteggio, è vero, ma con gli assistenti, forse desiderosi di non sfigurare di fronte alle tante belle ragazze presenti, a gettare più di una volta il cuore oltre l’ostacolo. Ci sono stati almeno due momenti dell’incontro nei quali i collaboratori di Procedura si sono portati addirittura a -1, dando l’impressione di poter ribaltare le sorti di un match segnato. Ma poi, come detto, la maggior dimestichezza degli studenti con la sfera di cuoio ha fatto la differenza. Dicevamo del carico di emozioni ‘supplementari’ che ha riservato l’incontro; beh, non gli è mancato proprio nulla per essere proprio un incontro da serie A. Potremmo segnalarvi un caso di gol ‘fantasma’ da parte degli assistenti, nel senso che la palla, dopo aver sbattuto su un palo è carambolata su quell’altro, danzando sulla linea di porta senza aver mai dato l’impressione di essere entrata completamente. Oppure, l’infortunio del portiere, sempre degli assistenti, accompagnato all’ospedale a fine gara. Insomma, c’è stato di tutto un po’. Spettacolo dentro il campo e fuori dove, ve lo abbiamo anticipato, il prof. Riccio indossava maglia e pantaloncini su un impeccabile maglioncino e pantaloni classici, mentre l’”altro” ospite, il prof. Antonio Murolo si è limitato alla maglia. Il giallo finale (non nel senso di cartellino, ma di colossale svista…) l’ha regalato invece l’arbitro, il sig. Ettore Petroncelli di Napoli, sudato e stravolto quasi più dei giocatori. Il poverino deve aver fatto casino a segnare i marcatori nel suo tabellino, fatto sta che alla fine, nello stupore generale, aveva assegnato la vittoria agli assistenti… per 10-8. Benché, nel puro spirito della manifestazione, gli studenti non se la siano presa più di tanto, qualche pignolo spettatore ha fatto notare che il conteggio delle reti presentava ‘qualche’ inesattezza …
Mattatori della giornata sono stati Lucio Longobardo tra gli studenti (5 gol segnati) e Agostino De Caro tra gli assistenti (arrivato a quota 3). Prima dell’uscita dal campo, abbiamo anche raccolto alcune dichiarazioni dei protagonisti. Iniziamo, come è doveroso, col prof. Riccio, visibilmente rammaricato per come sono andate le cose. “Un risultato accettabile -ha commentato-se si considera che a noi è mancata la squadra, cioè il gioco corale. Se ci fossero stati Maggi e Cascini ce la saremmo potuti almeno giocare”. Fin qui il commento ‘tecnico’, poi quello forse più importante e significativo, sul valore dell’evento: “iniziative come questa sono estremamente positive. Anzi, è opportuno che l’Università coltivi sempre più spazi esterni alla didattica. E’ grazie a tali attività che il confronto professionale studente-docente diventa più piacevole e si riesce ad umanizzare una cattedra universitaria. Guardi le facce di collaboratori e studenti mentre rincorrono il pallone…”. Un commento alla giornata è venuto anche da Antonio Nuzzolo, organizzatore della partita: “come al solito il prof. Riccio e i suoi collaboratori sono stati disponibilissimi e simpatici ad accettare la sfida, li ringraziamo. Per quanto riguarda noi, ho notato una preparazione atletica un po’ carente ed un po’ di immaturità calcistica da parte di qualcuno, ma miglioreremo”. 
Dopo il triplice fischio, grande festa per tutti. Foto ricordo in tutte le salse, condite da battute divertenti (memorabile quella dello studente che, avendo già superato Procedura penale ma non Economia politica ha ‘invitato’ il prof. Murolo a ricordarsi il suo volto in sede d’esame) e consegna dei premi ai professori. Ad entrambi è stata riservata una frase (scritta in calce al premio) che li incensava in quanto “Maestri del secolo”. “Perché -ha fatto notare qualcuno- per l’età che hanno, il secolo se lo sono fatto quasi tutto”. Tra l’allegria generale è comparsa anche la moglie del prof. Riccio, a portare un ulteriore contributo di simpatia a tutto l’ambiente. Ormai i motori sono caldi e i quadricipiti dei giocatori pure, per non farli raffreddare, il prof. Riccio ha già fissato l’appuntamento per la rivincita. Il 7 giugno prossimo, sempre alla stessa ora e sempre su questi schermi. 
Marco Merola 
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