Come anticipato dal Rettore Giuseppe Paolisso sullo scorso numero di Ateneapoli, è il prof. Gianfranco Nicoletti il “Rettore designato” al comando dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli per i prossimi 6 anni. Ordinario di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dal 2010, oggi Prorettore Vicario, ha maturato negli anni notevole esperienza di governance in vari settori pubblici, esperienza che ha messo a disposizione del Rettore in numerose battaglie e progetti dell’Ateneo.
Già da tempo, nei vari Dipartimenti distribuiti sul territorio casertano, circola il suo nome per la continuità nella governance che sembra aver soddisfatto l’intero Ateneo grazie ad un operato forte ed incisivo come lo stesso candidato evidenzia: “con la guida del Rettore Giuseppe Paolisso siamo riusciti a raggiungere risultati concreti che ci pongono tra le migliori Università del Mezzogiorno d’Italia, con punte di eccellenza nazionale e internazionale in alcuni settori della ricerca e della didattica. Sono stati anni di grande lavoro premiato dai risultati raggiunti. Sono orgoglioso di aver contribuito a realizzare gli obiettivi previsti nel programma del sessennio che sta per concludersi”. L’esperienza da Prorettore è stata per lui fondamentale nella conoscenza capillare dell’Ateneo: “in questi anni ho avuto conferma che disponiamo di personale qualificatissimo e di risorse umane, spesso non emergenti, che molte volte hanno fatto la differenza. Abbiamo personale docente e tecnico-amministrativo di qualità e motivato, capace di trasmettere agli studenti accoglienza e indicazioni formative, rendendoli soggetti attivi e partecipi al processo di crescita e di rafforzamento sul territorio che l’Ateneo sta sviluppando da alcuni anni finalmente con risultati inconfutabili”, ma anche per il modus operandi dell’attuale ‘governatore’ Paolisso: “sono grato al Rettore per averci trasmesso la capacità di intervento nei molti campi di azione che sono propri alle funzioni di guida di un Ateneo, operando con responsabilità, chiarezza di intenti e grande dinamismo”.
Il programma rettorale, naturalmente, visto che si voterà prima dell’estate, è ancora in fase di ottimizzazione. Sono in corso incontri nei vari Dipartimenti per ascoltare richieste e indicazioni di miglioramento, ma le piste su cui partire da subito sono già definite: “interverrò innanzitutto sul problema delle residenze universitarie. Siamo un Ateneo giovane: per fare un vero salto di qualità rispetto agli attuali 25.000 studenti, occorre predisporre un piano di accoglienza e di vita sociale disseminato sui diversi Poli territoriali in cui l’Ateneo è articolato, per contribuire a far crescere anche il sistema di relazioni tra studenti e al fine di poterne attrarre anche da altre regioni e dall’estero”. Investire 50 milioni di euro nella Ricerca è stata per l’Ateneo una scelta lungimirante che ha prodotto evidenti risultati positivi, un percorso che non si arresterà: “si è trattato di una scelta strategica che sosterrò ulteriormente con la nascita, possibilmente a Caserta, di un ‘Palazzetto della Ricerca’, un edificio facilmente raggiungibile con parcheggio interno, una struttura autonoma di supporto per l’Ateneo e per tutti i Dipartimenti. Sarà alimentata da competenze scientifiche di alto profilo capaci di indirizzare e sostenere la competitività progettuale dei vari Dipartimenti nelle proposte di partecipazione a bandi nazionali e internazionali. Creeremo una piattaforma di Ateneo per la Ricerca che sarà affiancata da una Commissione con competenze interdisciplinari presieduta dal Prorettore delegato alla ricerca e coadiuvata da un Advisory Board Internazionale costituito da esperti di vari settori. Sarà il motore per dare forza e competitività alla ricerca del nostro Ateneo per migliorare le capacità di elaborazione delle proposte dei team dei ricercatori nelle varie e complesse componenti progettuali previste e richieste dai bandi”. Non sarà trascurata poi la didattica attraverso una offerta formativa competitiva: “implementeremo strumenti e tecniche innovative di insegnamento per creare figure professionali al passo di un mondo delle professioni in continua trasformazione, senza trascurare le esigenze e le richieste degli studenti di carattere anche quotidiano”.
Fare il Rettore significa assumersi grosse responsabilità, sacrifici per una comunità ed impegno continuo, che non spaventano il prof. Nicoletti: “Credo nell’Università, cui ho dedicato la mia vita, il mio tempo, le mie risorse. Continuerò con passione un cammino intrapreso fin dagli anni in cui ero studente, impegnato anche sul piano istituzionale e sociale. Lo farò con coraggio, con impegno e determinazione, confrontandomi sempre con i colleghi, gli studenti, il personale tecnico-amministrativo”.
Già da tempo, nei vari Dipartimenti distribuiti sul territorio casertano, circola il suo nome per la continuità nella governance che sembra aver soddisfatto l’intero Ateneo grazie ad un operato forte ed incisivo come lo stesso candidato evidenzia: “con la guida del Rettore Giuseppe Paolisso siamo riusciti a raggiungere risultati concreti che ci pongono tra le migliori Università del Mezzogiorno d’Italia, con punte di eccellenza nazionale e internazionale in alcuni settori della ricerca e della didattica. Sono stati anni di grande lavoro premiato dai risultati raggiunti. Sono orgoglioso di aver contribuito a realizzare gli obiettivi previsti nel programma del sessennio che sta per concludersi”. L’esperienza da Prorettore è stata per lui fondamentale nella conoscenza capillare dell’Ateneo: “in questi anni ho avuto conferma che disponiamo di personale qualificatissimo e di risorse umane, spesso non emergenti, che molte volte hanno fatto la differenza. Abbiamo personale docente e tecnico-amministrativo di qualità e motivato, capace di trasmettere agli studenti accoglienza e indicazioni formative, rendendoli soggetti attivi e partecipi al processo di crescita e di rafforzamento sul territorio che l’Ateneo sta sviluppando da alcuni anni finalmente con risultati inconfutabili”, ma anche per il modus operandi dell’attuale ‘governatore’ Paolisso: “sono grato al Rettore per averci trasmesso la capacità di intervento nei molti campi di azione che sono propri alle funzioni di guida di un Ateneo, operando con responsabilità, chiarezza di intenti e grande dinamismo”.
Il programma rettorale, naturalmente, visto che si voterà prima dell’estate, è ancora in fase di ottimizzazione. Sono in corso incontri nei vari Dipartimenti per ascoltare richieste e indicazioni di miglioramento, ma le piste su cui partire da subito sono già definite: “interverrò innanzitutto sul problema delle residenze universitarie. Siamo un Ateneo giovane: per fare un vero salto di qualità rispetto agli attuali 25.000 studenti, occorre predisporre un piano di accoglienza e di vita sociale disseminato sui diversi Poli territoriali in cui l’Ateneo è articolato, per contribuire a far crescere anche il sistema di relazioni tra studenti e al fine di poterne attrarre anche da altre regioni e dall’estero”. Investire 50 milioni di euro nella Ricerca è stata per l’Ateneo una scelta lungimirante che ha prodotto evidenti risultati positivi, un percorso che non si arresterà: “si è trattato di una scelta strategica che sosterrò ulteriormente con la nascita, possibilmente a Caserta, di un ‘Palazzetto della Ricerca’, un edificio facilmente raggiungibile con parcheggio interno, una struttura autonoma di supporto per l’Ateneo e per tutti i Dipartimenti. Sarà alimentata da competenze scientifiche di alto profilo capaci di indirizzare e sostenere la competitività progettuale dei vari Dipartimenti nelle proposte di partecipazione a bandi nazionali e internazionali. Creeremo una piattaforma di Ateneo per la Ricerca che sarà affiancata da una Commissione con competenze interdisciplinari presieduta dal Prorettore delegato alla ricerca e coadiuvata da un Advisory Board Internazionale costituito da esperti di vari settori. Sarà il motore per dare forza e competitività alla ricerca del nostro Ateneo per migliorare le capacità di elaborazione delle proposte dei team dei ricercatori nelle varie e complesse componenti progettuali previste e richieste dai bandi”. Non sarà trascurata poi la didattica attraverso una offerta formativa competitiva: “implementeremo strumenti e tecniche innovative di insegnamento per creare figure professionali al passo di un mondo delle professioni in continua trasformazione, senza trascurare le esigenze e le richieste degli studenti di carattere anche quotidiano”.
Fare il Rettore significa assumersi grosse responsabilità, sacrifici per una comunità ed impegno continuo, che non spaventano il prof. Nicoletti: “Credo nell’Università, cui ho dedicato la mia vita, il mio tempo, le mie risorse. Continuerò con passione un cammino intrapreso fin dagli anni in cui ero studente, impegnato anche sul piano istituzionale e sociale. Lo farò con coraggio, con impegno e determinazione, confrontandomi sempre con i colleghi, gli studenti, il personale tecnico-amministrativo”.
Gennaro Varriale