Una piccola rivoluzione a Psicologia: le lauree diventano abilitanti

Il Dipartimento di Psicologia ha fissato i criteri di ammissione ed i posti disponibili per il prossimo anno accademico per i Corsi di Laurea (tutti a numero chiuso) Triennale in Scienze e Tecniche Psico- logiche (250 ammessi) e Magistrali in Psicologia Clinica (100 posti), Psicologia Applicata (100 posti) e Psicologia dei Processi Cognitivi (60 posti). “Non ci sono variazioni perché numeri e criteri di selezione saranno gli stessi dell’anno accademico in corso. In sostanza, non ci sarà un test di accesso, ma se le domande saranno superiori ai posti disponibili la selezione dipenderà dal voto di diploma e dalla data di presentazione della domanda di iscrizione. Chi prima farà, avrà più opportunità”, spiega il prof. Luigi Trojano, Direttore del Dipartimento. In genere, “la selezione avviene per la Laurea Triennale. Lì abbiamo generalmente un numero di candidature di gran lunga superiore rispetto al numero dei posti disponibili. Per quanto concerne i Corsi di Laurea Magistrale il discorso cambia. Non c’è un particolare scarto tra le caselle da riempire ed i candidati. Non di rado, anzi, qualche posto rimane vuoto”. Confermata nel prossimo anno accademico anche la possibilità, nell’ambito del Corso di Laurea in Psicologia dei processi cognitivi, di optare al momento dell’iscrizione al secondo anno per il percorso internazionale in Cognitive Psychology and Psychophysiology. Consente ad un numero ristretto di studenti, seleziona- ti in base al curriculum e alla conoscenza della lingua inglese, di conseguire il doppio titolo presso l’Universitè Lille. “Non è un caso che si sia deciso di non cambiare nulla in previsione del prossimo anno accademico. Sono in arrivo importanti novità, che richiederanno un sostanziale sforzo di ristrutturazione dei Corsi di Laurea, per presentare un’offerta rinnovata nell’anno accademico 2023/2024. Abbiamo, dunque, stabilito che fosse meglio non cambiare nulla per ora”. Si è in attesa della pubblicazione dei decreti attuativi per trasformare in abilitanti le classi di laurea in Psicologia. Dovrebbe ormai essere questione di qualche giorno. È un cambiamento importantissimo. La laurea abilitante impone che gli studenti svolgano il tirocinio durante il Corso di Laurea e per questo bisognerà rimodulare completamente l’offerta formativa. Ci saranno tirocini interni ed esterni e bisognerà che siano verificati secondo regole nuove. Attualmente il tirocinio è post-laueam. Insomma, per noi sarà una piccola rivoluzione e va studiato bene come attuarla nel migliore dei modi possibili. Può essere un’opportunità per migliorare e rendere Psicologia più aderente alle richieste della vita reale, ma è una sfida”. Le lezioni del secondo semestre, intanto, si avviano alla conclusione. “Abbiamo superato l’emergenza e l’Ateneo ha disposto il ritorno al 100% della capienza in aula. Ovviamente, noi ci siamo adeguati e ne siamo contenti. La modalità didattica mista non è la stessa cosa, sebbene tutto sommato un po’ tutti ormai ci siamo abituati. Non ci sono state grandi ripercussioni sulla qualità della formazione”. Trojano ribadisce, poi, la richiesta all’Ateneo di trovare soluzioni per mitigare la carenza di spazi che affligge il Dipartimento che ha la sua sede a Caserta. Spiega: “Abbiamo gli studi in Viale Ellittico ed il grosso delle aule in Viale Lincoln. Condividiamo poi alcune aule con Scienze Politiche nella sede del rettorato. A regime assicuriamo anche uno spazio di un’aula studio a via Vivaldi, ma, se si sovrappongono Master, esami ed altro, diventa difficile garantire la possibilità ai ragazzi di uno spazio studio. Servirebbero nuovi spazi. Il problema esiste e la soluzione non dipende dal Dipartimento. Noi di Psicologia siamo fiduciosi che l’Ateneo saprà risolverlo”. Il 21 giugno, infine, con un convegno in programma nell’Aula Magna in via Vivaldi, sarà ricordato, ad un anno dalla scomparsa, il prof. Dario Grossi, che ha diretto il Dipartimento. “Sarà una bella occasione per tenere viva la memoria del suo contributo scientifico”, conclude Trojano.

Fabrizio Geremicca

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