Piazzale Tecchio, per le menti analitiche desiderose di risolvere i problemi del quotidiano con l’ausilio delle tecnologie; Palazzo Gravina dove prende forma progettuale quella bellezza che è agente di trasformazione del territorio; Monte Sant’Angelo, per chi si pone le più svariate domande sulle origini della vita, dell’universo e dell’ecosistema nel quale viviamo. La Scuola Politecnica e delle Scienze di Base apre le sue porte e dal 15 al 17 febbraio presenta l’offerta formativa di Ingegneria, Architettura e Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. “Ciascuno dei tre Collegi si racconterà nell’arco di due giornate: Ingegneria il 16 e 17 a Piazzale Tecchio, Architettura il 15 e 17 a Palazzo Gravina e Scienze il 15 e 16 a Monte Sant’Angelo. Stiamo dispiegando tutte le nostre forze!”, introduce il prof. William Alfonso Mauro, Coordinatore della Commissione Referenti per l’Orientamento in ingresso della Scuola, la quale ha lavorato all’organizzazione dell’evento in collaborazione con Ateneapoli. La presentazione dei Corsi sarà il topic delle giornate orientative, tra mostre, visite laboratoriali, giochi e, novità di questa edizione, un concorso dedicato alle future matricole. Nel dettaglio: “Coordinatori di Corso e delegati all’orientamento interverranno su contenuti didattici e tutto quanto ruota intorno alla scelta del percorso di studi. Illustreranno modalità e tempistiche di accesso, parleranno di esami, possibilità di studio all’estero, tirocini e, naturalmente, sbocchi e prospettive occupazionali”. I giovani procacciatori di informazioni, che si attendono numerosi, avranno a disposizione un teachers point, in cui incontrare i docenti per domande più specifiche, e uno students point con i rappresentanti degli studenti. “Le rappresentanze – precisa il prof. Mauro – sono sempre intervenute agli Open Day e quest’anno avranno uno spazio fisico ben preciso. Vicini ai maturandi per età e per esperienze, possono essere testimoni indicativi di un giusto approccio al mondo universitario e delle criticità che si incontrano tipicamente”. Un’aula sarà dedicata ai servizi di Ateneo o ad esso connessi: “Attività sportive, corsi di lingua, la piattaforma Federica e servizi di inclusione, presentati dai vari referenti. Anche le associazioni studentesche avranno uno spazio dedicato. Loro sono il simbolo delle opportunità di crescita culturale che si possono innestare in un percorso universitario pienamente vissuto”. E schierati all’ingresso “dei desk ai quali avvicinarsi per un dialogo one to one su argomenti specifici. I Tolc, ad esempio. Proprio sui Tolc stiamo cercando di portare avanti un’opera di sensibilizzazione perché da un po’ di tempo la percentuale di chi li sostiene, soprattutto nei primi mesi, si è ridotta. E invece rappresentano un utilissimo strumento di autovalutazione per iniziare con il piede giusto”. Quest’anno l’Open Day ha riservato alle scolaresche una simpatica novità. Si tratta del concorso ‘Eccellenze’ che ha messo in competizione gli appassionati di Matematica, Fisica, Scienze, Storia e Disegno: “L’Ateneo prevede tante iniziative di supporto agli allievi meritevoli in relazione al reddito. Con ‘Eccellenze’ la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base si è mossa in questo solco, focalizzandosi sul criterio meritocratico, mettendo a disposizione dodici contributi, quattro per Collegio, per un totale di seimila euro, a copertura delle tasse universitarie per il prossimo anno accademico”. La gara si è basata sulla somministrazione di test simili a quello nazionale per l’accesso ad Architettura e ai TOLC-B e TOLC-I. Porte Aperte è un incontro a 360 gradi tra gli universitari del domani e la sede che farà loro da casa per i prossimi cinque anni. Quale migliore occasione “per dare un’occhiata e cominciare a familiarizzare con l’ambiente nel quale cresceranno come i professionisti del futuro”. Da programma, infatti, sono previste visite ai luoghi del cosiddetto saper fare e attività pensate per solleticare la curiosità e stimolare la partecipazione attiva. “Ad Ingegneria, ad esempio, mostreremo i laboratori relativi alle varie aree: civile, strutturale, meccanica, elettrica, delle telecomunicazioni, navale, dei materiali, aerospaziale e tante altre”, conclude il prof. Mauro. A Palazzo Gravina, sede storica di Architettura, si punterà al coinvolgimento visivo ed esperienziale. Al piano superiore i futuri architetti e designer “troveranno una grande mostra collettiva con gli elaborati progettuali dei nostri allievi. Per noi, infatti, il progetto è centrale sin dai primi anni. Gli studenti stessi presenteranno i loro lavori, da progetti di comunicazione per festival cittadini a ipotesi di riqualificazione urbana e di paesaggio del tessuto cittadino, ben rappresentativa delle nostre aree di studio che sono design, architettura e urbanistica”, informa la prof.ssa Viviana Saitto, referente all’orientamento in ingresso del Dipartimento. Spazio anche ad altre esperienze. Nei laboratori i docenti mostreranno i macchinari in azione, permettendo di lanciare uno sguardo alle tecnologie digitali per la modellazione, la prototipazione e la stampa 3D, al riciclo della plastica e ad una piccola dimostrazione di volo con drone. Nello spazio dedicato alla Scuola di Specializzazione, poi, “proporremo il Borbo-Napoli, una sorta di gioco da tavolo che abbiamo realizzato per Futuro Remoto ed è finalizzato alla conoscenza dei siti reali di epoca borbonica”. A Palazzo Gravina, ricorda ancora la docente, “sono terminati da poco dei lavori di ristrutturazione e per la prima volta sarà interamente aperto”. Scienze, parimenti, si prepara a giocare le sue carte migliori. “Dovendo presentare una variegata offerta – precisa la prof.ssa Angela Arciello, referente all’orientamento in ingresso del Collegio – abbiamo pensato ad aule dedicate a ciascun Dipartimento”. Per centrare l’obiettivo, senza però appesantire il discorso, “affiancheremo descrizioni teoriche e dimostrazioni pratiche in aula che porteranno gli studenti ad una conoscenza più approfondita dei Corsi attraverso un percorso che vada dal mondo microscopico a quello macroscopico, toccando le principali sfide che il mondo scientifico è chiamato ad affrontare”. Tra aprile e maggio, “seguiranno degli Open Day dipartimentali e là si potranno visitare le singole strutture, in un momento in cui presumibilmente ragazzi e ragazze avranno sviluppato un po’ più di consapevolezza in merito alla loro prossima scelta”.
Carol Simeoli