È la sola Triennale nel panorama nazionale – insieme a quella de La Sapienza di Roma – interamente dedicata allo studio del mondo antico. Lettere Classiche è un percorso altamente specifico che fornisce “competenze in ambito linguistico, filologico e storico-letterario, basate sulla produzione dei testi greci e latini”, spiega il prof. Giancarlo Abbamonte, alla guida del Corso di Laurea che rappresenta un “polo di riferimento per tutti gli studenti del Meridione che scelgono di acquisire un numero molto alto di crediti formativi, senza dover ricorrere a curricula di altri percorsi di laurea attigui, ma meno caratteristici”, nell’ambito del mondo antico.
Già dal primo anno, infatti, “i ragazzi iniziano a confrontarsi con materie cardine come la Storia Greca e la Letteratura Greca e Latina in modo da porre già le radici di quello che sarà un tracciato che offre allo studente di guardare alla classicità, e al modo in cui è stata interpretata, a 360 gradi”. Al terzo anno, grazie all’ampia offerta didattica, sarà possibile anche “orientarsi verso un primo abbozzo di specializzazione con insegnamenti di Filologia bizantina, Filosofia antica, Archeologia classica, ma anche di Papirologia e Paleografia indagate anche nelle loro metodologie digitali”.
Con i suoi 17 esami – eventualmente 18 se lo studente decidesse di sostenere invece di un esame a scelta singolo da 12 crediti, due da 6 cfu – Lettere Classiche fornisce inoltre le credenziali necessarie per le richieste dei concorsi scolastici – obbligatorio in questo caso sempre il proseguimento con la Magistrale associata in Filologia Classica – con la sola integrazione di un esame di Storia Medievale, Moderna o Contemporanea da acquisire anche all’interno del percorso come esame a scelta. Le immatricolazioni – in aumento dal 2020 – si attestano sulle 120 unità l’anno con un margine di dispersione “ridotto del 10%. Sono sempre di più i ragazzi che non abbandonano al secondo anno, e questo per noi è importantissimo perché significa che ci stiamo proiettando sulla strada giusta”.
Un ausilio determinante in ciò: “il tutorato individuale a carico di professori, che ci permette di avere un rapporto diretto con gli studenti in modo da superare qualsiasi tipo di difficoltà. Non esistono problemi irrisolvibili, si parte dalle basi per arrivare ai livelli più alti, insieme. È questo il nostro compito in quanto docenti”. Utili in questo caso per testare le proprie conoscenze classiche i due test obbligatori di latino e greco, differenti rispetto ai normali test di autovalutazione Tolc, programmati nel mese di dicembre, al termine del primo semestre. “Nel caso di risultati inferiori alle aspettative sono messi a disposizione dei corsi base di grammatica greca e latina da seguire durante la pausa didattica in modo da far fronte a tutte le lacune e poter continuare in tranquillità”.
L’offerta didattica è inoltre incrementata da attività che mettono “i ragazzi già in contatto con il mondo professionale, dando loro la possibilità di toccare con mano ciò che si è detto in aula, avvicinandoli a realtà come Archivi, Biblioteche, Musei. Studenti particolarmente portati sono poi in grado di iniziare a svolgere attività lavorative in progetti di rilievo già a partire dal triennio”. Un appello a tutti gli interessati: seguire la propria predilezione, soprattutto considerando che “è sempre più vivo il bisogno di esperti dell’Antichità, i cui valori sono spesso sconosciuti o mal interpretati”.
La sensibilizzazione al riguardo è dunque doverosa. “Viviamo in un periodo storico di guerre in cui si torna a parlare di scontri tra Imperi – conclude il docente – Il mondo classico ha studiato questi fenomeni in maniera straordinaria, con occhi asciutti, senza la presenza, o comunque in misura molto inferiore rispetto al presente, di filtri ideologici e religiosi. Tucidide e Tacito conoscono perfettamente i meccanismi dell’impero, i suoi momenti di aggressività e quiete, e quali sono gli strumenti che esso adotta, anche violenti, per costringere il vicino ad obbedire alla sua potenza. Non si tratta dunque di un mondo finto o polveroso, tutt’altro. È un mondo che ci ha dato delle grandi chiavi di lettura che noi ancora oggi adoperiamo”.
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Guida Universitaria – Pagina 61
Il mondo classico “ci ha dato delle grandi chiavi di lettura che ancora oggi adoperiamo”
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