Datathon: team di studentesse federiciane in Statistica sul podio più alto

Un quintetto di studentesse della Federico II – Woman in Data il nome che hanno voluto dare alla loro squadra – si è classificato al primo posto nella competizione Woman in Fintech Datathon, che è stata organizzata nell’ambito della Cost action FinAI. Alice Potenza, Anna Laltrelli, Laura Palumbo, Maria Saiz, Mariarca Zattera, tutte iscritte al Corso di Laurea Magistrale in Scienze Statistiche per le Decisioni, che afferisce al Dipartimento di Scienze Politiche, hanno ricevuto un premio di 500 euro dalla Banka Kombetare Tregtare ed avranno una opportunità per la traduzione in articolo scientifico del contributo proposto.

“L’obiettivo del Datathon – spiega la prof.ssa Maria Iannario, che insegna Statistica – è promuovere l’analisi del set di dati su temi di cooperazione europea nella scienza e nella tecnica. Aperto a tutti gli studenti universitari e ai dottorandi, il Datathon è terminato ufficialmente il 21 settembre”. Le squadre, selezionate da un comitato di specialisti e analisti dei dati, sono state invitate a presentare i loro risultati durante la Conferenza di chiusura, che è stata ospitata dall’Università di Tirana il 22 settembre. “Hanno partecipato – specifica la docente – diciotto squadre per un totale di 46 studenti. Provenivano da vari Paesi: Albania, Cina, Germania, Ghana, Grecia, Italia, India, Kosovo, Lituania, Romania”.

Mariarca Zattera, una delle cinque studentesse del team federiciano,  racconta: “Tutto è nato durante il corso di Modelli lineari generalizzati della prof.ssa Iannario, quando noi allievi durante un convegno presentammo i risultati relativi ad un questionario – strutturato per l’esame – sulle diversità di genere nelle materie Stem, acronimo, quest’ultimo, che identifica quattro termini inglesi, ossia Science, Technology, Engineering and Mathematics (in italiano Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Dopo il convegno, la docente “ci ha parlato dell’opportunità di partecipare a Datathon. Abbiamo accettato con entusiasmo e ci siamo messe alla prova anche in questa competizione internazionale”. I dati forniti dall’associazione promotrice del concorso vertevano sulla differenza di genere nell’ambito della tecnologia all’interno della finanza. “Abbiamo adottato un modello statistico in grado di rappresentare e fare emergere i dati. Abbiamo preso in considerazione solo i Paesi dell’Unione Europea e verificato quali cause spingono la popolazione ad aprire un conto presso un istituto finanziario. Gli aspetti che influenzano sono il genere, l’età, la nazione di origine, l’abitudine di pagare le utenze o effettuare acquisti on-line. Il questionario, sul quale abbiamo lavorato per elaborare il nostro modello statistico, verteva su 144 Paesi e 150mila individui”. Nei primi giorni di settembre le cinque studentesse hanno inviato la presentazione con i risultati prodotti agli organizzatori della competizione e sono state selezionate tra le prime tre squadre. Le quali, poi, si sono sfidate a Tirana il 22 settembre, dove le ragazze federiciane hanno vinto la medaglia d’oro.

“La Statistica si applica alla vita reale”

Ventiquattro anni, laureanda – “dovrei concludere ad ottobre” – Zattera è approdata alla Magistrale in Scienze Statistiche per le Decisioni dopo avere conseguito, sempre a Scienze Politiche, la Triennale in Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione. Mi sono appassionata alla Statistica – racconta – subito dopo il mio primo esame alla Triennale, che sostenni proprio con la prof.ssa Iannario. È stato allora che ho deciso di proseguire poi con la Magistrale nella quale sto per laurearmi. Peraltro già mi piacevano i numeri, perché avevo frequentato il liceo scientifico. Sono da sempre nella mia vita”. Spiega: “Quello che mi ha appassionato sin dall’inizio è che la Statistica si applica alla vita reale. Ormai sono abituata a pensare ad una qualsiasi situazione in termini statistici. È un qualcosa strettamente legato alla realtà”. Il metodo giusto di studio? “È soggettivo, ma alla fine sono determinanti la costanza e la voglia di mettersi in gioco. L’aver  partecipato al concorso, per esempio, ci ha permesso di affrontare una sfida. È importante, poi, che non si abbia timore di sbagliare, perché è normale e giusto che si possa sbagliare. Bisogna, inoltre, sempre porre domande ed essere curiosi. Laboratori e pratica sono due ingredienti essenziali della formazione di un esperto di Statistica: “Io, ad esempio, in un corso tenuto dal prof. Domenico Piccolo ho elaborato con i miei colleghi un modello statistico per predire la durata del governo italiano. Sono cose empiriche, le puoi toccare con mano e questo stimola interesse. Con la prof.ssa Iannario, poi, ho frequentato tanti laboratori e nelle prove intermedie dovevamo applicare quanto studiato nella teoria. Abbiamo poi frequentato molto il laboratorio durante il corso di Analisi multivariata avanzata. Come immagina il suo futuro professionale Mariarca? “Ho frequentato un tirocinio durante il percorso di studi presso l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, e vorrei proseguire in questo senso. Mi piacerebbe vincere un concorso pubblico, entrare nell’Agenzia e concretizzare lì la mia passione: la Statistica medica e farmaceutica. Peraltro, questa è una materia che può essere utile anche nelle grandi aziende di consulenza, nel settore automobilistico e creditizio, in quello delle assicurazioni ed in tantissime altre realtà. Uno statistico bravo può andare dovunque”.

Fabrizio Geremicca

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