Rivoluzione ad Architettura nell’offerta didattica

Grandi cambiamenti ad Architettura. Con l’applicazione della nuova riforma, a partire dal prossimo anno accademico verranno attivati due Corsi di Laurea triennale invece che quattro –vengono soppresse le triennali di Arredamento ed Edilizia- e rimangono solo le lauree in Urbanistica e Scienze dell’Architettura, anche se il numero chiuso di quest’ultima passa da 250 a 350 posti, assorbendo per compensazione anche le quote che erano destinate ai Corsi soppressi. La triennale di Scienze dell’Architettura non prevederà però differenti percorsi in sostituzione delle lauree brevi di Arredamento ed Edilizia, ma offrirà agli studenti una formazione di base, rimandando poi alla laurea magistrale l’eventuale specializzazione nei diversi settori (arredamento, restauro, progettazione, manutenzione, architettura urbana).
Oltre ai due percorsi triennali rimane invece quasi del tutto invariato quello Magistrale in Architettura, quinquennale a ciclo unico, l’unico che sia attualmente riconosciuto anche a livello europeo.
Organizzazione didattica a parte, i corsi si differenziano anche per il diverso accesso che offrono all’albo professionale. Il corso triennale in Urbanistica permette, infatti, l’accesso alla sola sezione B dell’albo e per il solo urbanistico; la triennale di Scienze dell’Architettura consente, invece, l’iscrizione al settore architettura dell’albo ma nella sezione B, quella degli “architetti junior”. Portando a termine anche la laurea specialistica, cioè completando il 3+2, si può invece accedere anche alla sezione A, che riconosce l’abilitazione di architetto professionista a tutti gli effetti, la stessa che si raggiunge con la laurea quinquennale “intera”.
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