Per il veterinario “lo studio privato non è certamente l’unica possibilità lavorativa”

“L’emergenza sanitaria che stiamo attraversando fa capire molto bene quanto la figura del veterinario sia strategica anche nella tutela della salute umana. Abbiamo visto tutti quali danni possa provocare a livello globale un virus che passa da una specie animale all’altra e poi all’uomo attraverso il contatto in mercati all’aperto privi di qualunque minima regola di igiene e di controllo della filiera”. Parte dall’attualità il prof. Gaetano Oliva, Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria, per raccontare chi sia oggi il veterinario. “Agli studenti – dice – ricordo sempre che amare gli animali è certamente un requisito di un buon veterinario, ma che la classica figura del professionista che cura cani, gatti ed animali di affezione in uno studio privato non è certamente l’unica possibilità lavorativa. Non meno importante è il controllo degli alimenti di origine animale e l’attività negli allevamenti. Negli anni si sono poi affermate figure più specifiche, per esempio quella del veterinario esperto in animali esotici”.
Sede storica in via Delpino, il Dipartimento di Veterinaria propone a chi si sta per diplomare due Corsi di Laurea. Uno a ciclo unico in Veterinaria. Un altro, di durata triennale, in Tecnologia delle produzioni animali, che è destinato a chi, senza essere veterinario e quindi poter effettuare cure o interventi chirurgici, somministrare medicinali, voglia collaborare come tecnico alla conduzione degli allevamenti degli animali da reddito. Alla Triennale seguono poi due lauree di secondo livello di durata biennale: una si chiama Precision live farming ed è in inglese, l’altra è Scienze e tecnologie delle produzioni animali. Entrambe, con alcune differenze importanti, preparano a svolgere ruoli di direzione e di responsabilità negli allevamenti. “Precision live farming in particolare – spiega il prof. Oliva – è per chi vuole lavorare nel settore bufalino ed è incentrata sulle novità del futuro per allevamenti sostenibili e che adottino robotica e scienza dei sensori. Il percorso di laurea propone anche materie di tipo ingegneristico”. 
Ma torniamo al Corso di Laurea in Veterinaria a ciclo unico, che dura cinque anni e prepara i futuri medici veterinari: “Si accede attraverso un test di ingresso. Un quiz di sessanta domande a risposta multipla”. La prova è prevista per il primo settembre. I posti al primo anno, sulla base del bando emanato dal Ministero dell’Università, sono 63. “Per il prossimo anno accademico – anticipa il prof. Oliva – più o meno le cifre dovrebbero restare invariate”. Ancora una volta, dunque, si prevede una selezione piuttosto dura. In media, infatti, si candidano al test  oltre 900 studenti. Chi lo supererà e si immatricolerà troverà al primo anno gli esami di Fisica – Statistica, Chimica e Biochimica, Istologia, Anatomia degli animali domestici, Biologia animale, Inglese, Informatica medica. “Una componente molto importante della formazione dei nostri studenti è l’attività sul campo, a diretto contatto con gli animali e con la supervisione dei docenti. Per questo motivo sia gli allievi di Veterinaria sia quelli di Tecnologie delle Produzioni Animali dedicano una parte non trascurabile di ore negli allevamenti e nelle aziende che sono dislocate sul territorio. Abbiamo anche una intesa con la Regione Campania. Gli studenti di Veterinaria, inoltre, hanno la possibilità di frequentare l’Ospedale all’interno della nostra sede in via Delpino. È una struttura che svolge un servizio per il territorio ed è, allo stesso tempo, una opportunità per gli allievi di cominciare a prendere confidenza, naturalmente sotto la guida e con l’aiuto dei docenti, delle diverse attività cliniche che svolge un veterinario”. In prospettiva, poi, è previsto un altro Ospedale nella zona del Frullone. I lavori sono iniziati dopo non pochi ritardi e rinvii. “Chi si iscriverà da noi a settembre potrà utilizzare il nuovo Ospedale, quando sarà pronto, per svolgere le attività di carattere pratico. Avrà il grande vantaggio che sarà gestito da Veterinaria insieme ai colleghi della Asl Napoli 1 e dell’Istituto Zooprofilattico. Per i nostri iscritti rappresenterà l’occasione di essere inseriti, già da studenti, nell’ambito delle attività pratiche previste dal curriculum, nel settore della sanità pubblica”. Conclude Oliva: “La scommessa è inserire il Dipartimento sempre di più in un polo regionale veterinario regionale e credo che siamo a buon punto. La Regione Campania ha puntato su di noi affinché si possa essere tra gli attori principali della sanità pubblica. Questo potrebbe aprire strade interessanti anche a coloro i quali, ultimato il percorso universitario, non vogliano necessariamente cimentarsi con la libera professione”.
 
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