Un anno al CUS per diventare il numero 1

Un anno per passare da riserva a numero 1. È stato un vertiginoso cammino verso l’alto quello di Giuseppe Scognamiglio, 22 anni, al terzo di Economia e Commercio all’Università Parthenope: “un Corso di Laurea che mi è sempre piaciuto. Vorrei diventare manager di una grande impresa”. L’anno scorso è iniziata la sua avventura con la squadra di Calcio a 5 del Cus Napoli. Era il portiere di riserva poi, come sottolineato dal tecnico Marco Russo, “ha fatto un salto di qualità incredibile”. Sugli inizi al CUS, Giuseppe: “è partito tutto l’anno scorso, quando ero un elemento aggiunto per dare sostegno alla squadra, ovviamente come secondo portiere. Poi quest’anno è arrivata la promozione a titolare con l’addio di Salvatore Di Falco, ex primo portiere che ha dovuto lasciare l’impegno al CUS”. Maestro in campo è Mister Maurizio Pere, preparatore dei portieri: “ha voluto imparassi il prima possibile i movimenti all’interno dell’area e la spaccata, fondamentale per il portiere di Calcio a 5. Ha migliorato la mia personalità in campo, permettendomi di limitare gli errori banali”. Il curriculum da portiere è cresciuto parecchio sui campi di Calcio a 11: “ho disputato la promozione al Rione Terra e al Monte di Procida. Per il settore giovanile, gran parte dell’esperienza l’ho accumulata con il Monteruscello calcio dove sono arrivato fino alla finale nazionale con la categoria superiore dei ’96. Nel Calcio a 5 la mia prima esperienza è stata al Real Pozzuoli nell’anno in cui abbiamo vinto la C1”. Di campi, insomma, ne ha visti tanti. Meglio quello grande o piccolo? “Preferisco assolutamente il Calcio a 5, molto più adatto alle mie caratteristiche. Come portiere ho una statura bassa (è alto un metro e settantacinque). La porta del calcio a 11 non è l’ambiente per me più adatto”. Di giorno studente, di sera portiere. Sul doppio impegno: “è gestibile. Ci alleniamo due volte a settimana (il lunedì e il giovedì), oltre la partita del sabato. Lo sport è passione, quindi si vive senza sacrificio. Non c’è lo stress dell’impegno”. Capitolo Campionati Nazionali Universitari. I prossimi saranno per lui i terzi, probabilmente i primi da titolare: “li affronto con felicità. Si è formato un gruppo affiatato in campo e fuori. Il lavoro d’insieme prevale sulle capacità tecniche individuali. Affronto i CNU con una grande squadra e grandi amici”. L’ambizione: “arrivare in finale e vincerla”.
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