Un parere sul rinvio della Riforma, da parte del Governo. “È cosa buona e saggia. Finalmente. Le riforme non si fanno in pochi nel chiuso di una stanza. L’ipotesi di cui oggi si parla è di un decreto legislativo, con dibattito al CUN ed un dibattito pubblico generale. Cosa che vedo molto positivamente. Oggi necessita il tempo del confronto e delle scelte condivise, è bene per tutti”.
La protesta soft dei Rettori e quella civile degli studenti hanno aiutato verso questo risultato? “Certamente. Del resto anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha invitato alla riflessione: ‘l’Università e la Ricerca sono un bene del Paese’ ha detto”.
La protesta degli studenti di questi giorni? “Numerosa, civile, come sta avvenendo finora, documentata, non politicizzata. Però la protesta va bene, ma bisogna continuare a fare lezione, a garantire la continuità didattica e scientifica – pur informandosi sul prosieguo parlamentare della Gelmini e nella mobilitazione – anche per rispondere alle critiche che vedrebbero gli studenti e l’Università fatta di fannulloni e di gente che non porta risultati. Invece noi sappiamo bene della caratura, anche internazionale, dei nostri atenei e dei nostri allievi”.
Un parere sulla legge 133. “Viene da una manovra finanziaria del Governo. Come Rettori siamo d’accordo a fare autocritica, ma diciamo no ai tagli indiscriminati. E su questo mi sembra che il Governo ci stia ripensando”.
Come riferiamo nelle pagine interne del giornale, il 21 e 22 ottobre, con documento ufficiale, la Seconda Università di Napoli ha espresso dure critiche alle legge 133 ed alla sua attuazione, promuovendo un dibattito pubblico nell’ateneo.
La protesta soft dei Rettori e quella civile degli studenti hanno aiutato verso questo risultato? “Certamente. Del resto anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha invitato alla riflessione: ‘l’Università e la Ricerca sono un bene del Paese’ ha detto”.
La protesta degli studenti di questi giorni? “Numerosa, civile, come sta avvenendo finora, documentata, non politicizzata. Però la protesta va bene, ma bisogna continuare a fare lezione, a garantire la continuità didattica e scientifica – pur informandosi sul prosieguo parlamentare della Gelmini e nella mobilitazione – anche per rispondere alle critiche che vedrebbero gli studenti e l’Università fatta di fannulloni e di gente che non porta risultati. Invece noi sappiamo bene della caratura, anche internazionale, dei nostri atenei e dei nostri allievi”.
Un parere sulla legge 133. “Viene da una manovra finanziaria del Governo. Come Rettori siamo d’accordo a fare autocritica, ma diciamo no ai tagli indiscriminati. E su questo mi sembra che il Governo ci stia ripensando”.
Come riferiamo nelle pagine interne del giornale, il 21 e 22 ottobre, con documento ufficiale, la Seconda Università di Napoli ha espresso dure critiche alle legge 133 ed alla sua attuazione, promuovendo un dibattito pubblico nell’ateneo.