Ristrutturazione delle aule, acquisizione di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia, riqualificazione dei reparti. Si muove lungo queste direzioni la Scuola di Medicina della Federico II. Lo si evince dalle parole del suo Presidente, il prof. Luigi Califano che, partendo proprio dai supporti didattici, introduce i cambiamenti in atto: “siamo impegnati in un’operazione di perfezionamento della didattica attraverso l’utilizzo di mezzi innovativi. Al fine di migliorare la qualità degli insegnamenti, abbiamo acquistato delle lavagne interattive e dei videoproiettori ad alta definizione. Dovrebbero essere consegnati entro gennaio”. Attenzione pure agli ambienti destinati alle lezioni: “stiamo attuando un’operazione di ristrutturazione. Adesso si sta lavorando alle aule dell’edificio 6 e all’Aula Magna, dove sono in atto i lavori per l’impermeabilizzazione e per il sistema di condizionamento dell’aria. A marzo, poi, si passerà agli ambienti dell’edificio 20. Spero che per l’anno in corso vada tutto in porto, è un lavoro di riqualificazione importante”. A Medicina, però, la teoria cammina di pari passo con la pratica. Motivo per il quale gli interventi strutturali potrebbero presto essere arricchiti da un nuovo piano di lavoro: “un’altra operazione riguarda l’edilizia del Policlinico Federico II che è una struttura di particolare importanza in Italia e che può rappresentare l’eccellenza nel sud. Abbiamo sviluppato un progetto di Scuola di Medicina già posto all’attenzione del Rettore e dei vertici della Regione Campania. Speriamo di poter avviare molto presto questa operazione di riorganizzazione”. Nello specifico, si parla dei reparti, realtà spesso popolate dagli studenti: “posso essere un bravissimo istruttore di nuoto e fare bellissime lezioni di tecnica, ma, se non ho la piscina, non posso insegnare a nuotare. Su questa linea, il medico, se vuole essere tale, deve imparare non solo dalle lezioni dei docenti, ma anche dalla pratica quotidiana. Dobbiamo tenerlo bene a mente, altrimenti rischiamo di formare medici che in realtà sono solo dei teorici della medicina”. Sempre nell’ottica dell’attività pratica dovrebbe a breve diventare realtà un’altra idea che è in cantiere da un po’: “nel complesso dell’edificio 7 c’è un collegamento in diretta con le sale operatorie. Non è ancora attivo, ma manca pochissimo. Permetterà di vedere in diretta gli interventi chirurgici”.