Elezioni del preside, spazi e organizzazione della didattica: su questi temi il professore Silvestro Damiano, referente per la Facoltà di Veterinaria del Servizio orientamento e tutorato, nonché Vice Presidente del Polo delle Scienze della Vita, risponde alle domande di Ateneapoli.
Professore, è in scadenza il secondo mandato del Preside Franco Roperto, il quale non potrà ricandidarsi. Quando si vota? Chi saranno gli sfidanti?
“Si vota a giugno, credo. Sono state ufficialmente avanzate, ad oggi, due candidature, da parte di colleghi i quali hanno anche inviato una lettera programma alla facoltà. Si tratta di Alessandro Fioretti, che insegna Patologie Aviarie, e Luigi Zicarelli, docente di Scienze e Tecnologie dell’allevamento animale”.
Passiamo all’organizzazione didattica. Un paio di numeri fa, su Ateneapoli, alcuni studenti lamentavano il fatto che il calendario degli esami non fosse mai preparato in anticipo. Dicevano che, prima delle vacanze di Natale, non conoscevano le date degli appelli di febbraio. Come può accadere?
“Infatti non è così. Meraviglia che gli studenti possano essere disinformati fino a tal punto. A Veterinaria il calendario degli appelli è affisso con mesi di anticipo. Vuole un esempio? Stiamo per pubblicare le date di qui a febbraio 2008. Accade, piuttosto, che gli studenti i quali abbiano presentato domanda di passaggio o di trasferimento non sappiano ancora a quale anno saranno iscritti. Non dipende però dalla facoltà ma dagli uffici centrali dell’ateneo”.
Un’altra accusa degli studenti: docenti spesso assenti. Cosa c’è di vero?
“Il 99% dei professori di questa facoltà svolge l’attività a tempo pieno. C’è la massima disponibilità. Per le materie del primo anno, quelle coperte anche tramite supplenze, può accadere che il professore sia nella facoltà o nel dipartimento al quale afferisce, piuttosto che a Veterinaria. Purtroppo le risorse di ateneo non permettono di coprire ogni insegnamento tramite titolari. Comunque, anche chi lavora qui come supplente lascia in bacheca un avviso nel quale si indicano giorni ed orari di reperibilità”.
Capitolo aule: molte piccole e inadeguate, riferiscono gli studenti intervistati da Ateneapoli. Cosa replica?
“Hanno ragione, ma non è una carenza di oggi. Proprio per fronteggiare questa situazione, abbiamo spostato i corsi più numerosi del primo anno al don Bosco, nella zona della Doganella. C’è un bell’aulario, con aule che raggiungono anche la capienza di 100, 120 persone”.
Difficile, però, da raggiungere per chi viene dalla sede centrale e ha i minuti contati, tra un corso e l’altro. Non è possibile prevedere una navetta che colleghi i due complessi universitari?
“Ci avevamo pensato, infatti, e c’era anche l’assenso dell’assessorato ai Trasporti. Poi, però, tutto si è fermato perché abbiamo verificato che una navetta, giunta in prossimità dell’ingresso di Veterinaria, dove sostano auto in ogni posizione e dove le strade sono strette, avrebbe incontrato notevolissime difficoltà di manovra”.
Laboratori troppo piccoli, un’altra delle osservazioni degli iscritti. Fondata, secondo lei?
“In facoltà esistono sedici laboratori didattici, all’interno dei quali gli studenti hanno la possibilità di esercitarsi. Piccoli? Ma un laboratorio non può ospitare in ogni caso più di una ventina di persone per volta. Altrimenti, non si può pensare di svolgere esercitazioni in maniera ordinata e con profitto”.
(Fa.Ge.)
Professore, è in scadenza il secondo mandato del Preside Franco Roperto, il quale non potrà ricandidarsi. Quando si vota? Chi saranno gli sfidanti?
“Si vota a giugno, credo. Sono state ufficialmente avanzate, ad oggi, due candidature, da parte di colleghi i quali hanno anche inviato una lettera programma alla facoltà. Si tratta di Alessandro Fioretti, che insegna Patologie Aviarie, e Luigi Zicarelli, docente di Scienze e Tecnologie dell’allevamento animale”.
Passiamo all’organizzazione didattica. Un paio di numeri fa, su Ateneapoli, alcuni studenti lamentavano il fatto che il calendario degli esami non fosse mai preparato in anticipo. Dicevano che, prima delle vacanze di Natale, non conoscevano le date degli appelli di febbraio. Come può accadere?
“Infatti non è così. Meraviglia che gli studenti possano essere disinformati fino a tal punto. A Veterinaria il calendario degli appelli è affisso con mesi di anticipo. Vuole un esempio? Stiamo per pubblicare le date di qui a febbraio 2008. Accade, piuttosto, che gli studenti i quali abbiano presentato domanda di passaggio o di trasferimento non sappiano ancora a quale anno saranno iscritti. Non dipende però dalla facoltà ma dagli uffici centrali dell’ateneo”.
Un’altra accusa degli studenti: docenti spesso assenti. Cosa c’è di vero?
“Il 99% dei professori di questa facoltà svolge l’attività a tempo pieno. C’è la massima disponibilità. Per le materie del primo anno, quelle coperte anche tramite supplenze, può accadere che il professore sia nella facoltà o nel dipartimento al quale afferisce, piuttosto che a Veterinaria. Purtroppo le risorse di ateneo non permettono di coprire ogni insegnamento tramite titolari. Comunque, anche chi lavora qui come supplente lascia in bacheca un avviso nel quale si indicano giorni ed orari di reperibilità”.
Capitolo aule: molte piccole e inadeguate, riferiscono gli studenti intervistati da Ateneapoli. Cosa replica?
“Hanno ragione, ma non è una carenza di oggi. Proprio per fronteggiare questa situazione, abbiamo spostato i corsi più numerosi del primo anno al don Bosco, nella zona della Doganella. C’è un bell’aulario, con aule che raggiungono anche la capienza di 100, 120 persone”.
Difficile, però, da raggiungere per chi viene dalla sede centrale e ha i minuti contati, tra un corso e l’altro. Non è possibile prevedere una navetta che colleghi i due complessi universitari?
“Ci avevamo pensato, infatti, e c’era anche l’assenso dell’assessorato ai Trasporti. Poi, però, tutto si è fermato perché abbiamo verificato che una navetta, giunta in prossimità dell’ingresso di Veterinaria, dove sostano auto in ogni posizione e dove le strade sono strette, avrebbe incontrato notevolissime difficoltà di manovra”.
Laboratori troppo piccoli, un’altra delle osservazioni degli iscritti. Fondata, secondo lei?
“In facoltà esistono sedici laboratori didattici, all’interno dei quali gli studenti hanno la possibilità di esercitarsi. Piccoli? Ma un laboratorio non può ospitare in ogni caso più di una ventina di persone per volta. Altrimenti, non si può pensare di svolgere esercitazioni in maniera ordinata e con profitto”.
(Fa.Ge.)