Mattina in reparto sotto la supervisione di un tutor, pomeriggio in aula. Nuovo calendario didattico per il triennio clinico del Corso di Laurea in Medicina. “Siamo fortemente impegnati nel rendere la didattica più moderna e, quindi, più pratica”, ha dichiarato il Presidente della Scuola di Medicina Luigi Califano. In un contesto di rinnovamento ben avviato – “abbiamo già realizzato collegamenti con le sale operatorie e acquisito attrezzature tecnologicamente avanzate” – si inserisce la novità didattica, destinata agli aspiranti medici iscritti dal quarto anno in poi: “trascorreranno la mattina nei reparti, per svolgere un tirocinio pratico. La seconda parte della giornata, invece, è destinata all’attività teorica”. Il calendario, “fortemente voluto dal Consiglio del Corso di Laurea”, apre le porte “a un tipo di didattica, comune nei paesi stranieri, ma da noi abbastanza innovativo. Ci permette di formare
medici che, oltre a conoscere bene gli argomenti teorici, sanno fare”. Gli studenti, in piccoli gruppi di massimo
dieci allievi, saranno seguiti in reparto da un tutor per un’attività sul campo che, come ricorda il prof. Sabino De Placido, Coordinatore del Corso di Laurea, è propedeutica “all’esame finale. È valutata, quindi non è possibile non prendervi parte. Siamo convinti che tutti gli studenti faranno la propria esperienza di reparto. Tre ore al giorno, per tutto il semestre, non si fa ovunque. È funzionale alla formazione dello studente e al superamento dell’esame”. Tra gli artefici dell’innovazione figurano i Coordinatori dei cicli didattici coinvolti. Il prof. Alberto Cuocolo, docente di Diagnostica per immagini e radioterapia, Coordinatore del nono ciclo, al quinto anno: “ogni ciclo prevede una serie di corsi integrati. Nel primo semestre si terrà la clinical rotation che coinvolgerà tutti gli studenti e tutte le discipline”. Perché “secondo noi il medico deve sapere quando, come e cosa prescrivere. È importante iniziare un percorso del genere già durante la formazione, per il bene del paziente e per ridurre gli sprechi”. Un obiettivo da perseguire
anche in aula. Il prof. Gerardo Nardone, docente di Gastroenterologia e coordinatore del settimo ciclo, spiega: “le lezioni che si terranno di pomeriggio saranno sempre più orientate ai casi clinici e a problemi da risolvere. Verranno affrontati argomenti in maniera trasversale, con più figure che discuteranno insieme di un determinato problema”. Mentalità clinica e capacità di stare con il paziente le skill principali che dovrebbero essere acquisite dagli allievi. “Tutti gli studenti avranno un proprio approccio clinico, per capire come si sta con il paziente e come
si affronta un determinato problema. Gli studenti ruoteranno tra tre tutor per poter assistere ad attività didattiche e cliniche diverse. Fin dall’inizio i ragazzi saranno inseriti nel mondo lavorativo”, sottolinea il prof. Ferruccio Galletti, docente di Medicina Interna e membro della sottocommissione clinical rotation.
medici che, oltre a conoscere bene gli argomenti teorici, sanno fare”. Gli studenti, in piccoli gruppi di massimo
dieci allievi, saranno seguiti in reparto da un tutor per un’attività sul campo che, come ricorda il prof. Sabino De Placido, Coordinatore del Corso di Laurea, è propedeutica “all’esame finale. È valutata, quindi non è possibile non prendervi parte. Siamo convinti che tutti gli studenti faranno la propria esperienza di reparto. Tre ore al giorno, per tutto il semestre, non si fa ovunque. È funzionale alla formazione dello studente e al superamento dell’esame”. Tra gli artefici dell’innovazione figurano i Coordinatori dei cicli didattici coinvolti. Il prof. Alberto Cuocolo, docente di Diagnostica per immagini e radioterapia, Coordinatore del nono ciclo, al quinto anno: “ogni ciclo prevede una serie di corsi integrati. Nel primo semestre si terrà la clinical rotation che coinvolgerà tutti gli studenti e tutte le discipline”. Perché “secondo noi il medico deve sapere quando, come e cosa prescrivere. È importante iniziare un percorso del genere già durante la formazione, per il bene del paziente e per ridurre gli sprechi”. Un obiettivo da perseguire
anche in aula. Il prof. Gerardo Nardone, docente di Gastroenterologia e coordinatore del settimo ciclo, spiega: “le lezioni che si terranno di pomeriggio saranno sempre più orientate ai casi clinici e a problemi da risolvere. Verranno affrontati argomenti in maniera trasversale, con più figure che discuteranno insieme di un determinato problema”. Mentalità clinica e capacità di stare con il paziente le skill principali che dovrebbero essere acquisite dagli allievi. “Tutti gli studenti avranno un proprio approccio clinico, per capire come si sta con il paziente e come
si affronta un determinato problema. Gli studenti ruoteranno tra tre tutor per poter assistere ad attività didattiche e cliniche diverse. Fin dall’inizio i ragazzi saranno inseriti nel mondo lavorativo”, sottolinea il prof. Ferruccio Galletti, docente di Medicina Interna e membro della sottocommissione clinical rotation.