26 maggio: le elezioni per il nuovo Preside della Facoltà di Lettere Federico II si svolgono rapidamente e senza nessun incidente di percorso. Lo spoglio inizia alle 13, ma alle 13,30 è già confermato il nuovo Preside. Arturo De Vivo, candidato unico dopo la scadenza prematura del mandato del prof. Mazzarella, passato alla politica parlamentare, viene eletto con 154 voti su 165. Non un record assoluto ma quasi, come sottolinea il Decano Fulvio Tessitore, che ribadisce anche la sua volontà di delegare quanto prima possibile, “sentito il Rettore”, la gestione effettiva della Facoltà al nuovo Preside, senza attendere l’ufficialità del 1° novembre, con l’inizio cioè del nuovo anno accademico. “Una grande responsabilità”, commenta il prof. De Vivo visibilmente emozionato. Forse perché, anche se l’esito della giornata non è una sorpresa, il sostegno dei votanti alla sua candidatura è stato sicuramente compatto. “La fiducia dei colleghi è una testimonianza di unità da parte della Facoltà e di consapevolezza del fatto che in questo momento ci sono dei problemi da risolvere, delle scadenze istituzionali imminenti”, aggiunge il Preside. Quando cominciare ad affrontarli dipenderà dai tempi richiesti per il passaggio di incarichi che, con il consenso del Rettore, potranno essere effettivamente trasferiti dal Decano, il prof. Tessitore, che dal momento della scadenza dell’incarico di Mazzarella è garante della gestione della Facoltà, al nuovo Preside ancora non ufficialmente in carica. E’ probabile che il prof. De Vivo sarà chiamato ad affrontare quindi le sue nuove responsabilità gradualmente, per quanto quest’onere non lo spaventi – “E’ un Ateneo che conosco bene”, commenta il professore, “e non dovrebbero esserci grandi difficoltà per quanto riguarda l’informazione e la collaborazione con i colleghi e con il rettorato”.
Per quanto riguarda gli studenti invece il nuovo Preside ribadisce la sua volontà di istituire un ricevimento settimanale in cui poter apprendere direttamente dai ragazzi “i loro punti di vista e le loro priorità”. Altra questione centrale rimane per De Vivo quella del potenziamento dei servizi di orientamento, sia in entrata – puntando ad evidenziare la qualità della didattica e della ricerca, che, sottolinea il Preside, sono complementari – sia in uscita – guardando soprattutto al problema della “difficile collocazione lavorativa dei laureati triennali”. E riguardo alle preoccupazioni recentemente sollevate dagli studenti in merito alla possibilità, contenuta nel Nuovissimo Ordinamento, di inserire dei test valutativi e/o selettivi all’ingresso di tutti i Corsi di Laurea, possibilità espressa nell’ormai famoso “allegato A” al testo di legge, De Vivo rassicura che l’indirizzo della Facoltà rimarrà quello già inserito di recente nello statuto di Ateneo. “Le prove non saranno assolutamente vincolanti. Lo studente dovrà tenere certo conto dei risultati, indicativi dei suoi interessi e della sua preparazione, ma sarà appunto soltanto un’indicazione. Lo spirito della Facoltà non è quello di attribuzione di debiti in base ai risultati dei test”. Cosa che invece accade in altre Facoltà, come Ingegneria, dove se i risultati del test non sono soddisfacenti lo studente è tenuto ad assolvere a degli obblighi formativi. I test per i nuovi iscritti saranno concepiti invece a Lettere “nello spirito di un ulteriore orientamento, previsto per legge, da esercitare al meglio nell’interesse degli studenti, nel senso che è giusto prendere coscienza dei propri limiti”. Ma niente di più di un’autovalutazione. In questo senso potrebbero rivelarsi utili dei precorsi come quelli attivati in passato a Lettere per l’insegnamento del latino, i cosiddetti “Corsi Zero”: nessuna frequenza o iscrizione obbligatoria, ma una possibilità in più per sopperire a lacune consistenti in materie impegnative per chi non ha nessuna base.
Oltre a questo, promette De Vivo, il nuovo mandato di Preside si aprirà promuovendo un lavoro d’intesa con i vari Corsi di Laurea per ridurre i tempi della laurea, senza nulla togliere alla qualità della didattica, ma tenendo presenti allo stesso momento anche “i tempi giusti” entro cui dovrebbe essere portato a compimento il percorso accademico.
Viola Sarnelli
Per quanto riguarda gli studenti invece il nuovo Preside ribadisce la sua volontà di istituire un ricevimento settimanale in cui poter apprendere direttamente dai ragazzi “i loro punti di vista e le loro priorità”. Altra questione centrale rimane per De Vivo quella del potenziamento dei servizi di orientamento, sia in entrata – puntando ad evidenziare la qualità della didattica e della ricerca, che, sottolinea il Preside, sono complementari – sia in uscita – guardando soprattutto al problema della “difficile collocazione lavorativa dei laureati triennali”. E riguardo alle preoccupazioni recentemente sollevate dagli studenti in merito alla possibilità, contenuta nel Nuovissimo Ordinamento, di inserire dei test valutativi e/o selettivi all’ingresso di tutti i Corsi di Laurea, possibilità espressa nell’ormai famoso “allegato A” al testo di legge, De Vivo rassicura che l’indirizzo della Facoltà rimarrà quello già inserito di recente nello statuto di Ateneo. “Le prove non saranno assolutamente vincolanti. Lo studente dovrà tenere certo conto dei risultati, indicativi dei suoi interessi e della sua preparazione, ma sarà appunto soltanto un’indicazione. Lo spirito della Facoltà non è quello di attribuzione di debiti in base ai risultati dei test”. Cosa che invece accade in altre Facoltà, come Ingegneria, dove se i risultati del test non sono soddisfacenti lo studente è tenuto ad assolvere a degli obblighi formativi. I test per i nuovi iscritti saranno concepiti invece a Lettere “nello spirito di un ulteriore orientamento, previsto per legge, da esercitare al meglio nell’interesse degli studenti, nel senso che è giusto prendere coscienza dei propri limiti”. Ma niente di più di un’autovalutazione. In questo senso potrebbero rivelarsi utili dei precorsi come quelli attivati in passato a Lettere per l’insegnamento del latino, i cosiddetti “Corsi Zero”: nessuna frequenza o iscrizione obbligatoria, ma una possibilità in più per sopperire a lacune consistenti in materie impegnative per chi non ha nessuna base.
Oltre a questo, promette De Vivo, il nuovo mandato di Preside si aprirà promuovendo un lavoro d’intesa con i vari Corsi di Laurea per ridurre i tempi della laurea, senza nulla togliere alla qualità della didattica, ma tenendo presenti allo stesso momento anche “i tempi giusti” entro cui dovrebbe essere portato a compimento il percorso accademico.
Viola Sarnelli