“Costruire attorno a se un’offerta che sia unica. In un’università di 110 e lode, emerge chi ha quel qualcosa in più per cui si è saputo distinguere ed essere unico”: un consiglio davvero prezioso se arriva da chi dall’università ha saputo cogliere il meglio e oggi, a soli 26 anni, ha davanti una carriera brillante. Renato Viscardi, napoletano, lavora a Milano come trade marketing manager presso L’Oréal Paris.
Tutto è iniziato dall’Istituto Tecnico Commerciale ‘A. Serra’ “cui mi ero iscritto senza aver ancora le idee chiare” – intanto però ha acquisito un riconoscimento speciale quale punta di eccellenza dell’Istituto e nel 2000 è stato rappresentante unico dell’Italia in Giappone per le discipline economiche al G8 Youth Forum – “solo all’università ho avuto una visione d’assieme”. Sfatando il mito che solo i licei preparano bene per l’università, Renato ha completato i suoi studi in Economia Aziendale presso la Federico II nel 2006 con ottimi risultati svolgendo una tesi sul knowledge management.
“Il mio relatore è stato il prof. Sicca, il quale mi aveva dato, già durante il suo corso in Organizzazione Aziendale, la possibilità di incontrare il top management di una grande impresa, lavorando sul caso GESAC-BAA, un’attività didattica davvero stimolante che si affiancava ad altre più tradizionali, come la partecipazione a tre edizioni del ‘Premio Philip Morris per il Marketing’. Queste sono state tutte esperienze importanti per la mia formazione perché ho arricchito il mio curriculum di esperienze uniche e appetibili per le aziende”.
Ma la svolta è avvenuta 4 anni fa (a 22 anni) con lo stage post laurea triennale che Viscardi ha svolto presso la L’Oréal e che poi si è trasformato in assunzione: “mi rendo conto che non sempre capita ai miei coetanei di collocarsi sul mercato del lavoro con il solo titolo triennale: credo che quel che mi ha consentito di ottenere questo primo successo sia stato l’aver cercato, sin dalle scuole, di accompagnare le competenze tecniche con attività parallele allo studio canonico”.
Tutto è iniziato dall’Istituto Tecnico Commerciale ‘A. Serra’ “cui mi ero iscritto senza aver ancora le idee chiare” – intanto però ha acquisito un riconoscimento speciale quale punta di eccellenza dell’Istituto e nel 2000 è stato rappresentante unico dell’Italia in Giappone per le discipline economiche al G8 Youth Forum – “solo all’università ho avuto una visione d’assieme”. Sfatando il mito che solo i licei preparano bene per l’università, Renato ha completato i suoi studi in Economia Aziendale presso la Federico II nel 2006 con ottimi risultati svolgendo una tesi sul knowledge management.
“Il mio relatore è stato il prof. Sicca, il quale mi aveva dato, già durante il suo corso in Organizzazione Aziendale, la possibilità di incontrare il top management di una grande impresa, lavorando sul caso GESAC-BAA, un’attività didattica davvero stimolante che si affiancava ad altre più tradizionali, come la partecipazione a tre edizioni del ‘Premio Philip Morris per il Marketing’. Queste sono state tutte esperienze importanti per la mia formazione perché ho arricchito il mio curriculum di esperienze uniche e appetibili per le aziende”.
Ma la svolta è avvenuta 4 anni fa (a 22 anni) con lo stage post laurea triennale che Viscardi ha svolto presso la L’Oréal e che poi si è trasformato in assunzione: “mi rendo conto che non sempre capita ai miei coetanei di collocarsi sul mercato del lavoro con il solo titolo triennale: credo che quel che mi ha consentito di ottenere questo primo successo sia stato l’aver cercato, sin dalle scuole, di accompagnare le competenze tecniche con attività parallele allo studio canonico”.
A novembre
sarà relatore
a Sidney
sarà relatore
a Sidney
Sfatando, dunque, l’ennesimo mito sull’impossibilità di trovare inserimento con un titolo triennale, Viscardi non ha considerato conclusa la sua carriera universitaria e, lavorando e studiando, ha conseguito la laurea specialistica sempre alla Federico II. “Anche se vivevo a Milano mi sono iscritto a Napoli, perché stavo ancora svolgendo lo stage e non sapevo se sarei stato confermato. Inoltre, alla Federico II ci sono ottimi docenti e ormai non bisogna più calcolare le distanze come si faceva una volta, quando, tra Milano e Napoli ci sono solo un paio d’ore d’aereo. Bisogna ragionare in termini quantomeno europei”.
Laureato con 110 e lode e menzione speciale alla carriera, Renato non smette ancora di studiare pensando all’importanza di un continuo arricchimento individuale. “Il prof. Sicca mi ha offerto la possibilità di collaborare ad un lavoro di ricerca da cui è derivato un paper dal titolo ‘Neophilia and Managerial Rhetoric: how can managers be constructors of organizational realities?’. Presenteremo questo lavoro il prossimo novembre a Sidney”.
Quello che sicuramente colpisce dell’esperienza di Viscardi è la capacità di riuscire a sfruttare ed ad inserire le conoscenze teoriche in questioni pratiche, per trovare sempre nuove soluzioni. “E’ una mia passione ed una caratteristica personale, che è nata dal volersi confrontare ogni giorno con problemi di vita reale, saper fare diagnosi e potersi raffrontare con realtà diverse anche sul posto di lavoro, affrontare sfide sempre nuove e lavorare su diversi problemi”.
Laureato con 110 e lode e menzione speciale alla carriera, Renato non smette ancora di studiare pensando all’importanza di un continuo arricchimento individuale. “Il prof. Sicca mi ha offerto la possibilità di collaborare ad un lavoro di ricerca da cui è derivato un paper dal titolo ‘Neophilia and Managerial Rhetoric: how can managers be constructors of organizational realities?’. Presenteremo questo lavoro il prossimo novembre a Sidney”.
Quello che sicuramente colpisce dell’esperienza di Viscardi è la capacità di riuscire a sfruttare ed ad inserire le conoscenze teoriche in questioni pratiche, per trovare sempre nuove soluzioni. “E’ una mia passione ed una caratteristica personale, che è nata dal volersi confrontare ogni giorno con problemi di vita reale, saper fare diagnosi e potersi raffrontare con realtà diverse anche sul posto di lavoro, affrontare sfide sempre nuove e lavorare su diversi problemi”.