Oliva: “progettualità comuni” nella ricerca tra i due Dipartimenti

Intervista al neo Presidente della Scuola federiciana di Agraria e Veterinaria

Dopo Giuseppe Cringoli, la presidenza della Scuola di Agraria e Veterinaria passa ad un altro professore di Veterinaria. È Gaetano Oliva, già Direttore del Dipartimento, che insegna Clinica Medica Veterinaria. È stato eletto a luglio all’unanimità e correva come unico candidato. Alle votazioni hanno partecipato 22 componenti del Consiglio di Scuola su 27 aventi diritto al voto. Tutti coloro i quali sono andati alle urne hanno indicato Oliva. Il mandato durerà tre anni. Il primo Consiglio della Scuola sotto la nuova presidenza si è svolto il 6 settembre. All’ordine del giorno l’approvazione di alcune pratiche urgenti.
Con la scelta di Oliva non è stata attuata, dunque, la regola non scritta dell’alternanza la quale avrebbe previsto che fosse un docente di Agraria, questa volta, ad andare al timone della Scuola. Non per questo, però, la candidatura di Oliva ha spaccato il Consiglio della Scuola o ha creato dissensi tra i professori di Agraria. È prevalsa la considerazione – secondo quanto risulta ad Ateneapoli – che in una ottica di equilibri tra le cariche fosse accettabile per Agraria che dopo Cringoli il nuovo Presidente fosse di nuovo un veterinario.

Agraria, infatti, in questo momento esprime il Rettore Matteo Lorito ed un senatore accademico. “La mia – dice il prof. Oliva – è stata una candidatura fortemente condivisa da tutta la Scuola. Abbiamo valutato con i Direttori dei Dipartimentiil prof. Ercolini per Agraria ed il prof. Anastasio per Veterinaria – la possibilità di un equilibrio nelle rappresentanze nei vertici istituzionali. Non sono stato il candidato di Veterinaria, peraltro, ma quello della Scuola e tanto più sarò il Presidente della Scuola, di tutta la struttura. Quando mi sono proposto ho riscontrato il favore dei colleghi di Agraria, i quali mi hanno dato la piena disponibilità ed il loro appoggio”.
Prosegue: “È sembrata valida anche la possibilità che chi avesse avuto già esperienze di direzione di Dipartimento offrisse un contributo. Io mi sono fatto avanti proprio perché ho la voglia di offrire ancora un contributo all’Ateneo e quella della Scuola è una buona opportunità perché quando ho ricoperto il ruolo di direttore di Dipartimento ho molto collaborato con i colleghi di Agraria. È stato abbastanza naturale per me pensare di offrire un contributo ad un Ateneo del quale faccio parte da 40 anni”.

Obiettivi per il futuro? “Dobbiamo partire dal presupposto che, pur essendo numericamente quella che presiedo la Scuola più piccola della Federico II, tiene insieme docenti e ricercatori i quali sono impegnati sui grandi temi che in questo periodo sono alla ribalta. Mi riferisco alla salute, al cambiamento climatico, all’alimentazione, alla deforestazione, alla prevenzione di talune malattie che possono trasmettersi dall’animale all’uomo. Bisogna dunque che ci si caratterizzi sempre più come un riferimento internazionale su questi temi e che su tali temi ci si apra sempre più alla collaborazione con le altre Scuole dell’Ateneo. La transdisciplinarietà è una delle chiavi per raggiungere traguardi ambiziosi nella ricerca ed oggi non possono esserci più barriere”.

Relativamente agli spazi, va avanti il prof. Oliva, “si cercherà sempre più una sinergia ed una osmosi tra Veterinaria ed Agraria. I due Dipartimenti sono accomunati dalla particolarità di avere la propria sede in due strutture di grande pregio ed antiche: la Reggia di Portici ed il convento di Santa Maria degli Angeli alle Croci. Veterinaria ha in costruzione la nuova sede e fruisce anche di spazi nel Cestev. Il ruolo della Scuola sarà di coordinare l’utilizzo degli spazi tra i due Dipartimenti affinché nessuno di essi debba soffrire”.
Sarà rafforzata, inoltre, la collaborazione nella ricerca: “Già ora Veterinaria ed Agraria hanno progettualità comuni. Per esempio per il polo Agritech nel Pnrr e su progetti europei. Entrambi i Dipartimenti hanno una forte collaborazione con l’Istituto zooprofilattico e con altri centri di ricerca nazionali ed internazionali”.
Tra gli obiettivi di Oliva c’è anche quello di individuare uno spazio per la presidenza della Scuola. “In questo momento non c’è. Un luogo fisico andrebbe a rafforzare l’identità e sarebbe un riferimento utile per chi voglia contattarci”. Una delle prime telefonate che il nuovo Presidente ha ricevuto dopo l’elezione – racconta ad Ateneapoli – è stata quella di Giuseppe Cringoli, l’ex presidente che aveva lasciato l’incarco già da alcuni mesi perché era andato in pensione. “Cringoli mi ha fatto i complimenti ed io gli ho garantito che metterò nell’incarico tutto l’impegno possibile, per proseguire la strada che lui ha brillantemente tracciato durante gli anni nei quali è stato al vertice della Scuola. Ha svolto un lavoro straordinario e gli è riconosciuto da tutti noi”.
Nei prossimi anni Oliva continuerà ad insegnare Clinica Medica Veterinaria agli studenti del Corso di Laurea in Veterinaria. “Proseguirò inoltre – aggiunge – ad offrire il mio contributo clinico ospedaliero. Ho il mio turno di visite e nel mio staff i colleghi mi daranno una mano quando non potrò essere presente a causa degli impegni istituzionali”.
Fabrizio Geremicca

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