Studenti consulenti in azienda per un giorno

Progetto nazionale di Assoconsult per attrarre nuovi talenti verso la consulenza di management

Che cosa significa incarnare la figura del consulente oggi? Questa domanda ha trovato una risposta nell’evento, si è tenuto il 17 maggio nell’aula T1 di Palazzo Pacanowski, promosso dai professori Rita Lamboglia, Coordinatrice dei Corsi di Studio in Amministrazione, Finanza e Consulenza Aziendale e Fashion, Art and Food Management, e Massimiliano Catena in collaborazione con Assoconsult, associazione di Confindustria rappresentativa delle Imprese di Consulenza di Management. L’iniziativa fa parte di un progetto esteso in tutta Italia con lo scopo di migliorare l’immagine della Consulenza di Management presso il mondo accademico, nonché di attrarre nuovi talenti verso questo lavoro.
Protagonisti dell’appuntamento sono stati gli studenti di tutte le Lauree Magistrali della Scuola Interdipartimentale di Economia e Giurisprudenza (SIEGi). Più di una sessantina gli interessati accorsi per ascoltare le esperienze dirette dei quattro ospiti presenti: Massimo Colucciello di PA Advice, Monica Mele di KPMG, Andrea Pietrini di YOURgroup e Agnese De Somma di Strategic Management Partners. Si è partiti da due definizioni essenziali, quella tradizionale di consulente inteso come “colui che assiste con consiglio”, che è ciò che ne fa “uno dei mestieri più attivi del mondo fin dall’Antichità”, ha spiegato Marco De Amicis, Direttore Generale di Assoconsult e moderatore della giornata, e quella più recente di management consultant nella quale si evidenza la più marcata componente di business, con lo scopo dunque di “produrre utili”. Ciononostante, la matrice resta la stessa: “fornire supporto per riuscire ad avere una visione che altrimenti non si avrebbe”.

Intervista ai professionisti

Attorno a questo tema, si è sviluppata la prima fase di una intervista circolare agli esperti i quali hanno condiviso i retroscena della loro vita professionale e le competenze necessarie per ricoprire tale ruolo al meglio. Creatività e capacità di problem solving, aspetto psicologico nella relazione con il cliente, importanza del lavoro di gruppo, bilanciamento necessario tra vita privata e lavoro, eticità. Alcuni dei topic analizzati per avere una visione a 360 gradi di un’attività “sfaccettata e impegnativa ma che, se svolta con la giusta passione e determinazione, riuscirà a donare una gratificazione personale inappagabile oltre che una crescita continua in termini di carriera”.
Attività che ha inoltre ampliato notevolmente il proprio spettro d’azione dagli anni ’90 ad oggi e che “prevede uno sbocco occupazionale in molteplici settori, non solo quelli prettamente aziendali, e per i quali si ricercano in particolare giovani laureati”.
Lo sguardo innovativo e fresco delle nuove generazioni appare elemento imprescindibile per le sfide della contemporaneità: sostenibilità ed intelligenza artificiale. Ambiti di spicco, ai quali bisogna sempre associare “una preparazione di base, un bagaglio di conoscenze tecniche da acquisire attraverso una formazione universitaria di qualità” come hanno sottolineato i professionisti. A chi chiede loro di fornire consigli utili ai consulenti del domani per un approccio ottimale, c’è chi risponde perentoriamente con qualità fondamentali: umiltà, duro lavoro, fede ai propri principi, pragmatismo risolutivo, ma anche, secondo la dott.ssa De Somma, “saper riconoscere i propri successi e tener conto di essi per raggiungere quanti più obiettivi possibile”. La massima assoluta però è soltanto una: “scegliere nella vita una professione che vi stimoli e che sia una modalità di espressione del vostro entusiasmo”, ha esposto il dott. Colucciello, perché, in fondo, “la vera chiave di volta della consulenza è proprio il divertimento”.

Il Value Game

Nella seconda parte della giornata, gli studenti sono stati coinvolti direttamente attraverso la possibilità di porre domande mirate a ciascun consulente. Spazio ai giochi poi con un Value Game interattivo preparato ad hoc per testare la loro capacità di analisi e preparazione. Dopo una sessione di ascolto di storytelling riguardanti esperienze di Consulenza, con lo scopo di evincere capacità e valori chiave nell’efficace gestione e soluzione della situazione presentata, i ragazzi sono stati dotati di un’apposita griglia valutativa. Per ogni storia, almeno due capacità e un valore da associare allo speaker.
Il premio in palio? L’occasione di trascorrere una giornata lavorativa nell’azienda del consulente afferente. I vincitori sono stati studenti iscritti ai vari Dipartimenti della Scuola: Daniela Della Monica, Gennaro Piccolo, Giovanbattista Mastrosimone, Silvio Mazzocchi, Giorgia Pane, Felicia Patanella, Aniello Giacobelli, Matteo Ferrara, Gianluca Castaldi e Vincenzo Fienello. Ad essi si promette un’esperienza coinvolgente e immersiva che permetterà loro di saggiare con mano le nozioni apprese oggi oralmente e di interfacciarsi, per la prima volta, con il loro papabile impiego di un futuro più vicino che mai”.
Giovanna Forino

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Ateneapoli – n.09 – 2024 – Pagina 37

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