Il Preside: favorito chi ha una “forma mentale organizzata”

Eccezion fatta per i diplomati provenienti dagli istituti tecnici, la maggior parte dei ragazzi che scelgono di studiare Economia solo all’Università avrà il primo vero approccio alle discipline di ambito economico. Ecco perché è di fondamentale importanza seguire le lezioni, in primis per avere un’idea chiara delle tematiche di studio e capire se la scelta della Facoltà è in linea con i propri interessi. All’Università Parthenope, i Corsi di Laurea Triennali attivati sono cinque: Economia aziendale, Economia e Commercio, Management delle imprese internazionali, Management delle imprese turistiche e Statistica ed Informatica per la gestione d’impresa. “L’offerta formativa resta identica a quella dello scorso anno, – afferma il Preside prof. Gian Paolo Cesaretti – tutti i Corsi sono ad accesso libero, ma è prevista una prova di autovalutazione non selettiva al solo scopo di rendere consapevoli le matricole della propria scelta”. Tra i più gettonati, resta il Corso di Economia aziendale, anche se, in un periodo di crisi economica quale quello attuale, sta prendendo piede il percorso in Economia e Commercio. “Il profilo dell’economista, prevalente negli anni Settanta, sembra essere ritornato in voga, a scapito della vocazione aziendalista – spiega Cesaretti – Nel Meridione, con la crisi economica e un tessuto fatto di piccole e medie imprese, è, senza dubbio, una figura importante per la comprensione delle problematiche macro-economiche che sovrastano le dinamiche settoriali”. Al di là delle specificità dei differenti Corsi di Laurea, le opportunità di lavoro per i giovani laureati sono molteplici. “Alla base, c’è la libera professione – spiega il Preside – Basti pensare al ruolo dei dottori commercialisti nell’espletamento delle nuove pratiche di noi contribuenti. Di certo, in un momento di rallentamento generale dell’intero settore economico, gli sbocchi nelle imprese restano ma non sono al top”. Per coloro che, invece, hanno maggiori ambizioni e sono disponibili a spostarsi fuori dall’Italia, è possibile inserirsi all’interno di prestigiosi organismi internazionali, quali la Banca Mondiale, la Fao. “Ormai i nostri studenti conoscono le lingue e, grazie ai periodi Erasmus che offrono loro la possibilità di studiare presso un’università europea, hanno maggiore dimestichezza, rispetto al passato, nell’affrontare esperienze di tipo internazionale”.
Prima dell’inizio del semestre, previsto per il 1° ottobre, la Facoltà organizza dei precorsi di Matematica, Statistica e Abilità informatiche, a cui possono partecipare anche le aspiranti matricole che non hanno formalizzato l’iscrizione. “Purtroppo, gli studenti hanno una scarsa preparazione di base, e la stragrande maggioranza non ha mai studiato Economia alle superiori. Dunque, i precorsi, tenuti dai docenti che ritroveranno in seguito a lezione, servono per ripetere gli argomenti fondamentali in modo che possano proseguire in maniera spedita”. Alla frequenza va aggiunta anche una buona dose di impegno. “E’ necessario entrare subito nel ritmo. Generalmente, lo sbandamento iniziale dei ragazzi è dovuto alla sensazione di autonomia che avvertono all’Università, dove i professori non li interrogano quotidianamente. Sono favoriti coloro che hanno una forma mentale organizzata. Gli altri, a mio avviso, devono necessariamente frequentare, anche se la presenza non è obbligatoria. In ogni caso, oggi, frequentare l’Università senza seguire e mantenere il contatto con i propri colleghi e i docenti significa rimanere indietro e perdersi. Invece bisogna cogliere il meglio da questi anni!”. Il consiglio del Preside per una scelta consapevole: “Quello in Economia non è un percorso formativo che richiede una vocazione predeterminata. Sicuramente è necessaria una sorta di curiosità sociale e un interesse per il mondo che ci circonda, ma, per chiarirvi le idee, venite in Presidenza o all’Ufficio orientamento”. Dal prossimo ottobre, la sede della Facoltà dovrebbe essere spostata da via Acton alla nuovissima struttura in via Generale Parisi, da condividere con gli studenti di Giurisprudenza.
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