Ade, attività formative professionalizzanti e tesi di laurea: i temi all’ordine del giorno della Commissione Tecnica Pedagogica (organo paritetico composto da docenti e studenti e presieduta dal prof. Giovanni Delrio, le cui decisioni vengono poi presentate in CdF per la loro deliberazione) della Facoltà di Medicina riunitasi il 13 aprile.
“Le attività a scelta dello studente vanno assolutamente completate”. La Commissione ne ha sottolineato l’importanza, perché “servono come punti per l’accesso alla Specializzazione”. Pertanto, “è necessario ripeterle a ciclo continuo, sì da consentire la frequenza a tutti gli studenti”.
Alcune precisazioni sul tema delle Afp, le attività formative professionalizzanti sia di tipo medico che di tipo chirurgico. “Sul libretto che viene consegnato agli studenti del terzo anno al loro ingresso nelle cliniche – riferisce Cataldo Iannelli, rappresentante in Consiglio di CdL di Medicina – sono state indicate attività che difficilmente capitano in reparto. Per esempio, una puntura lombare per un caso di meningite”. Di conseguenza, “in Commissione si è avvertita la necessità di realizzare un monitoraggio sulle Afp per individuare quelle che materialmente si eseguono in reparto, dando vita ad un nuovo elenco adesso più che veritiero”, dichiara la rappresentante degli studenti Angela De Lisio.
Le tesi di laurea. La Commissione ha fissato a dieci il carico di tesi a testa per ogni docente, accogliendo le lamentele di alcuni docenti. Inoltre, per evitare che gli studenti presentino tesi sperimentali fotocopia di lavori già svolti (preoccupandosi di cambiare solo il titolo), la Commissione ha stabilito che anche le tesi compilative, se fatte bene, possono raggiungere undici punti (votazione massima prevista per quelle sperimentali).
Infine, la Commissione ha bocciato la proposta degli studenti di sostenere gli esami del sesto anno nel mese di maggio. “La mancanza di aule – dovuta anche alla presenza dei corsi delle Professioni Sanitarie – impedisce alcuna modifica all’attuale calendario“, la motivazione.
Paola Mantovano
“Le attività a scelta dello studente vanno assolutamente completate”. La Commissione ne ha sottolineato l’importanza, perché “servono come punti per l’accesso alla Specializzazione”. Pertanto, “è necessario ripeterle a ciclo continuo, sì da consentire la frequenza a tutti gli studenti”.
Alcune precisazioni sul tema delle Afp, le attività formative professionalizzanti sia di tipo medico che di tipo chirurgico. “Sul libretto che viene consegnato agli studenti del terzo anno al loro ingresso nelle cliniche – riferisce Cataldo Iannelli, rappresentante in Consiglio di CdL di Medicina – sono state indicate attività che difficilmente capitano in reparto. Per esempio, una puntura lombare per un caso di meningite”. Di conseguenza, “in Commissione si è avvertita la necessità di realizzare un monitoraggio sulle Afp per individuare quelle che materialmente si eseguono in reparto, dando vita ad un nuovo elenco adesso più che veritiero”, dichiara la rappresentante degli studenti Angela De Lisio.
Le tesi di laurea. La Commissione ha fissato a dieci il carico di tesi a testa per ogni docente, accogliendo le lamentele di alcuni docenti. Inoltre, per evitare che gli studenti presentino tesi sperimentali fotocopia di lavori già svolti (preoccupandosi di cambiare solo il titolo), la Commissione ha stabilito che anche le tesi compilative, se fatte bene, possono raggiungere undici punti (votazione massima prevista per quelle sperimentali).
Infine, la Commissione ha bocciato la proposta degli studenti di sostenere gli esami del sesto anno nel mese di maggio. “La mancanza di aule – dovuta anche alla presenza dei corsi delle Professioni Sanitarie – impedisce alcuna modifica all’attuale calendario“, la motivazione.
Paola Mantovano