Diritto allo sport degli universitari: delega al prof. Guido Iaccarino

Tra le molte deleghe assegnate dal Rettore Matteo Lorito c’è anche quella per il diritto allo sport. È andata al prof. Guido Iaccarino, medico dello sport al Dipartimento di Scienze biomediche avanzate. “Andremo a valutare – dice – le possibilità di incrementare la pratica sportiva nella comunità dell’Ateneo. Quella delle ragazze e dei ragazzi in primis e quella del personale docente ed amministrativo. Il Cus sarà una delle strutture coinvolte, ma c’è la possibilità e la volontà di integrarsi con i delegati all’edilizia per promuovere, nell’ambito della ristrutturazione degli edifici, il diritto allo sport”. Sorgeranno palestre e piscine all’interno delle sedi universitarie? “Dobbiamo studiare con loro. Certamente nell’ambito della ristrutturazione sarà fatta presente la necessità di promuovere l’attività sportiva”. Un altro campo di azione sarà quello di creare occasione di pratica sportiva per gli universitari all’esterno dell’Ateneo e del Cus, ma a condizioni vantaggiose. “Io faccio parte – dice il prof. Iaccarino – del Centro di medicina dello sport, una struttura dell’Ateneo ubicata all’interno del Policlinico, precisamente nel Padiglione 10. Come Centro abbiamo già rapporti consolidati con varie associazioni sportive, ce ne si potrebbe avvalere per facilitare l’attività sportiva degli studenti e del personale presso gli impianti gestiti da queste associazioni con  promozioni”. Precisa: “Ovviamente sono spunti, idee, quelli che sto enunciando, ma non c’è ancora un piano di lavoro, un progetto preciso. Ho ricevuto la delega da poche settimane e non c’è stato ancora il tempo di definire nel dettaglio le iniziative da intraprendere”.
Una parte non trascurabile delle attività del delegato sarà poi assorbita dalla organizzazione delle attività di sensibilizzazione sull’importanza dello sport e di un sano stile di vita, che preveda per esempio una alimentazione equilibrata, metta al bando il fumo ed il consumo eccessivo di alcolici, presso i membri della comunità federiciana. “Su questo – ricorda il docente – certamente non partiamo da zero perché l’Ateneo ha già svolto in passato iniziative come il Campus salute e si è sempre data attenzione all’attività fisica come strumento di promozione del benessere. Faremo tesoro di queste esperienze per proseguire con altri progetti”. Un’altra ipotesi di lavoro è, sulla scorta dell’esempio di altre Università nel mondo, prevalentemente appartenenti alla tradizione anglosassone, la strutturazione di percorsi universitari ad hoc per gli studenti i quali svolgano attività sportiva a livello agonistico. “Vediamo ragazzi di tredici o quattordici anni che si allenano ogni giorno per due o tre ore, se non di più. Non è semplice conciliare questa pratica sportiva con altri impegni. Si immagini lo stesso stile di vita per uno studente universitario e si comprenderà quanto possa risultare difficile rispettare le scadenze dello studio ed i traguardi sportivi. Una buona idea potrebbe essere quella di aiutare i nostri studenti agonisti con una specifica attività di tutoraggio e con la frequenza ai corsi modellata sulle loro esigenze”. Iaccarino, dopo avere ricevuto la delega da Lorito, ha preso subito contatto con i suoi omologhi di altri Atenei. “Da loro – racconta – ho preso visione dei programmi nazionali che stanno seguendo. Ho appreso che esiste un’associazione che si chiama Unisport e che ha appunto il compito di coordinare i delegati dei vari Atenei. Chiederò di entrare nel network per seguire i programmi nazionali. Mi paiono molto interessanti e sono certo che la Federico II, agganciandosi ad una rete nazionale, potrà mantenere lo stesso passo”.

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