Il prof. Francesco Cotticelli, cattedra di Discipline dello Spettacolo, è il nuovo Coordinatore del Corso di Studi Magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria. Subentra alla prof.ssa Anna Masecchia. Una scelta, quella di prendere il timone di un percorso di studi poliedrico e specialistico allo stesso tempo, come “una messa in gioco al servizio di un Corso che nella città di Napoli può essere definito essenziale”, riferisce il docente. Non solo perché si parla di un “Ateneo che proprio quest’anno celebra i suoi 800 anni di storia, ma proprio per l’identificazione del territorio partenopeo con la sua tradizione di spettacolo e musica. Ribadire questa eccellenza appare dunque come un dovere imprescindibile”.
Tra gli obiettivi imminenti, quello di “dare sempre più spazio ad attività esterne, come tirocini e programmazione di incontri con professionisti del settore. E, soprattutto, intensificare ulteriormente i rapporti con tutte le parti del territorio affinché ci sia una sinergia costante tra università e istituzioni”. Il percorso formativo in questione mira infatti alla preparazione di studenti che abbiano solide radici in tutte le discipline dello spettacolo – teatro, musica, cinema e audiovisivi – con un’attenzione particolare alla “dimensione pratica che necessita di momenti professionalizzanti e di persone che non si limitino a spiegare tecnicamente come si affrontano i problemi ma che mettano a disposizione anche un saper fare”.
L’auspicio: “far divenire il nostro Corso di Studi, per queste parti interessate, come una casa, un punto di riferimento che si batta per la loro sopravvivenza, per il loro lavoro, per far sì che si possano acquisire sempre maggiori abilità, competenze nella sfida di resistenza nella nostra società, e che riguarda, in particolar modo, la realtà dello spettacolo dal vivo”. Ciò che fa la differenza, prosegue Cotticelli, è poi sempre “quel nutrito sostrato culturale che rende possibile la capacità di inventare progetti e di segnare con la propria originalità. Tutto ciò non può che nascere da un percorso di qualità che deve preservare le sue peculiarità, andando oltre il classico insegnamento frontale dell’aula universitaria”.
Per ciò che concerne l’offerta formativa poi, si lavora assiduamente nel “lanciare un’articolazione su alcune discipline che hanno anche un carattere di trasversalità come ad esempio l’Etnomusicologia, la cui cattedra viene ricoperta brillantemente dalla collega Simona Frasca. Da un po’ di tempo abbiamo attivato anche l’insegnamento di Storia della Danza e del Mimo, che interessa gli ambiti del teatro e della musica. Ci stiamo muovendo affinché l’offerta sia sempre più variegata e in certi casi anche specialistica”. Relativamente alla danza, “ci siamo resi conto che sono numerosissimi gli studenti e le studentesse che hanno una formazione specifica e personale in questo campo. Così hanno apprezzato la possibilità di questo nuovo approccio universitario alla disciplina”.
Per gli eventi in programma, il 2024 si presenta come un anno “fittissimo. Sono di ritorno da poco da un convegno sui 300 anni della Didone abbandonata di Metastasio, che è la prima tappa di un discorso più generale. Ci saranno molte ricorrenze in calendario come ad esempio il centenario di Eleonora Duse e in autunno sono già in cantiere iniziative per l’anniversario della scomparsa di Eduardo”.
Giovanna Forino
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Ateneapoli – n.10 – 2024 – Pagina 20