Brigida e Giorgia: è mancata la solennità dell’evento e la condivisione con i propri cari

Un tocco di rosso, l’occhio della telecamera ad inquadrare l’angolo più bello del salone, quello con dei quadri alla parete: l’emozione che si prova nel sentirsi proclamare “Dottore” resta alta anche se la discussione avviene in remoto tramite computer. Lo testimoniano Brigida Franzese e Giorgia Panarese, entrambe tesiste della prof.ssa Emilia Di Lorenzo, che, il 16 marzo, hanno concluso il loro percorso Magistrale in Finanza (Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche) nella seduta di laurea pomeridiana presieduta proprio dalla loro relatrice. Brigida ha voglia di scherzare perché, nonostante la situazione, “ci sono cose che non cambiano mai. Ad esempio l’ansia. Per tutta la mattina ho ripetuto il mio discorso, rivisto le slide e la presentazione. Il timore di sbagliare c’è sempre. La seduta è stata molto simile a quella tradizionale: eravamo una decina di candidati, i professori hanno ascoltato le esposizioni e posto delle domande. Poi si sono riuniti e, infine, c’è stata la proclamazione”. Per lei un bel 110 e lode anche se, potendo scegliere, forse avrebbe rimandato la laurea ad un momento più propizio. “È mancata un po’ la solennità dell’evento. Sia della sede, perché noi ci laureiamo nella bella Aula Rossa, che dell’evento in sé perché i docenti, al momento della proclamazione, indossano la toga. In più sarebbe stato molto emozionante poter condividere dal vivo questo momento, invece siamo stati un po’ penalizzati dal punto di vista dell’interazione con amici, colleghi e parenti”. Questo giorno, però, le resterà comunque nel cuore: “Stare a casa ha proiettato tutto in una dimensione più familiare. Con me c’erano i miei genitori e mia sorella. Io indossavo l’abito che avevo comprato per l’occasione già a dicembre e sono stata attenta a curare il mio aspetto anche se la telecamera inquadrava solo il mezzo busto”. Il momento più bello “è stato l’applauso finale e il plauso della commissione per esserci laureati in questo momento. Anche i miei genitori erano commossi. Abbiamo festeggiato tra di noi, mia sorella mi aveva preparato dei biscotti e, via Skype, abbiamo fatto un brindisi con parenti e amici. Ognuno di loro aveva una bottiglia per farmi sentire tutto il loro calore”. Tesi incentrata sul tema del reverse mortgage (il mutuo inverso), Brigida è pienamente soddisfatta del suo percorso di laurea: “Ho vissuto molto bene gli anni in cui ho frequentato l’università, soprattutto il periodo della Magistrale. Eravamo in pochi quindi abbiamo avuto la possibilità di imparare a conoscerci. Il momento più bello e allo stesso tempo più difficile è stato preparare la tesi, un lavoro che è proprio tuo e che fai da solo. Io ho scelto anche un argomento poco conosciuto, ma sono stata sempre sostenuta dalla mia relatrice, una professoressa che stimo moltissimo e che ha appoggiato le mie scelte”. Brigida, inoltre, è passata letteralmente dall’università al mondo del lavoro, “infatti dal 17 gennaio sono a Milano come consulente finanziario. Sono tornata a Napoli a febbraio per la consegna della tesi. Sono ancora agli inizi e ora sto lavorando da casa via internet. Non vedo l’ora di vivere a 360 gradi questa esperienza. Si è già creato un bell’affiatamento con il team e c’è un buon rapporto anche con il mio manager, che mi ha selezionata a dicembre e che ora vuole leggere la mia tesi”. Tantissimo impegno, dinamismo, socialità e collaborazione, sono le parole chiave con cui Brigida riassumerebbe questo momento della sua vita: “Le cose bisogna volerle. Il periodo che stiamo vivendo ci insegna che non sempre è possibile fare progetti a lungo termine. Chi si laurea adesso in modalità telematica deve capire che l’importante è essere soddisfatti del proprio lavoro e avere accanto le persone fondamentali della propria vita”. Concorda la sua collega Giorgia che ha scelto un outfit leggermente più comodo avendo indossato la giacca elegante da cerimonia e un paio di semplici pantaloni con delle scarpe basse: “Utilizzerò l’intero completo in occasione di quella che potremmo chiamare la proclamazione ufficiale – precisa – Ci è stato detto che, appena le cose si saranno aggiustate, recupereremo la giornata”. L’emozione che è mancata per lei è stata proprio “l’ansia. Ansia da pubblico, ansia di arrivare in tempo e di parlare al microfono con tutti gli occhi addosso. Mentre ascoltavo gli altri candidati, in attesa del mio turno, ero piuttosto tranquilla. Mi preoccupava solo catturare l’attenzione dei professori con la mia esposizione e fare una bella impressione. Sono soddisfatta del mio risultato”. L’emozione più bella, invece, “la sorpresa di mia madre e mia sorella che dopo la seduta mi hanno regalato un bel mazzo di rose rosse e preparato una torta. C’erano solo loro perché essendo arrivata dal Nord sono in quarantena – e sorride – Però, quando è toccato a me discutere, si sono collegati in video, tramite cellulare, parenti e amici che ho poi richiamato al momento della proclamazione”. Attualmente Giorgia è impegnata in uno stage in Deloitte a Milano: “Adesso lavoro da Napoli in modalità telematica però avevo già spostato la mia residenza a Milano e, appena sarà possibile, tornerò lì e continuerò con lo smart working”. La sua tesi, a tema weareable technology e pricing di prodotti assicurativi, è stata una bella sfida e “fortuna che, quando è scoppiato questo caos, chi si laureava a marzo aveva già concluso il lavoro. Sono partita per Milano a novembre quindi ho portato avanti la tesi di pari passo con il lavoro. Questo mi è costato una gran fatica perché riuscivo a dormire solo poche ore a notte, ma mi sono mossa con tanta devozione e ora sono felice perché sento di aver imparato tanto”. Il suo percorso universitario è stato lineare, qualche difficoltà, ad esempio, “con l’esame di Econometria e per la necessità di mantenere alta la media. Ma ogni cosa concorre al risultato finale”. Abituata all’esercizio fisico e a coltivare tanti hobbies, in questo momento di stallo sta cercando una sua dimensione: “Finora sono stata impegnata quasi 24 ore su 24. Spero di poter tornare presto a Milano e riprendere il mio lavoro. Mi piacerebbe anche ricevere un bel regalo di laurea, chiaramente a posteriori. Vorrei fare un viaggio, ma non ho ancora deciso dove andare”.
Carol Simeoli
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