Quella dell’assistente sociale “è una professione molto bella”. Intervista alla prof.ssa Germana Carobene, neo Coordinatrice del Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale

Dopo l’elezione alla direzione del Dipartimento di Scienze Politiche della Federico II della prof.ssa Paola De Vivo, il Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale, affidato da alcuni anni a De Vivo, attendeva un nuovo Coordinatore. Le elezioni si sono svolte poco prima di Natale. Era candidata unica ed è stata eletta con oltre 80 preferenze la prof.ssa Germana Carobene.
Il suo è il curriculum di una giurista che da diversi anni è impegnata attivamente nella formazione degli assistenti sociali. Napoletana, laureata con lode in Giurisprudenza nel 1989, nel 1994 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Diritto ecclesiastico e canonico. Durante il triennio del dottorato ha svolto parte delle sue ricerche a Strasburgo, presso la Corte Europea dei diritti dell’uomo, e a Ginevra, presso la sede delle Nazioni Unite.
È stata, dal 2000 al 2011, ricercatore e professore associato di Diritto ecclesiastico e canonico alla Facoltà di Giurisprudenza della Federico II e dal 2012 presso il Dipartimento di Scienze Politiche. Ha conseguito l’abilitazione a professore ordinario nel 2017. Attualmente il suo insegnamento nel Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale è Diritto interculturale e delle religioni. “Mi sono candidata – dice – sulla base delle sollecitazioni che avevo ricevuto da diversi colleghi e per dare un ulteriore contributo al Corso di Laurea nel quale ero già da diversi anni responsabile del tirocinio”.
Tra gli obiettivi del mandato indica “il potenziamento degli aspetti giuridici nella formazione dei nostri studenti. Gli assistenti sociali devono avere determinate competenze giuridiche. Sono imprescindibili per svolgere la professione nel migliore dei modi. Bisognerà dunque lavorare su questo. Non partiamo certo da zero perché già durante il mandato della prof.ssa De Vivo, che ringrazio per l’ottimo lavoro che ha svolto, portammo avanti un progetto relativo proprio al miglioramento delle competenze giuridiche dei nostri studenti”. Altro tema in agenda: i tirocini. “Sono la struttura portante del Corso. Funzionano bene, ma ovviamente c’è sempre la possibilità di migliorare. Possiamo stringere altri accordi, rendere ancora più efficace il monitoraggio sulle attività che svolgono gli studenti ed intensificare la collaborazione con l’Ordine professionale, che è il nostro riferimento imprescindibile per le attività didattiche e di formazione. Ho diversi progetti”.
Formazione post universitaria: “Sono in cantiere altri corsi di alta formazione, che si aggiungeranno a quello già attivato tempo fa”.
Scienze del Servizio Sociale, riflette la docente, “è un Corso in crescita, che anno dopo anno è sempre migliorato. I nostri studenti sono tutti fortemente motivati, chi si immatricola compie una scelta chiara sulla base dei suoi interessi. Il tasso di abbandono è in linea con la media della Federico II e l’obiettivo che mi prefiggo per i prossimi anni è di contenerlo attraverso il miglioramento e il potenziamento delle attività di orientamento e di tutorato”. A proposito di immatricolazioni: “Attualmente chi si iscrive proviene soprattutto dal Liceo sociopedagogico e delle scienze umane. La sfida è quella di lavorare sempre più anche per incentivare le immatricolazioni dei diplomati di altri indirizzi scolastici.
C’è forse ancora la percezione che la professione di assistente sociale sia poco consona alle aspettative familiari e che sia tutt’altro che prestigiosa. Ecco, insieme al Consiglio dell’Ordine, il Corso di Laurea deve lavorare su questa percezione. È una professione molto bella, fondamentale per il benessere e il progresso della collettività, che richiede competenze solide e multidisciplinari”. Capitolo spazi, da tempo un problema per il Dipartimento: “La questione – conferma la docente – esiste. Non riguarda peraltro solo il Corso di Laurea e non è limitata neppure a Scienze Politiche. Accomuna tutti i Dipartimenti di area umanistica che hanno la propria sede nel centro storico.
In attesa di nuovi spazi – l’Ateneo sta lavorando per trovare soluzioni – la tecnologia può aiutarci attraverso i supporti informatici. Io adoro fare lezione con slides, video e podcast. Bisognerebbe incrementare queste modalità anche per favorire l’assimilazione e la memorizzazione dei concetti da parte delle matricole, le quali talora approdano all’Università senza che abbiano acquisito al liceo un corretto metodo di studio”.
La prof.ssa Carobene auspica, infine, che intervengano alcune modifiche tali da incrementare la presenza degli assistenti sociali nell’Università. In particolare, spiega: “Nelle abilitazioni scientifiche nazionali non esistono ancora concorsi specifici per assistenti sociali. Partecipano a quelli dei sociologi. Non è un caso che in Italia solo uno o due assistenti sociali siano professori ordinari. Gli assistenti sociali strutturati all’interno delle Università sono pochissimi, eppure servirebbero per insegnare le materie professionalizzanti. I nostri, che svolgono nel Corso di Laurea un lavoro prezioso e di grande qualità, sono tutti contrattisti”.
Fabrizio Geremicca
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Ateneapoli – n. 1 – 2025 – Pagina 27

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