ColorAma: secondo posto per il team della Vanvitelli

Interessante esperienza formativa per centoventi studenti del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale: con il sostegno e il coordinamento della prof.ssa Antonella Violano, docente di Tecnologie e materiali per il fashion design, hanno partecipato alla quarta edizione del concorso ‘ColorAMA Award for Sustainability’, indetto annualmente dal colosso del settore tessile Filmar. Con il progetto di quattro studentesse, che in occasione della premiazione hanno potuto visitare Pitti Filati a Firenze, la Vanvitelli si è posizionata seconda, cedendo il primo posto al Politecnico di Milano. La seconda posizione non porta però con sé il peso della sconfitta, posto che di una prima selezione di ottantuno best products da sedici diverse nazioni ne sono stati indicati venti, e tra questi ben due sono ad opera della Vanvitelli. Il tema del concorso, sulla scia dell’attuale interesse in materia di ecosostenibilità, verteva sul rispetto dei diciassette punti dell’agenda 2020-2030, ai quali era necessario ispirarsi per l’ideazione di un moodboard e di una palette di colori da applicare a quattro capi di abbigliamento (due maschili e due femminili). La prof.ssa Violano, che ha seguito tutte le fasi da vicino, ci descrive questa esperienza: “è stato un grande piacere partecipare a questa edizione di ‘ColorAMA Award for Sustainability’; per me è stata la prima volta. Visitare ‘Pitti Filati’ è stato, in questo quadro, un piacere di sfondo, dato che il meglio di questa esperienza si è tratto in aula, dal lavoro di gruppo”. L’iniziativa è stata proposta dalla prof.ssa Alessandra Cirafici,  Presidentessa del Corso di Laurea Triennale in Design per la moda, “io l’ho presentata ai miei studenti, che l’hanno accolta entusiasticamente”. La docente ha spiegato agli allievi i diciassette punti dell’agenda 2020-2030 per la sostenibilità, “argomento di primaria importanza dato che, nella mia didattica, prediligo un approccio alla realtà ecosostenibile, e il modo in cui reinterpretarli dal punto di vista del fashion”. Successivamente i ragazzi “hanno svolto in autonomia un’indagine settoriale, analizzato i vari materiali, stilato l’idea e presentato i progetti per una prima selezione interna. Avremmo dovuto sceglierne uno, ma alla fine abbiamo chiesto alla giuria del concorso  di partecipare con due progetti, e siamo stati accontentati. Dopo aver lavorato per tutto il mese di novembre, abbiamo presentato i progetti l’8 dicembre. Il 17 gennaio abbiamo ricevuto la comunicazione con le decisioni della giuria e il 23 con le vincitrici del primo progetto, ci siamo recate a Firenze alla fiera ‘Pitti Filati’, dove il secondo progetto presentato ha ricevuto invece una menzione speciale”. L’occasione, sottolinea la prof.ssa Violano, è stata importante poiché ha permesso alle studentesse di confrontarsi con  numerose realtà del settore tessile e del fashion design. Nomi importanti anche tra i membri della giuria: “come la presidentessa Marina Spadafora o Benedetta Rossellini, collaboratrice di ‘Vogue Italia’ e altre importanti riviste di moda. Matteo Ward, fondatore di ‘WRAD’ (brand di moda ecosostenibile), ci ha inondato di complimenti”.  Una esperienza proficua per le studentesse coinvolte – “oltre al momento di inclusione costituito dal lavoro in gruppo, questa esperienza ha portato quattro brillanti studentesse a confrontarsi con possibili realtà lavorative” – e per l’Ateneo di mettere in mostra “ancora una volta uno dei nostri grandi punti di forza, ovvero il rapporto tra studenti e docenti”.
Nicola Di Nardo
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