Sudafrica, Marocco e Kenia: mobilità internazionale a Biotecnologie Mediche

È partita nel migliore dei modi la prima annualità di ‘Intelligenza artificiale applicata alle biotecnologie’, percorso Minor aperto a studenti e laureati in Biotecnologie mediche, Biotecnologie del farmaco, Ingegneria biomedica, Ingegneria informatica e Informatica: tutti occupati i 50 posti banditi.
Alla progettazione del breve percorso – 24 crediti formativi spalmati su un anno – hanno contribuito i Dipartimenti di Farmacia, Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche, Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell’Informazione. L’obiettivo è “fornire agli studenti (ma è aperto anche ai laureati, ndr) competenze transdisciplinari finalizzate all’applicazione delle metodologie dell’intelligenza artificiale nel contesto delle scienze biomediche, con lo scopo di fornire strumenti all’avanguardia in grado di contribuire, nel settore farmaceutico e biotecnologico, all’innovazione e allo sviluppo di soluzioni terapeutiche sempre più sicure ed efficaci”, questo dicono in coro il prof. Giuseppe De Rosa di Biotecnologie del farmaco (da questo Corso e Farmacia è nata l’idea) e la prof.ssa Gerolama Condorelli di Biotecnologie mediche – “abbiamo lavorato molto in sincronia, siamo molto soddisfatti dei numeri”. Il primo ha aggiunto: “è formazione transdisciplinare e credo che la comunicazione verso gli studenti sia stata efficace”.
Gli iscritti potranno “imparare tecniche di machine learning che sono fondamentali per trattare l’enorme quantità di dati biologici; oltretutto, diverse competenze che saranno insegnate durante il percorso sono espressamente richieste dalle aziende”. Nella fattispecie, il Minor prevede attività di allineamento e attività specialistiche. I corsi di allineamento hanno lo scopo di fornire le competenze di base in ambito delle Scienze biomediche e in Bioinformatica e Machine learning, in relazione al Corso di Laurea al quale il singolo studente è iscritto. Invece, tra le attività cosiddette specialistiche figurano Machine learning per la Salute, Computational and quantitative biology, Molecular annotation of human diseases and machine learning.
Ma il lavoro sul ventaglio di competenze da offrire ad iscritti e laureati passa anche dalla mobilità internazionale e dalla visibilità dei Corsi di Laurea. Proprio la prof.ssa Condorelli, promotrice per Biotecnologie di diversi accordi Erasmus, anche extra-UE, è tornata di recente da un viaggio in Kenya, alla Kenyatta University, con la quale da un anno è in vigore un accordo, dopo quelli già messi in piedi con Sudafrica – quattro studentesse di Johannesburg saranno ospiti da marzo a luglio a Napoli – e Marocco. “Prevede la mobilità in entrata e in uscita di docenti e soprattutto studenti – racconta la docente – Sono stata lì per far conoscere i nostri Corsi, l’Ateneo, per promuovere e stimolare il reclutamento di studenti, che passa proprio dalle loro strutture”.
Nell’occasione, da ricercatrice e studiosa, ha tenuto anche un seminario scientifico per “mostrare i risultati di studi su una particolare molecola in grado di riconoscere vescicole circolanti rilasciate dal tumore al seno. Devo dire che ho trovato una grande accoglienza, è stato un periodo intenso tra gli incontri con il Rettore, i Direttori di Dipartimento, studenti e l’Ambasciatore italiano”.
Si lavora per realizzare tante altre iniziative: “danno visibilità internazionale, offrono l’occasione di diffondere la ricerca scientifica e la possibilità di crescere a studenti provenienti da Paesi in difficoltà”.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n. 4 – 2025 – Pagina 12

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