Valeria, consulente direzionale: “laureatevi presto”, imparate l’inglese ed il Sap

Valeria Scardino si è laureata in Economia del Turismo (Corso di Laurea del vecchio ordinamento) in 4 anni con 110 e lode, ma afferma che oggi come oggi l’essenziale è uscire presto dall’università, anche senza lode. Lei, a 29 anni, è dottore di ricerca in Economia aziendale ma ha anche una lunga esperienza in fatto di consulenza aziendale. Lavora per la Unisys, una società che fa consulenza direzionale per grandi aziende, e ha avuto modo di interfacciarsi con gruppi come Bulgari, Prenatal, Aventis. “Quando vinsi il concorso per il dottorato rinunciai alla borsa di studio proprio per poter lavorare in consulenza, dato che c’è incompatibilità tra la borsa di studio e la titolarità di un reddito proprio. Invia il curriculum alla Price Waterhouse Cooper consulting e alla Unisys: mi chiamarono entrambe. Scelsi la seconda perché la sua attività è più incentrata sugli aspetti della direzione d’azienda. La consulenza è affascinante perché, grazie al contatto con più aziende, permette di crescere molto velocemente e costituisce un trampolino di lancio per entrare successivamente in azienda. Consiglierei a tutti di fare un’esperienza del genere, con l’avvertenza che queste società cercano gente giovane, proprio perché fanno imparare molto sul campo”. Sul campo, la dott.ssa Scardino ha imparato anche a usare il Sap, un programma informativo di gestione aziendale, il cui utilizzo le è indispensabile oggi per lavorare a Ladoria d’Angri, un’azienda campana che ha sede ad Angri, in provincia di Salerno, che produce prodotti alimentari ed è una delle poche campane quotate in borsa. “Mi occupo di sistemi informativi, controllo di gestione e pianificazione di produzione. Il Sap non è qualcosa che riguarda gli informatici, è uno strumento di cui si serve chi lavora in azienda per analizzare tutti i processi aziendali. E’ bene formarsi all’uso del Sap, e alla Parthenope ci sono dei corsi che ne danno un’infarinatura. Andrebbero seguiti molto attentamente”. Altra dritta: “essere svegli e studiare le lingue. La conoscenza dell’inglese è fondamentale, dal momento che si ha a che fare con delle multinazionali. In base alla mia esperienza, credo che tutto questo sia molto più importante del voto di laurea. Certo, non bisogna prendere 18 agli esami, ma, ripeto, l’essenziale è laurearsi giovani”.
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