Fisiologia: studenti dai tutor per combattere l’incubo penalizzazione

Programma vasto e incertezza nell’individuare gli argomenti chiave da studiare. Approccio complicato a un test fatto di domande a risposta multipla che prevede penalizzazioni ogni volta che non si barra la casella giusta. Sono diverse le difficoltà da affrontare quando di fronte ci si ritrova Fisiologia generale, esame previsto al secondo anno
del Corso di Laurea in Farmacia e di Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. A sottolinearle sono gli studenti che hanno deciso di affidarsi al tutorato, il servizio messo a disposizione dal Dipartimento di Farmacia, che porterà dottorandi e studenti degli ultimi anni di corso, aiutati dai docenti, a supportare i colleghi più piccoli nella preparazione di Biologia, Chimica generale e inorganica e, appunto, Fisiologia generale. Non badare alla tipologia del test scritto e imparare a elaborare un discorso, argomentando tutte le questioni presentate dal programma, è il consiglio rivolto dalla giovane tutor, precedentemente confrontatasi con la professoressa di Fisiologia Carla Perrone Capano, al gruppo ritrovatosi nell’aula 4 di via Montesano dove, fino al 22 dicembre, si terrà un incontro settimanale. “I libri sono troppo discorsivi e poco chiari. Non fanno comprendere quei concetti fondamentali
richiesti durante la prova”, il commento di una studentessa del quarto anno che sottolinea l’aspetto che più l’ha messa in crisi: “ho avuto problemi con il metodo di valutazione della professoressa. L’esame scritto prevede una penalizzazione di 0,3 punti per ogni risposta errata o non data. Quindi è difficile portare a casa un buon risultato”. Un valido motivo per chiedere aiuto agli esperti: “la docente è molto disponibile. Risponde a tutte le mail e ci
riceve sempre. Io sono andata al suo ricevimento per alcuni chiarimenti”. E poi ci sono i tutor: “da loro mi aspetto un supporto per capire bene come muovermi e non fare un nuovo flop. Le ragazze sono molto brave e ascoltano ogni nostra esigenza, trattenendosi perfino oltre l’orario stabilito”. Chiede un confronto per ripetere la teoria una
studentessa di CTF: “gli argomenti sono molto vasti e le ore settimanali a disposizione del corso sono state soltanto quattro. Non bastano, perché gli apparati da studiare sono tanti. È difficile approfondire. Spero di riuscire a farlo qui, soprattutto perché è una materia che mi piace parecchio e che vorrei conoscere al meglio”. Ha familiarità
con la materia un’altra aspirante farmacista: “l’ho dato tre volte, sfiorando sempre il 18. Il problema principale è rappresentato dai punti sottratti alle domande sbagliate. A quest’esame avrei accettato pure il minimo dei voti. Preferisco fare velocemente e non perdere tempo”. Nessun problema con i materiali consultati per la preparazione:
“ho usato appunti, slide e libro. Mi sono sembrati sempre buoni. Spero che vada meglio a gennaio”. Stessa speranza di una sua collega che partecipa agli incontri del tutorato per imporsi di “studiare un po’ alla volta, evitando accavallamenti con gli altri esami”. Nel recente passato ha “provato già una volta l’esame, ma ho totalizzato 16 punti. Non è un brutto risultato vista la tipologia d’esame. Allo scritto le domande sbagliate penalizzano parecchio, stesso discorso per quelle non date”. Fa mea culpa una ragazza: “ho dato precedenza ad altri esami. Ci ho dedicato soltanto venti giorni, troppo pochi per poterlo preparare bene”. Studiare da sola “è stato difficile. I consigli di un tutor mi possono permettere di accelerare”. Cerca suggerimenti “per centrare i punti salienti di un programma che è immenso. Vorrei sintetizzare e individuare le nozioni più importanti per poter affrontare bene l’esame”. Il tempo è stato tiranno anche con uno studente che ha scelto di seguire il corso: “ho provato a darlo a novembre, ma è andata male. Avevo da poco sostenuto Farmaceutica e mi restava solo un mese per studiare Fisiologia. Non è bastato, ma ne ero consapevole. Il programma è vasto. Ci vuole un bel po’ di tempo per assimilare e ripetere”. Soprattutto perché “le domande sono molto specifiche, serve approfondire tanto per poter rispondere con sicurezza e non incorrere nelle penalizzazioni”.
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