Le consultazioni studentesche dello scorso 7 e 8 novembre per il rinnovo delle rappresentanze negli organi collegiali di Ateneo hanno sancito nettamente la volontà degli elettori con il netto sorpasso dei candidati della coalizione Uniamoci rispetto a tutte le altre liste. Al Consiglio di Amministrazione, due rappresentanti su due appartengono alla lista Uniamoci; al Senato Accademico sono, invece, tre su quattro, l’altro seggio va ad Armando Di Marzio della neo-costituita lista UNI. Nel Consiglio studentesco, la maggioranza di Uniamoci si traduce in 11 consiglieri su 20, mentre per i dottorandi e gli specializzandi registrano quattro rappresentanti su quattro, due per categoria. I seggi hanno registrato un entusiasta ritorno alla vita politica accademica con un’affluenza degli elettori inaspettata. Si parla del 38,78% per il CdA, del 39,19% per il Senato Accademico e, addirittura, del 41,45% per il parlamentino studentesco.
Al Consiglio di Amministrazione, l’organo di maggiore responsabilità, troviamo i nomi di Nicola Maria Tarantino, con 3.462 preferenze, e Alberto Cervera, eletto con 2005 voti. “Questo risultato è frutto di un lavoro che ha visto gli studenti al centro. In campagna elettorale ci limitiamo solo a ricordare il nostro impegno durante l’intero anno accademico, questo impegno ci ha ricompensato con la maggioranza assoluta in tutti gli organi”, commenta Cervera, il quale sottolinea come a fare la differenza, durante la campagna elettorale ma non solo, sia stata soprattutto la coesione del gruppo nelle idee e nelle azioni da intraprendere nei prossimi mesi.
“Abbiamo valutato gli ambiti di intervento direttamente con gli studenti, vogliamo proporre delle modifiche nei servizi che influiscono concretamente sulla qualità di vita universitaria. Ad esempio, abbiamo in coda la proposta di eliminare i due voti più bassi della carriera dello studente nel conteggio del voto di laurea. Questa è già una prassi all’Università di Palermo e vorremmo introdurla anche da noi perché permetterebbe agli studenti di approcciarsi ad esami particolarmente complessi in maniera più serena”.
Nei progetti dei due neo-consiglieri di amministrazione anche il potenziamento delle attività di tutorato in quei Dipartimenti che ancora risentono di una scarsa attenzione alla praticità delle materie che si studiano: “penso a Ingegneria, Architettura e al DiSTABiF in generale. Abbiamo guardato alle problematiche anche dei Dipartimenti in cui siamo meno presenti perché riconosciamo la natura di Ateneo degli organi che rappresentiamo. In questo senso, un forte impatto a nostro favore lo ha ricoperto la candidatura di studenti stranieri che ha portato tutti gli elettori a sentirsi rappresentati”.
A determinare la maggioranza della coalizione Uniamoci è stato soprattutto il metodo elettorale proporzionale D’Hondt, il quale favorisce le liste che ottengono un maggior numero di voti, distribuendo i seggi in modo proporzionale alla popolarità delle liste tra gli elettori. Nonostante i risultati finali, infatti, anche Alessandro Afratellanza, candidato di UNI – Una Nuova Idea, per il CdA aveva fatto un ottimo lavoro, ottenendo 3607 voti di lista.
Anche al Senato Accademico si è assistito ad una distribuzione proporzionale dei seggi.
I tre senatori di Uniamoci sono Giuseppe Martinelli, (2941 voti), Giuseppe Maiello (1812) e Francesco Saverio Sarnelli (468); Armando Di Marzio, con 1520 voti, è l’unico eletto di UNI. Resta fuori anche per questo organo il candidato UNI Afratellanza, con 1059 voti, insieme al candidato della lista Vera Vanvitelli, Luigi Civale, con 856 voti. “Il successo di queste elezioni è stato fenomenale per tutti i candidati di Uniamoci e i risultati sono il frutto di tanti anni di impegno costante. La nostra unione ha fatto la differenza, mostrandoci compatti e coerenti rispetto a schieramenti con le idee molto meno chiare delle nostre”, commenta Maiello.
Le primissime azioni, secondo il neo-senatore, verteranno sull’aumento dei fondi per il sostegno psicologico degli studenti, mai sfruttato a pieno e poco reattivo rispetto alle esigenze evidenziate dal corpo studentesco. Si punta anche all’informatizzazione dei poli più distanti dalla sede centrale, che oggi risentono della mancanza degli stessi servizi di altre strutture. Rappresentante di questo genere di problematiche è proprio Sarnelli, che afferma: “rappresentiamo sia il Dipartimento di Lettere che quello di Giurisprudenza, situazione complessa perché si è divisi tra le aule di Via Perla e quelle di Palazzo Melzi, a Santa Maria Capua Vetere. Non è semplice garantire un buon servizio a tutti gli studenti, a prescindere dal proprio Corso di Laurea”.
Alcune delle problematiche più di frequente segnalate dagli studenti, racconta Sarnelli, riguardano il problema dei parcheggi, su cui sarà necessario intervenire al più presto, e conseguenzialmente anche l’ampliamento degli orari e delle tratte del servizio navette Very Soon verso queste sedi più distanti da Caserta. “Poi, già da qualche mese mi sto dedicando alla rivalutazione delle aree verdi per trasformarle da spazi caotici, come sono al momento, a spazi di relax per gli studenti”, conclude Sarnelli.
Voce della minoranza, Armando Di Marzio sottolinea in particolare la soddisfazione per l’ampio consenso ottenuto, segno che il nuovo progetto politico è riuscito comunque ad attirare l’attenzione degli elettori: “Continuerò sulla mia strada con le azioni che porto avanti da più di tre anni. Il nostro gruppo è molto giovane, anche in termini anagrafici dei suoi componenti, e questo ha forse determinato qualche imperfezione per la scarsa esperienza. Siamo comunque eredi di chi ha fondato i gruppi politici di cui facciamo parte. Aver perso eletti per pochissimi numeri è per noi un grande risultato e, allo stesso tempo, un grande rammarico”.
Agnese Salemi
Elezioni studenti: vince la lista Uniamoci
Elevata l’affluenza alle urne
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