Studenti in visita al museo di Criminologia

Seminari, pubblicazioni ma anche iniziative insolite: c’è fermento nei Dipartimenti di Giurisprudenza. Coltiva contatti europei il Dipartimento di Diritto Costituzionale italiano e comparato “il Dipartimento ha sentito la necessità di chiamare ciclicamente eminenti studiosi stranieri che portino ai docenti ed ai ragazzi la loro esperienza soprattutto in materia di costituzione europea. Un campo nuovo e parzialmente inesplorato”, anticipa il prof. Sandro Staiano, che ne è il  Direttore. “Il fatto che noi siamo anche biblioteca di diritto costituzionale – puntualizza il docente – ci conferisce un ruolo particolare, anche nei servizi da offrire agli studenti. Da noi i ragazzi sono seguiti tantissimo, oltre che a lezione e nei seminari, facciamo continuamente degli sforzi per cercare di organizzare dei colloqui tutoriali che risultano molto efficaci soprattutto per le matricole. La materia è obiettivamente difficile, per cui anche l’impegno da parte nostra è di conseguenza massimo. In più è giusto segnalare che sono di prossima uscita ben quattro volumi pubblicati dal nostro Dipartimento, a riprova che anche l’attività di studio e di ricerca ferve più che mai”.
“Abbiamo avuto un finanziamento Murst – spiega il professor Mario Rusciano, Direttore del Dipartimento di Diritto dei rapporti civili ed economico-sociali– per la ricerca sul mercato del lavoro e conto che si potranno portare avanti tante iniziative interessanti. La nostra rivista dal titolo, appunto, «Il diritto del mercato del lavoro» va a gonfie vele e per maggio abbiamo in programma un importante convegno internazionale in memoria di Massimo D’Antona (che ha insegnato Diritto sindacale proprio alla Federico II ndr) ad un anno dal suo assassinio da parte delle Brigate Rosse. «Dalla cittadinanza industriale alla cittadinanza industriosa: 30 anni dello statuto dei lavoratori», questo il titolo dell’incontro”. Veniamo, allora, agli aspetti di più stretto interesse degli studenti: quali i progetti? “I tre seminari ‘a tema’ in cui sono suddivisi gli studenti di Diritto del Lavoro hanno come filo conduttore sempre il mercato del lavoro, che ritengo una materia attualissima ed in continua evoluzione, una evoluzione che va seguita passo passo, soprattutto dai giovani che risiedono al Sud. Già questo basta a rendere l’idea di quale mole di lavoro stiamo facendo per trattare l’argomento nella sua interezza”. Ultimo riferimento del docente, alla didattica. Una questione che lo ha visto battagliare in prima persona nell’ultimo Consiglio di Facoltà. “Per risolvere i problemi inerenti alla didattica e far si che i confronti fra le parti siano fruttuosi, la cosa migliore sarebbe riunirsi in un tavolo di lavoro comune della durata di tre quattro giorni per una volta all’anno. Senza frazionare la discussione in più appuntamenti”.
Un’iniziativa che sicuramente susciterà vivo interesse tra gli studenti, è quella che ci racconta il prof. Francesco Sclafani, Direttore del Dipartimento di Scienze penalistiche, criminologiche e penintenziarie. “Vista la varietà e la particolarità della materia (diritto penale, criminologia, diritto dell’esecuzione penale ndr) c’è bisogno di fare un po’ di chiarezza nelle menti dei ragazzi. E cosa c’è di meglio che vedere e toccare con mano? Per questo porterò una quarantina di studenti, come ho sempre fatto, a visitare il museo di criminologia di Roma. In seguito sono in programma visite ad ospedali psichiatrici e ad istituti di pena. Talvolta bisogna uscire dalle aule della facoltà e vivere il contatto diretto con il mondo, perché è comunque là fuori che tutto il diritto, compreso quello penale, conosce il suo divenire e la sua esplicitazione”.      (M.M.)
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